Scenari
Gli auguri del Quirinale a chi ha il coraggio di intraprendere e di innovare
È un ingrediente necessario per la ripresa del 2014, ha detto il Presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno. Napolitano ha incoraggiato chi, giovane e meno giovane, nel 2013 ha fatto start up. E ha dato il suo riconoscimento alle imprese che hanno guadagnato competitività rinnovandosi
di Giovanni Iozzia
Pubblicato il 02 Gen 2014

Il coraggio degli italiani è in questo momento l’ingrediente decisivo per far scattare nel 2014 quella ripresa di cui l’Italia ha così acuto bisogno, ha detto il Presidente. E serve anche il coraggio di intraprendere e innovare: “quello che mostrano creando imprese più donne, più giovani, più immigrati che nel passato”. Le parole del Presidente suonano come un incoraggiamento ai tanti giovani e meno giovani che nel 2013 appena finito hanno fatto startup, e stanno mettendo in gioco se stessi e le loro idee, e anche ome un sostegno a tutto quel sistema, fatto di investitori, incubatori, acceleratori, che lavorano per creare un ambiente favorevole alla nascita di nuove imprese.
Importante, però, anche il passaggio dedicato dal Presidente a chi ha reagito e sta reagendo alla crisi con il “coraggio dell’innovazione”: “Quella parte dell’industria ha così guadagnato competitività nelle esportazioni, ed esibito eccellenze tecnologiche, come dimostrano i non pochi primati della nostra manifattura nelle classifiche mondiali”. In quella parte dell’industria vanno cercate gli esempi da seguire per ritrovare slancio e impulso necessari non solo per far ripartire l’economia ma anche per ritrovare la fiducia. Una chiara indicazione quella di Napolitano a trovare e valorizzare le buone pratiche con uno spirito di appartenza a una collettività che dovrebbe essere orgogliosa dei suoi campioni e non invece impaniata nelle sue inefficienza e cattive abitudini.
Un discorso preceduto da polemiche ma accolto da un ottimo ascolto televisivo nonostante i tentativi di boicottaggio: Napolitano è espressione del sistema politico che lui stesso denuncia come inadeguato e inefficiente ma non per questo rinuncia a essere alfiere di tutti i cittadini, anche di chi vuole fare impresa. E non è un segnale da poco, viste le radici comuniste del Presidente. Auguri quindi dal Quirinale a tutti gli startupper, gli imprenditori e gli innovatori.