Bilanci
Sondaggio EconomyUp: Samantha Cristoforetti è il personaggio del 2014
La giuria di esperti che ha votato il meglio del 2014 ha scelto la prima astronauta italiana nello spazio e Silvano Spinelli, il fondatore di Eos, come protagonisti principali dell’innovazione e dell’imprenditoria made in Italy. Hanno raccolto preferenze, tra gli altri, anche Papa Francesco e Stefano Firpo
di Ferdinando Cotugno
Pubblicato il 29 Dic 2014
EconomyUp ha lanciato un sondaggio-bilancio del 2014 sulle nuove imprese e sull’innovazione in Italia coinvolgendo un panel di esperti e opinion leader (in basso la lista dei partecipanti). Abbiamo posto ai nostri “giurati” cinque domande:
►Qual è la startup dell’anno? (Tre risposte in ordine di importanza)
►Qual è l’exit dell’anno? (Tre risposte in ordine di importanza)
►Qual è la buona notizia dell’anno?
►Qual è il bluff dell’anno?
►Qual è il personaggio dell’anno, ovvero la figura che più si è distinta sul fronte dell’innovazione e dell’imprenditoria?
Ecco chi sono i personaggi dell’anno…

Sono loro i due personaggi simbolo dell’innovazione italiana nell’anno che si è appena chiuso, secondo il panel di protagonisti del nostro ecosistema interpellato da EconomyUp.
«Riassume scienza, tecnologia, coraggio, motivazione, passione», questa una delle motivazioni con cui AstroSamantha è stata scelta tra i volti simbolo del nostro Paese. L’astronauta di 37 anni, la prima donna italiana (e terza europea) ad andare nello spazio, racconta via Twitter com’è la nostra Terra vista dallo spazio, e ha fatto commuovere anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Ma la missione di Cristoforetti sulla Stazione Spaziale Internazionale è molto più di un account Twitter: Samantha conduce esperimenti di fisiologia umana (dall’Università di Ferrara), analisi biologiche (wearable monitoring studiato dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus) e porta avanti la stampa di oggetti 3D in assenza di peso, progettata dalle aziende italiane Altran e Thales Alesia Space. Insomma, lassù Samantha Cristoforetti è una bandiera del made in Italy.
Anche Silvano Spinelli è una di quelle nostre eccellenze in grado di andare molto lontano. La vendita della sua Eos, con il suo farmaco oncologico Lucitinab comprato dall’americana Clovis Oncology per oltre 450 milioni di dollari, è avvenuta a novembre del 2013, ma è una di quelle exit che «rendono irrilevanti tutte le altre». E così, a oltre un anno di distanza, il chimico Silvano Spinelli rimane un simbolo da indicare, non solo per il mondo biotech, ma per tutto il Paese. E la sua lezione per il 2014, come aveva raccontato ad EconomyUp, è «puntare sulle persone prima che sulle idee, e sviluppare da subito una cultura del management». Ripartendo da nuove startup, per avere, in futuro, un’altra Eos.
Con Cristoforetti e Spinelli, c’è una galassia di nomi e storie che hanno rappresentato la faccia positiva dell’Italia nel 2014. Protagonisti dell’ecosistema come Riccardo Donadon (il fondatore di H-Farm e presidente di Italia Startup), Stefano Quintarelli (presidente del comitato d’indirizzo dell’Agenzia per l’Italia Digitale), Stefano Firpo (capo della segreteria del Ministero per lo sviluppo economico, molto impegnato sul fronte delle startup), e anche l’olandese Neelie Kroes, commissario europeo per l’Agenda digitale nella Commissione Barroso e ora inviato speciale dell’Olanda per le startup.
Tra i personaggi dellì’innovazione italiana ci sono poi due ricercatori, Alberto Ferrari dell’università di Bologna che ha inventato un sistema di monitoraggio e assistenza che permette ai malati di Parkinson di muoversi, vincitore (con Silvano Spinelli) del Wired Innovation Award, e Luigi Naldini dell’Ospedale San Raffaele, fondatore con Pierluigi Paracchi e Bernhard Gentner di Genenta Science, startup biotech che studia protocolli terapeutici innovativi per la cura dei tumori.
Rimangono da menzionare il team di Matera2019, che ha trasformato l’unico capoluogo di provincia italiano non toccato dalle Ferrovie dello Stato nella capitale europea della cultura per il 2019, e Papa Francesco, l’innovatore più feroce nel mondo più resistente che ci sia all’innovazione.
Hanno partecipato al sondaggio:Anna Amati (vicepresidente di Meta Group e coordinatrice responsabile del Global Entrepreneurship Congress 2015 a Milano), Emil Abirascid (giornalista, fondatore di Startupbusiness), Federico Barilli (segretario generale di Italia Startup), Marco Bicocchi Pichi (business angel e consigliere di Italia Startup con delega all’internazionalizzazione), Luigi Capello (ceo di LVenture Group e fondatore di Luiss Enlabs), Gianmarco Carnovale (presidente di Roma Startup), Ermanno Cece (blogger, fondatore di FinSMEs), Davide Dattoli (co-fondatore di Talent Garden), Andrea Di Camillo (managing director di P101), Enrico Gasperini (fondatore e ceo di Digital Magics), Massimiliano Magrini (co-fondatore e managing partner di United Ventures), Salvo Mizzi (amministratore delegato di Tim Ventures), Alberto Onetti (presidente della Fondazione Mind the Bridge e coordinatore di Startup Europe Partnership), Pierluigi Paracchi (partner di Medixea Capital, presidente e ceo di Genenta Science), Massimo Russo (direttore di Wired Italia), Fabrizio Sammarco (amministratore delegato di ItaliaCamp), Chiara Spinelli (esperta di crowdfunding e digital champion).