La storia
Open innovation: Megamark, il colosso del Sud che compra startup
Fondata negli anni ’70 a Trani, gestisce 500 negozi nel Mezzogiorno con un fatturato che supera il miliardo. Per salire sul treno dell’innovazione ha acquisito il 42% di Bauzaar (ecommerce di cibo per animali). E sta collaborando con un’altra startup, Cucina Mancina
di Concetta Desando
Pubblicato il 19 Gen 2017


Forse, proprio colpito da questa ambizione, Pomarico si è lanciato in un’operazione nuova per Megamark: “è la prima volta che facciamo acquisizioni che non hanno nulla a che vedere con i supermarket” racconta.
Megamark nasce negli anni ’70 a Trani dall’intuito di Giovanni Pomarico, papà di Francesco: dopo una scommessa al bar con gli amici, decide di metter su una struttura commerciale dedicata ai supermercati. Allora si chiamava Grossmarket, poi, dopo una decina d’anni, inizia una politica di espansione e di acquisizioni: rileva Mida3, società di commercio al dettaglio di prodotti alimentari e per la casa associata a Selex, gruppo commerciale che conta 2700 negozi; diventa partner di Edm, centrale di acquisti con sede a Berlino; crea un polo d’acquisto con Esselunga e acquista 61 esercizi da Carrefour. Strategie che hanno portato il Gruppo Megamark a diventare un colosso della grande distribuzione che conta circa 500 punti vendita a insegna A&O, Dok, Famila, Iperfamila, Sole365 e Superò in molte regioni del Mezzogiorno (Campania, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria). Con oltre 5mila dipendenti e 3mila co

Nel 2005 Giovanni Pomarico è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ma per il gruppo Megamark e per tutta la famiglia Pomarico la data che più conta risale al 2008, quando Cavalier Giovanni crea la Fondazione Nicolaus (ora Megamark Onlus) dedicata al fratello disabile, e che gestisce progetti sociali e per i figli dei dipendi. Proprio grazie a questa fondazione Giovanni Pomarico viene chiamato il ‘Cucinelli pugliese’: come il noto imprenditore umbro, infatti, Pomarico ha a cuore la sorte dei suoi dipendenti, e a loro offre bonus bebè, borse di studio per i figli, mesi in più per il congedo maternità. La Megamark Onlus, inoltre, si occupa anche di progetti sociali, ambientali, di assistenza sanitaria ai più bisognosi.
Ora, “dopo tutte le attività di papà Giovanni, vogliamo puntare su progetti innovativi per adeguarci ai cambiamenti digitali in atto ma anche per sfidare il futuro” continua il figlio Francesco. “Oltre a Bauzaar, abbiamo avviato una collaborazione con un’altra startup. Si tratta di Cucina Mancina, microimpresa di Lorenza Dadduzio e Flavia Giordano dedicata al cibo, con un occhio di riguardo a chi è vegano, vegetariano e intollerante. Con loro stiamo lanciando un nuovo format, ‘Stammi bene’, una sorta di mercato con cucina legato al benessere. Vedremo come andrà. Intanto, l’importante è salire sul treno dell’innovazione. Per fortuna ci sono le startup!”.