MOBILITà INTELLIGENTE

Tecnologie V2X (Vehicle-to-Everything): 6 casi di applicazione



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Monica Nicoli, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Connected Vehicle & Mobility, descrive le iniziative sviluppate dal Polimi con il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile: sei casi d’uso concreti delle Tecnologie V2X

Pubblicato il 2 giu 2025

Gaia Martinelli

Collaboratore



Tecnologie V2X
Tecnologie V2X

L’evoluzione della mobilità urbana passa dalle tecnologie V2X per la mobilità intelligente, abilitando nuovi paradigmi di sicurezza stradale, efficienza energetica e inclusività. Con il supporto della connettività 5G, della cooperazione infrastrutturale e dell’integrazione tra sistemi, si stanno testando soluzioni avanzate per rendere il trasporto urbano più sostenibile e interconnesso.

Lo ha spiegato Monica Nicoli, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Connected Vehicle & Mobility al convegno organizzato proprio dall’Osservatorio del Politecnico il 20 maggio 2025.

In quell’occasione ha illustrato le iniziative sviluppate dal Politecnico di Milano, in sinergia con il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), che rappresentano casi d’uso concreti di un cambiamento in atto,.

Cosa sono le tecnologie V2X

Le tecnologie V2X (Vehicle-to-Everything), lo ricordiamo, rappresentano un insieme di soluzioni che permettono ai veicoli di comunicare tra loro e con l’ambiente circostante, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, l’efficienza del traffico e abilitare funzionalità avanzate come la guida autonoma.

Tecnologie V2X per la mobilità intelligente: la nuova frontiera del trasporto

La mobilità contemporanea si fonda su modelli che integrano sostenibilità, sicurezza e digitalizzazione. Le tecnologie V2X per la mobilità intelligente rappresentano oggi l’elemento abilitante di un sistema che collega veicoli, infrastrutture e utenti della strada, favorendo la riduzione dell’incidentalità, l’efficientamento dei flussi e l’adattamento delle reti urbane. L’adozione dei sistemi ITS cooperativi (Intelligent Transport Systems) nella “fase day one” mira a creare consapevolezza sull’ambiente stradale circostante, grazie alla comunicazione in tempo reale tra mezzi e infrastrutture.

Parallelamente, le tecnologie 5G Advanced, in fase di standardizzazione, pongono le basi per l’ulteriore evoluzione del V2X, verso scenari di guida automatizzata e coordinamento predittivo tra veicoli, aumentando l’affidabilità e la reattività delle reti stradali intelligenti.

Tecnologie V2X: 6 casi di applicazione

Ecco alcuni casi concreti di applicazione di tecnologie V2X portati avanti attraverso test e sperimentazioni.

Smart Road e 5G: infrastrutture per una mobilità urbana sicura

All’interno dello Spoke 9 del MOST, sono stati avviati progetti di Smart Road che applicano le tecnologie V2X per la mobilità intelligente in contesti urbani. In particolare, le antenne 5G vengono impiegate non solo per la comunicazione veicolo-infrastruttura ma anche per la localizzazione precisa di pedoni e ciclisti in aree non coperte dal GPS. Questo consente l’intervento automatico dei veicoli per evitare collisioni, rendendo le strade più sicure per gli utenti vulnerabili.

Pneumatici intelligenti e manutenzione predittiva

Tra i casi d’uso più innovativi figura quello dei pneumatici intelligenti, sviluppato in collaborazione tra Politecnico di Milano, Movyon e Pirelli. Dotati di sensori integrati, questi dispositivi rilevano condizioni come l’aquaplaning, la pressione e lo stato della pavimentazione, e inviano dati in tempo reale all’infrastruttura stradale. Tali informazioni, elaborate grazie alle tecnologie V2X, consentono una gestione dinamica del traffico e interventi di manutenzione predittiva, migliorando la sicurezza complessiva.

Living Lab Milano: sperimentazione urbana per l’efficienza del traffico

Nel contesto del Living Lab Milano, finanziato dal PNRR, le tecnologie V2X per la mobilità intelligente sono state applicate alla sincronizzazione della velocità dei veicoli con i cicli semaforici. Questa funzione consente non solo una maggiore fluidità del traffico, ma anche una riduzione delle emissioni inquinanti. Altri scenari sperimentati includono l’identificazione di pedoni e ciclisti per allertare i veicoli in transito e migliorare la sicurezza agli incroci a visibilità ridotta.

Corsie dinamiche e gestione avanzata del traffico

Sulla tratta A4 Milano Certosa–Sesto San Giovanni, l’uso delle tecnologie V2X permette di gestire le corsie dinamiche con comunicazioni dirette ai veicoli. Questo sistema, oltre a migliorare l’esperienza dell’utente, consente un’adattabilità in tempo reale delle corsie secondo le condizioni di traffico. Test effettuati sulla tangenziale di Napoli hanno mostrato una riduzione dei tempi di percorrenza del 30% in presenza di guida autonoma e piena integrazione V2X.

Sicurezza per il trasporto merci: tracciamento in tempo reale

Le tecnologie V2X per la mobilità intelligente sono state impiegate anche per il tracciamento dei veicoli che trasportano merci pericolose. Una sperimentazione su una galleria autostradale ha dimostrato che il 3% dei mezzi viaggia a distanza inferiore a 200 metri l’uno dall’altro. L’utilizzo del V2X consente il monitoraggio continuo e automatizzato delle distanze, superando i limiti dei sistemi basati su videocamere e migliorando la prevenzione dei rischi.

Guida autonoma in galleria e localizzazione senza GPS

Un’ulteriore frontiera della sperimentazione riguarda la navigazione autonoma in galleria. In un test sulla A26, è stato dimostrato che i veicoli dotati di sistemi 5G-like possono navigare autonomamente anche in assenza di GPS, grazie alla localizzazione tramite trilaterazione radio. Riducendo il numero delle stazioni a bordo strada da 25 a 9, si è comunque mantenuta una precisione inferiore al metro, sufficiente per i sistemi di assistenza alla guida.

Tecnologie V2X in un ecosistema collaborativo: la chiave dell’innovazione

La realizzazione di soluzioni avanzate basate sulle tecnologie V2X richiede un allineamento strategico tra diversi attori del sistema della mobilità: costruttori di veicoli, fornitori di connettività, gestori di infrastrutture, amministrazioni pubbliche e aziende tecnologiche. È solo attraverso la cooperazione intersettoriale che si possono sviluppare servizi interoperabili, scalabili e sicuri, in grado di rispondere alle esigenze del traffico urbano contemporaneo. La definizione condivisa di standard, l’integrazione dei dati e l’adozione di modelli sperimentali concreti sono gli elementi che accelerano l’ingresso delle reti intelligenti nella quotidianità dei cittadini e delle imprese, abilitando una trasformazione reale e misurabile del modo in cui ci muoviamo.


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