Lavagne interattive, sedie mobili che consentono agli studenti di passare dalle lezioni frontali all’apprendimento in gruppi, libri e quaderni sostituiti quasi del tutto dai tablet, utilizzo del cloud per archiviare in sicurezza documenti, compiti e ricerche, e la possibilità di accedere a quanto proposto in aula anche da remoto e in mobilità: è la scuola 3.0, che a Milano è diventata realtà all’Istituto Comprensivo Giusti-D’Assisi.
Nella scuola primaria e secondaria di via Giusti 15 oggi, 20 gennaio 2016, apre alle lezioni un nuovo spazio didattico dotato dei più innovativi strumenti e delle più avanzate soluzioni volte a traghettare la scuola milanese nel mondo della didattica digitalmente “aumentata”, come previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale (Pnsd) presentato lo scorso ottobre dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.
La nuova aula digitale è il frutto di un progetto realizzato da BT Italia (la realtà italiana di British Telecom, operatore globale di telecomunicazioni e IT) con il supporto operativo di Alascom e in collaborazione con l’Assessorato all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano.
L’obiettivo del progetto è consentire a studenti e insegnanti dell’Istituto cittadino di sperimentare pratiche didattiche innovative che, grazie alle tecnologie abilitanti di BT, possano garantire un significativo miglioramento in ambito sia formativo sia organizzativo.
La nuova aula recepisce e rende tangibili e fruibili le indicazioni del Pnsd ridisegnando spazi e strumenti, garantendo la qualità dei materiali didattici digitali e l’altrettanto necessaria promozione di una produzione collaborativa e condivisa dei contenuti.
In un contesto di questo tipo, nativamente dotato di piattaforme cloud e di collaborazione, i docenti potranno sperimentare ed avvalersi di modalità di erogazione dei contenuti e di verifica della preparazione degli studenti non solo più rapide e immediate, ma anche più efficaci e svincolate dalle presenza in classe.
La scuola di via Giusti potrà quindi godere appieno di tutti vantaggi garantiti da aule e classi “aumentate” da internet, dai device tecnologici, dal cloud e da una rete sicura e affidabile.
Grazie a questo nuovo ambiente, sarà quindi possibile per docenti e studenti confrontarsi con nuovi modelli didattici, proposti anche a livello internazionale come ad esempio la Didattica per Scenari, l’Insegnamento Capovolto (‘Flipped Classroom’) e la tecnologia a supporto dell’Active Learning.
Nella nuova aula digitale, uno spazio completamente ripensato alla luce dei nuovi principi del Pnsd, i banchi hanno lasciato il posto a sedie mobili e girevoli che consentono agli studenti di passare agevolmente da situazioni di lezione frontale all’apprendimento in gruppi. La lavagna è diventata un grande schermo interattivo (LIM – lavagna interattiva multimediale) e libri e quaderni sono stati quasi del tutto sostituiti dai tablet.
La dotazione tecnologica dell’aula 3.0 comprende: Copertura Wi-Fi dell’aula; 30 Tablet PC e un armadio di ricarica; Videoproiettore interattivo HD in 16/9; Lavagna multimediale dotata di applicazione per la produzione, distribuzione e condivisione in aula dei contenuti didattici fino a 35 device; Piattaforma di Content Delivery in cloud accessibile sia in aula sia dall’esterno attaraverso rete Internet; Accesso performante a Internet protetto con firewall e proxy centralizzati, che garantisce un preciso e puntuale controllo dei profili di navigazione, consentendo agli utenti un sicuro e corretto utilizzo in ogni momento della navigazione.
L’aula digitale può sfruttare tutte le potenzialità del cloud in quanto è dotata di un ampio spazio nella “nuvola” che permette l’archiviazione in sicurezza di documenti, compiti, ricerche e la loro condivisione in ogni momento sia per gli studenti che per gli insegnanti. Sempre in modalità cloud, i docenti potranno utilizzare le applicazioni di cui decideranno di avvalersi per formulare nuovi percorsi didattici o introdurre nuovi strumenti organizzativi.
La tecnologia permette inoltre la fruizione di quanto proposto in aula anche da remoto e in mobilità (supportando ad esempio l’apprendimento da casa e la partecipazione dei ragazzi impossibilitati a frequentare) e consente di dare vita a progetti di collaborazione con altre scuole in Italia e all’estero, abbattendo le barriere di distanza e di disomogeneità di strumenti.
Ma i benefici dell’adozione delle nuove tecnologie non si limitano ad un ambito puramente didattico e di apprendimento, in quanto il nuovo approccio è anche in grado di sviluppare le capacità di autovalutazione, di favorire l’inclusione digitale anche di ragazzi con disabilità, di promuovere una cultura aperta all’innovazione e di educare ad un uso sano e corretto di internet.
“Abbiamo deciso di realizzare questa prima aula digitale – ha detto Gianluca Cimini, amministratore Delegato BT Italia – accettando con entusiasmo la sfida lanciata dal Piano Nazionale Scuola Digitale, che a mio parere pone le basi per una trasformazione organica della didattica e della relazione educativa in un ambiente “aumentato dalle migliori soluzioni tecnologiche”. Mi auguro che i giovani, grazie a questi nuovi spazi tecnologici, si trasformino velocemente da consumatori passivi a protagonisti di quella trasformazione tecnologica di cui il nostro paese necessita per un futuro migliore.”
“Ringraziamo per essere stati scelti come istituto pilota per la sperimentazione dell’Aula Digitale 3.0. Da parte nostra – ha aggiunto Roberto Bellini, Dirigente dell’Istituto Scolastico Giusti – era già da tempo nato un interesse per le nuove forme di comunicazione attraverso le TIC in accordo con quanto specificato nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 rispetto allo sviluppo delle competenze-chiave trasversali europee. La nostra scuola si colloca in una realtà multiculturale e lo strumento informatico si è rivelato utile per agevolare comunicazione e condivisione nel processo di apprendimento: l’apertura, ad esempio, di un blog in lingua spagnola ha costituito un importante supporto alla didattica in classe. Con l’avvio del presente progetto sulla classe 3.0 il nostro impegno si esplicherà nella sperimentazione di un nuovo spazio e di nuovi strumenti per attuare una didattica sempre più innovativa e inclusiva, favorendo l’utilizzo di nuovi linguaggi e nuovi approcci all’apprendimento, tramite innovazione delle modalità di condivisione di materiale, cooperazione e interazione fra pari e fra alunni e docenti nei processi di costruzione del sapere.”
“I bambini e i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Giusti-D’assisi – ha concluso Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione Comune di Milano – sono fortunati perché per primi potranno sperimentare un nuovo modo di studiare e apprendere . La nuova aula digitale recepisce e rende concrete e fruibili le indicazioni del Piano Nazionale Scuola ridisegnando spazi e strumenti, garantendo la qualità dei materiali didattici digitali e promuovendo una produzione collaborativa e condivisa dei contenuti. Gli insegnanti potranno così sperimentare ed avvalersi di modalità di erogazione dei contenuti e di verifica della preparazione degli studenti non solo più rapide e immediate, ma anche più efficaci e svincolate dalle presenza in classe”. (L.M.)