Made in Italy

Golden Lady lancia una nuova fibra sintetica. Ed entra in un mercato da 150 miliardi

L’azienda di Castiglione delle Stiviere ha creato una molecola che riunisce le caratteristiche delle fibre naturali e sintetiche: morbidezza, resistenza e freschezza. Un’innovazione che la porterà sul mercato mondiale delle fibre sintetiche e che l’aiuterà a chiudere l’anno sulla scia del 2014: un fatturato consolidato di 584,9 milioni di euro

Pubblicato il 19 Nov 2015

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Lo stabilimento Golden Lady

Le nuove collezioni non bastano. E neanche una decisamente sexy Miley Cyrus che con fare ammiccante indossa in tv gli ultimi modelli, può fare la differenza. Per crescere, il made in Italy deve sposare l’innovazione. È arrivata a questa conclusione Golden Lady, l’azienda italiana di calze e non solo, che ha realizzato una nuova fibra che unisce le migliori qualità delle fibre naturali con quelle delle fibre sintetiche, quali morbidezza e freschezza ma anche estrema resistenza e versatilità.

“Per la prima volta da 60 anni nel mercato delle fibre sintetiche man-made viene realizzata una nuova molecola, che potrebbe essere destinata a rivoluzionare il mondo del tessile, portando così l’Italia in un ruolo da protagonista del mercato” fanno sapere dall’azienda nata nel 1967 a Castiglione delle Stiviere e diventata nel tempo oggi un gruppo multibrand internazionale (i suoi marchi sono Golden Lady, Omsa, Filodoro, Sisì, Philippe Matignon, No nonsense, Hue e Goldenpoint) che si occupa di design, produzione e retail di calzetteria, underwear e beachwear.

E al Presidente del Gruppo, Nerino Grassi, non manca la lungimiranza: per crescere bisogna investire in innovazione. Con questa certezza è nata la nuova fibra, che commercializzata con il marchio NerinoG Fiber, in omaggio al patron del Gruppo Golden Lady che ha fortemente voluto e sostenuto il progetto sin dall’inizio. “Un risultato – spiegano ancora dall’azienda – al quale si è arrivati dopo 5 anni di studi e ricerche condotte in collaborazione con il Dipartimento di chimica, materiali e ingegneria chimici del Politecnico di Milano e con l’azienda statunitense Invista, una delle più grandi aziende al mondo produttrici di intermedi chimici, polimeri e fibre, con un investimento complessivo ad oggi di oltre 5 milioni di euro.

Il laboratorio Golden Lady

Che cosa rende unica questa fibra ottenuta modificando la struttura delle molecole esistenti è presto detto: “Delle fibre naturali conserva l’estrema morbidezza che dona ad un capo realizzato con NerinoG Fiber un comfort e un senso di benessere all’indosso senza precedenti. Delle fibre sintetiche mantiene, invece, le caratteristiche di resistenza del filato, la facilità di lavaggio e asciugatura, il basso rischio di infiammabilità e le proprietà antistatiche. Ma la caratteristica d’eccellenza della nuova molecola NerinoG Fiber è la sua grande capacità idrofilica, ossia la capacità di trattenere ed espellere i liquidi, e quindi il sudore”.

Questa proprietà viene ulteriormente esaltata impiegando la fibra in combinazione con altri materiali, come il polipropilene, ottenendo tessuti con le massime performance idrofile che garantiscono massima traspirazione, freschezza e asciutto sulla pelle.

Golden Lady ha chiuso il 2014 con un fatturato consolidato (EU+USA) di 584,9 milioni di euro e un Ebitda consolidato (EU+USA) di 58,2 milioni di euro. Stima un 2015 in linea con questi risultati. Golden Lady Company produce ogni anno 400 milioni di calze distribuite in 70 Paesi al mondo nel quale ha 6.860 dipendenti, di cui 2.947 solo in Italia. Un esempio di come il made in Italy, innovando, produce business.

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