Fintech, perché Santander ha raddoppiato la dotazione del suo fondo corporate con 100 milioni di dollari
Mentre la tecnologia finanziaria continua a raccogliere investimenti (15 miliardi fino ad agosto 2016), l’istituto spagnolo ha deciso di rafforzare il suo cvc InnoVentures con nuove risorse. Nel 2015 il managing director Belinky aveva annunciato a EconomyUp possibili operazioni in Italia
di Maurizio Di Lucchio
Pubblicato il 04 Nov 2016

In questo scenario in cui l’ottica difensiva delle grandi banche è sostituita dalla voglia di andare all’attacco a suon di investimenti, si inserisce una mossa significativa di uno di questi istituti, che è tra i maggiori in Europa, Banco Santander. La banca guidata da Ana Botin e José Antonio Alvarez ha scelto di rinforzare il suo fondo di corporate venture capital Santander InnoVentures con 100 milioni di dollari aggiuntivi, bissando l’investimento iniziale fatto nel 2014. InnoVentures, che ha sede a Londra, ha quindi ora una dotazione di 200 milioni di dollari, anche se più di metà delle risorse di partenza sono state già investite in alcune delle più promettenti startup fintech. Tra queste, le americane Kabbage, che fa prestiti a piccole aziende, e Ripple, attiva nei pagamenti mediante blockchain, la svedese iZettle, che ha sviluppato un sistema per accettare pagamenti con carta attraverso lo smartphone, o la britannica Elliptic, che fa analisi basate sulla blockchain.
Il fondo, che finora ha effettuato 8 investimenti (gli ultimi due sono sulla software company Digital Asset Holdings e sul robo-advisor SigFig), è guidato da

Stando a quanto riferisce Business Insider, le prime aree di investimento saranno quelle in cui Santander ha maggiore presenza, ovvero Spagna e paesi dell’America latina. Invece, i settori di maggiore interesse saranno intelligenza artificiale, cognitive computing e digital banking.