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Case automobilistiche: ecco le loro società per entrare nel business della smart mobility

Il mondo dell’auto si sta evolvendo in direzione dell’integrazione dei servizi e della trasversalità. Ecco perché alcune case automobilistiche hanno creato unità dedicate alla smart mobility, mentre Sony, colosso dell’elettronica, entra nell’automotive

Pubblicato il 06 Mag 2022

Smart mobility e automotive

Negli ultimi anni si è evoluto, ampliato e trasformato il campo d’azione delle grandi case automobilistiche. Molte multinazionali e aziende del settore automotive sono entrate nel business della smart mobility, fenomeno che si sta progressivamente espandendo, con l’ingresso di un numero sempre maggiore di attori. Possiamo considerarla una componente fondamentale nella realizzazione delle smart city, le città intelligenti e digitali.

Quello di smart mobility è un concetto complesso, che si basa su numerosi principi. I principali sono: la flessibilità (molteplici modalità di trasporto), l’efficienza (arrivare a destinazione con il minimo sforzo e nel più breve tempo possibile), l’integrazione (pianificare il tragitto tenendo conto di tutti i mezzi di trasporto utilizzabili), le tecnologie ecologiche (veicoli a zero emissioni), la sicurezza (riduzione degli incidenti e degli infortuni stradali), l’accessibilità (libero accesso a tutti), i benefici sociali (contribuire a una migliore qualità della vita).

In un mercato sempre più all’insegna della trasversalità, le case automobilistiche hanno dunque capito che dovevano andare ad di là del proprio tradizionale business di produttori di auto e sconfinare nel campo della smart mobility, per offrire una più vasta gamma di servizi e soluzioni legati alla mobilità. Questo significa che i colossi dell’auto ora sono in grado di offrire, attraverso unità, divisioni o società create ad hoc, servizi di car sharing, noleggio auto, car pooling, gestione di flotte, ma anche servizi finanziari e assicurativi. Ecco alcuni esempi.

Renault Mobilize

Creata a inizio 2021, Mobilize è una delle quattro business unit del Gruppo Renault. Mobilize si rivolge ai clienti che intendono adottare forme di mobilità più sostenibili e condivise, proponendo un nuovo business model, cosiddetto “in abbonamento”: dalla vendita dei veicoli si passa alla vendita di soluzioni di mobilità, che vengono quantificate in tempo (da minuti ad anni). Mobilize offre soluzioni complementari rispetto ai modelli tradizionali di proprietà dei veicoli.

Nel maggio 2021 Renault ha lanciato con il brand Mobilize il primo car sharing 100% elettrico a Bergamo. La formula utilizzata è denominata Station Based Round Trip: si contraddistingue per la necessità di riconsegnare la vettura, a fine corsa, nella stessa stazione di parcheggio in cui è iniziato il servizio, con il vantaggio di trovare sempre un posto libero. Il servizio è svolto tramite 45 vetture Renault Zoe E-Tech Electric.

Il servizio Mobilize Share è stato successivamente esteso anche al Comune di Mirandola e, a gennaio 2022, alla città di Empoli.

A Milano è attivo invece Zity by Mobilize, servizio di car sharing in partnership con Ferrovial già presente a Madrid, Parigi e Lione e lanciato in Italia a maggio 2022.

Toyota Kinto

Lanciato in Europa all’inizio del 2020, Kinto è il servizio di Toyota dedicato all’offerta di mobilità. Il progetto risale al 2018, quando il marchio giapponese ha iniziato a porre le basi per l’integrazione dei nuovi servizi di mobilità con le attività esistenti di produzione e distribuzione di automobili. A tale scopo, Toyota ha creato due nuove entità: una società di gestione delle flotte, Toyota Fleet Mobility, con sede a Colonia, e una società di piattaforme digitali, Toyota Connected Europe, con sede a Londra.

Il marchio Kinto viene utilizzato per posizionare un’offerta dedicata a nuove soluzioni di mobilità e vuol essere sinonimo di “inclusivo e affidabile”, “semplice e intuitivo” e “sostenibile”. Il nome deriva dalla parola giapponese Kintoun o “nuvola volante”; Kinto si rende disponibile ogni volta che un cliente cerca un modo semplice e intelligente per spostarsi.

Toyota Fleet Mobility (TFM) si focalizza sulla crescita del servizio di noleggio a lungo termine nel mercato europeo. Recentemente ha acquisito la società Inchcape Fleet Solutions (IFS) per accrescere il proprio business nel Regno Unito. Dal 1° aprile 2021, Toyota Fleet Mobility, è diventata Kinto Italia; la società è guidata da Mauro Caruccio, già CEO di Toyota Financial Services Italia e Chairman e CEO di Toyota Fleet Mobility Italia.

Toyota Connected Europe è la consociata europea della società di sviluppo dei sistemi di connettività e di gestione digitale dei dati di Toyota. Sviluppa e implementa una serie di prodotti e servizi associati ai sistemi di connettività dei veicoli, come il Toyota Big Data Centre, così come servizi basati sulla Mobility Service Platform (MSPF) piattaforma proprietaria di Toyota.

