RETAIL 4.0

Far provare gli abiti con gli avatar in 3D: Gap adesso lo fa con la startup Drapr

Il colosso Usa del casual ha acquisito di recente la giovane società californiana per proporre ai clienti un’esperienza più customizzata e inclusiva. Drapr permette infatti di provarsi gli abiti da remoto grazie alla realtà virtuale. Ecco come funziona

Pubblicato il 29 Set 2021

drapr

Consentire alle persone che stanno acquistando capi di abbigliamento online di creare velocemente  propri avatar in 3D per far loro indossare i capi e vedere se sono giusti o meno: è la tecnologia fornita da Drapr, startup statunitense dell’eCommerce e applicazione online, che è stata acquista di recente dal colosso Gap.

Fondata nel 2019 a Berkeley (California) da David PastewkaWill Drevno e Richard Berwick, che si occupano di tecnologie 3D da circa un decennio,  la giovane società è stata lanciata dall’acceleratore della Silicon Valley Y Combinator nell’estate 2020.

Che cosa fa Drapr

In sostanza le app di Drapr sono in grado di aiutare i consumatori a creare il proprio avatar tridimensionale, che può provare i capi virtualmente. In questo modo anche chi acquista online può agevolmente azzeccare la taglia e comprare vestiti adatti alla sua corporatura. Un vantaggio evidente per  i retailer che in questo modo possono contenere i resi.

Perché Gap ha acquisito Drapr

Acquisendo la giovane startup, Gap, retailer globale quotato in Borsa che controlla marchi come Old Navy, Banana Republic e Athleta, ha voluto proporre un fit experience più customizzata e inclusiva, con la possibilità di fornire proprie raccomandazioni ai clienti.

Come lavora la startup degli avatar: un case study

Per capire come lavora Drapr è interessante analizzare un case study, quello relativo alla sua collaborazione con Mizzen + Main, marchio nativo digitale noto soprattutto per le sue camicie da uomo che utilizzano uno speciale tessuto traspirante e resistente alle pieghe che non richiede stiratura o lavaggio a secco.

L’obiettivo principale di Mizzen + Main era portare a un livello superiore la loro esperienza online per i nuovi clienti, aiutandoli a visualizzare meglio le diverse vestibilità delle loro camicie. Mizzen + Main era anche interessato ad aumentare i tassi di conversione online e il valore medio degli ordini.

Il team di sviluppo di Drapr ha installato il plug-in Drapr Shopify sul negozio di Mizzen + Main e lo ha ulteriormente modellato per implementarlo su tutte le versioni delle pagine dei dettagli del prodotto proposto dall’azienda.

Una volta completata la creazione di asset per l’abbigliamento 3D, Drapr ha utilizzato la propria tecnologia per testare l’abbigliamento di Mizzen + Main su oltre 600 piccoli corpi generati statisticamente – creati per coprire la diversità fisiche della base clienti  – in modo da generare oltre 16.000 rappresentazioni di vestibilità. Uno per ogni tipo di corporatura, taglia e postura.

Queste rappresentazioni di adattamento (“Prove virtuali”) sono state quindi caricate nel tool.
Durante il periodo di preparazione pilota, Mizzen + Main ha fornito feedback nelle riunioni settimanali di verifica.

Oltre all’analisi web, Drapr ha raccolto 100 sondaggi post checkout e ha condotto decine di interviste telefoniche con i clienti che hanno utilizzato lo strumento.

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