Poli e Science Parks
Campania Innovazione, la solitudine dei numeri primi
L’agenzia è al primo posto perché nella Regione c’è poca concorrenza. In 10 anni ha realizzato 120 percorsi di assistenza, facendo nascere 90 nuove aziende. A settembre partiranno 12 nuovi progetti di accelerazione per la green economy
di Francesco Signor
Pubblicato il 23 Lug 2013

Per l’agenzia campana si tratta sicuramente di un riconoscimento importante anche se, a ben vedere, la concorrenza regionale non si può certo definire tra le più vivaci. Sono pochissime, infatti, le realtà che si occupano di questi temi sul territorio. In ogni caso, il Polo Tecnologico di Campania e Innovazione è tra i pochi punti di riferimento regionali per la creazione e lo sviluppo d’impresa. Nei suoi 4 mila metri quadrati, dedicati alle imprese innovative, ospita un’area di “preincubazione e accelerazione“, per sostenere i creativi e le loro idee di business, un incubatore dedicato alle startup e un Business Park per le imprese più evolute.
All’interno s’incontrano studenti universitari, ricercatori, inventori, professionisti e imprese che hanno come principale comune d

Anche la dimensione occupazionale del Polo, nonostante una temporanea inversione di tendenza registrata nel 2010, mantiene un interessante tasso di sviluppo (+11% nel triennio 2009-2011). Gli addetti occupati, tra il 2010 e il 2011, sono passati da 166 a 206 unità. A partire da settembre 2013 partiranno altri 12 progetti in accelerazione, selezionati nell’ambito del bando Creative Clusters per la Green Economy. Tra le aziende attualmente presenti all’interno del Polo, circa una quindicina, si trova un po’ di tutto: dall’informatica più spinta all’oceanografia industriale e scientifica, dalla fumettistica per il web e il multimediale alle tecnologie per il marketing promo-comunicazionale. Non mancano nemmeno i brevetti che vanno dall’elettronica all’automazione: ne sono stati depositati 23, di cui sette approvati.