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Incubatori universitari, il torinese I3P è l’unico italiano nella Top 25 globale

L’incubatore del Politecnico di Torino è quindicesimo nell’Ubi Index, classifica mondiale compilata da un ente di ricerca svedese. Sul podio europeo l’inglese SETsquared, lo svedese Encubator e l’austriaco IniTS. Ma l’Europa nel suo insieme è solo al quinto posto. Crescono i centri asiatici

Pubblicato il 26 Giu 2014

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I3P, incubatore del Politecnico di Torino, è l’unico incubatore universitario italiano nel ranking 2014 divulgato da Ubi Index, la classifica mondiale degli incubatori universitari.

L’ente di ricerca svedese, il solo a monitorare l’attività degli incubatori di tutto il mondo, ha reso pubblica la classifica della “Global Top 25”, le prime venticinque posizioni. L’unico esponente del nostro Paese è appunto l’incubatore torinese.

In Europa, I3P ha ottenuto la quinta posizione, dietro a SETsquared dell’università di Bath (Regno Unito), Encubator dell’ateneo svedese di Chalmers, IniTS della Vienna University of Tecnology e DTU Symbion Innovation della Technical University of Denmark.

Nella classifica mondiale, invece, si è assestato in quindicesima posizione, in una classifica dominata dall’incubatore statunitense della Rice University. Dopo il primo posto assegnato agli Usa c’è il britannico SETSquared, ma al terzo posto spunta un cinese: è lo Scut National University Science Park South della China University of Technology. Segue un incubatore australiano, un canadese e al sesto posto ci sono i cileni di IncubaUC, della Pontificia Unversità Cattolica del Cile, seguiti da un incubatore di Taiwan.

I3P ha sostanzialmente mantenuto le posizioni dell’indice 2013, dove aveva ottenuto il primo posto in Italia, il quarto in Europa e l’undicesimo° nel mondo, anche se il risultato è più eclatante di quello ottenuto lo scorso anno. Se nel 2013 gli incubatori monitorati erano stati circa 150, provenienti da 22 Paesi, questa volta le realtà analizzate sono state 300 di 66 Paesi.

Ma se è vero che gli analyst di UBI Index hanno confermato la crescita dei centri asiatici, e la classifica è stata in parte stravolta dal loro ingresso, è innegabile che alcuni incubatori top – compreso I3P – hanno mantenuto le posizioni nel ranking nonostante l’allargamento della base statistica.

“Anche quest’anno, il ranking UBI Index ha confermato che I3P si colloca tra i migliori incubatori universitari a livello mondiale” ha dichiarato Marco Cantamessa, presidente di I3P. “I meriti vanno a un team eccellente per professionalità e impegno, e al supporto che viene costantemente garantito dai nostri soci. Più in generale, vedo in questo riconoscimento la dimostrazione che l’università italiana, coniugando ricerca e innovazione ai massimi livelli, può contribuire in modo significativo al rilancio del nostro Paese”.

Fondato nel 1999, lìncubatore d’Imprese Innovative del Politecnico di Torino è una società costituita da Politecnico di Torino, Provincia di Torino, Camera di commercio di Torino, Finpiemonte, Fondazione Torino Wireless e Città di Torino. Ad oggi ha avviato oltre 160 startup che hanno saputo mettere a frutto i risultati della ricerca in diversi settori: ICT/Social Innovation, Cleantech, Medtech, Industrial, Elettronica e automazione.

Nel 2011, I3P ha lanciato TreataBit, un percorso di incubazione dedicato ai progetti digitali rivolti al mercato consumer, quali portali di e-commerce, siti di social network, applicazioni web e mobile. Fino ad oggi, Treatabit ha supportato 135 idee d’impresa, di cui 69 progetti sono online e 29 sono diventate impresa.

Promotore di iniziative per il trasferimento tecnologico, l’incubazione e la crescita di impresa, l’attività di I3P si inquadra nelle strategie globali del territorio piemontese volte a sostenere la ricerca, l’innovazione tecnologica e la nuova imprenditoria.

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