Start up

TechCrunch Italy, vince GiPSTech

La start up che ha creato un Gps per ambienti interni si è aggiudicata la competizione da 50mila euro che si è appena conlusa a Roma. “La nostra è la una storia americana in Italia: 3 PhD e 1 MBA che si mettono assieme per sviluppare una tecnologia innovativa ottenendone una start up di successo” dicono i fondatori

Pubblicato il 27 Set 2013

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Matteo Fagin, founder di GiPSTech, a destra, con Luca Ascani di Populis

È GiPSTech la start up vincitrice di TechCrunch Italy, la Startup Competition da 50 mila euro che si è appena conclusa a Roma.

GIPSTech ha sviluppato una tecnologia innovativa che permette con un semplice smartphone di navigare gli spazi chiusi (indoor). Grazie ad algoritmi proprietari e alle ‘anomalie’ che il campo magnetico terrestre ha in qualsiasi edificio questa nuova tecnologia è in grado di guidare le persone attraverso i grandi spazi chiusi in modo semplice ed efficace, senza installare costose infrastrutture.

“Quella di GiPStech vuole essere una storia americana in Italia: 3 PhD e 1 MBA che si mettono assieme per sviluppare una tecnologia innovativa ottenendone una startup di successo. L’idea nasce infatti da 3 amici, PhD dell’ Università della Calabria, che lavorano per anni la sera e nei fine settimana allo sviluppo di una tecnologia per la geo-localizzazione che funzioni bene anche all’interno degli edifici (dove il GPS non arriva), fino ad arrivare ad un prototipo funzionante nella primavera del 2013. Da quel momento si associano con un MBA che li aiuta a ricavarne un business plan e a cercare investitori”, spiegano i cofounder Gaetano D’Aquila, Giuseppe Fedele e Matteo Faggin.

La start up offre agli sviluppatori di un app un sistema per la mappatura indoor integrabile con meta-dati (points of interest) che arricchiscano l’esperienza dell’utente e consentano nuove opportunità di business.

“Pensiamo, ad esempio, ad uno sviluppatore che faccia una app per centri commerciali in cui riesce ad offrire coupon e sconti agli user nel momento del loro passaggio davanti ad un negozio – spiegano. Oppure ad una app per musei che davanti ad un’opera faccia automaticamente partire l’autoguida dedicata, magari facendoci navigare il museo in funzione delle nostre preferenze e proponendoci l’acquisto di souvenir in base a quanto tempo abbiamo dedicato alle varie opere”.

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