I servizi Kinto vengono attivati in Europa paese per paese, sulla base di considerazioni di fattibilità e sostenibilità economica. In Italia sono disponibili:

  • Kinto One: offerta di noleggio a lungo termine;
  • Kinto Share: servizio di car-sharing basato su una vasta gamma di veicoli ibridi, disponibile secondo un concetto di self-service (ex Yuko with Toyota);
  • Kinto Join: servizio di car-pooling aziendale grazie al quale i dipendenti possono condividere i viaggi casa-lavoro;
  • Kinto Flex: servizio di noleggio basato su abbonamento;
  • Kinto Go: app multimodale in grado di coprire, con un singolo account, i diversi aspetti di un viaggio. A oggi registra oltre 55mila download.

Tutti i servizi sono facilmente accessibili tramite l’app e hanno sistemi di pagamento integrati.

Mercedes-Benz Mobility

Quella che era nata come Daimler Mobility, lo scorso 29 gennaio è diventata Mercedes-Benz Mobility. Una data che coincide con quella, storica, del 29 gennaio 1886, giorno in cui Carl Benz fece domanda di brevetto per la sua automobile.

Con l’avanzata della transizione digitale, il ruolo di Mercedes-Benz Mobility sta diventando sempre più importante per Mercedes-Benz Group. L’azienda tedesca ha ben compreso l’importanza delle vendite online e dei servizi digitali nell’industria automobilistica: oggi un’auto non è più solo un veicolo, ma un ecosistema completo.

Mercedes-Benz Mobility offre quindi servizi di finanziamento, leasing, assicurazione (con Daimler Insurance Services), affitto (autonoleggio), abbonamento, gestione della flotta (con Athlon), servizi di pagamento (integra la piattaforma digitale ePayment del Gruppo Mercedes pay in numerose applicazioni di Mercedes-Benz). Tutto questo, ovviamente, con lo sguardo rivolto allo sviluppo di servizi digitali relativi ai veicoli.

Mercedes-Benz Mobility sostiene inoltre i progressi di Mercedes-Benz nel percorso verso una guida a zero emissioni. Attraverso le sue offerte individuali di finanziamento e leasing, soluzioni di noleggio e abbonamento e servizi assicurativi su misura per veicoli elettrici, Mercedes-Benz Mobility svolge un ruolo primario nella trasformazione verso la mobilità elettrica dell’azienda tedesca.

Stellantis Free2Move

Nato da una joint venture con NHOA (precedentemente Engie EPS), Free2Move è il Mobility Hub di Stellantis che si occupa di progettazione, realizzazione e fornitura di prodotti e servizi per l’e-mobility. Guidata dalla mission di “Creare un mondo più sostenibile offrendo soluzioni e servizi innovativi che anticipino le esigenze dei clienti garantendo loro un’esperienza di mobilità elettrica all’avanguardia, facile e intuitiva”, offre una gamma servizi di car sharing e di noleggio a breve, medio e lungo termine per la mobilità 100% elettrica, oltre che servizi per la ricarica.

Free2Move eSolutions | Charging Freedom

Free2Move eSolutions | Charging Freedom

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A maggio 2022 ha annunciato l’acquisizione di Share Now, la joint venture fra Bmw Group e Mercedes-Benz Mobility, diventando così il principale operatore della mobilità a livello globale con l’aggiunta di 14 nuove città europee ai suoi 7 centri di mobilità già operativi negli Stati Uniti e in Europa.

Sony Mobility

Non sono solo le aziende automotive a guardare con interesse alla mobility. Anche il colosso dell’elettronica, Sony, è pronto a fare il suo ingresso in questo business, nella prossima primavera.

Lo farà tramite la controllata Sony Mobility Inc., la cui mission sarà la mobilità sostenibile e il mercato dei veicoli elettrici. La nuova società mirerà a fare il miglior uso delle tecnologie di intelligenza artificiale e robotica e svilupperà tecnologie per le auto connesse, la guida autonoma, la sicurezza e la multimedialità.

Al CES 2022, Sony ha annunciato ed esposto un prototipo di veicolo di tipo SUV Vision-S 02, con il quale continua a perseguire il suo obiettivo di evolvere verso la mobilità, sviluppando tecnologie incentrate sulla sicurezza, l’adattabilità e l’intrattenimento.

Vision-S è un concept di veicolo elettrico, dotato di 33 sensori per la guida autonoma. All’interno dell’abitacolo ci sono anche un grande schermo panoramico e un innovativo sistema audio. Il SUV Sony può trasportare una fila aggiuntiva di passeggeri e si connette a Internet tramite 5G.

Con Vision-S, il robot di intrattenimento autonomo Aibo e il drone Airpeak, Sony intende creare nuovo valore differenziando le sue attività. Con la creazione di Sony Mobility l’azienda giapponese sembra chiaramente indicare l’intenzione di voler entrare sul mercato delle auto elettriche, non solo per produrre prototipi allo stato dell’arte della tecnologia.

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Pierluigi Sandonnini
Pierluigi Sandonnini

Ho una formazione ibrida, tecnologica e umanistica. Nuove tecnologie I&CT e trasformazione digitale sono i miei principali campi di interesse. Ho iniziato a lavorare nella carta stampata, mi sono fatto le ossa al Corriere delle Telecomunicazioni negli anni a cavallo del Duemila. Collaboro con Digital360 dal 2020

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