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Le startup non viaggiano più da sole: ecco come rivedere la puntata

Le neoimprese italiane stanno conquistando attenzione e capitali europei: ne parliamo con Marco Bicocchi Pichi, Stefano Tresca e i founder di Nextome e Cloudesire. Nella seconda parte, made in Italy e internazionalizzazione con Cesare Verona, ad di Aurora.

Pubblicato il 05 Dic 2014

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Giovanni Iozzia con Cesare Verona, ad di Aurora

Le startup non viaggiano più da sole. È questo il titolo della nuova puntata di EconomyUp, il magazine tv sull’innovazione e il made in Italy condotto da Giovanni Iozzia dal Talent Garden di Milano e in onda martedì 9 dicembre alle 22 su Reteconomy (SKY 816) e in web streaming su reteconomy.it. Le giovani imprese italiane stanno conquistando l’attenzione e i capitali dell’Europa, a partire da Londra, raggiunta per Unbound Digital da una missione italiana composta da 29 startup e organizzata da Italia Startup.

Clicca qui per rivedere la puntata di martedì 9 dicembre

In studio ci saranno i co-fondatori di due di queste aziende. Il giovanissimo (25 anni) Domenico Colucci per Nextome ed Eddy Fioretti per Cloudesire. Nextome è un sistema di indoor positioning, che permette di orientarsi in fiere, musei ed aeroporti senza l’uso del wi-fi. Un progetto nato a Valenzano, in Puglia, che ha conquistato anche il Web Summit 2014 di Dublino, l’evento europeo più importante dell’hi-tech, dove Nextome ha vinto il premio di startup dell’anno. Cloudesire invece è un marketplace che aiuta gli sviluppatori a vendere software su qualsiasi tipo di cloud e ha vinto premi importanti (ultimo lo Uk-Italy Springboard), è stata presentata a Wall Street ed è già apprezzata da colossi come Microsoft e Ibm.

La dimensione europea è una necessità per le startup e Londra, nel Vecchio Continente, resta il punto di riferimento. Perché lo spiega Stefano Tresca, avvocato e mentor in uno degli incubatori più importanti della capitale inglese, Level 39. Perché è importante partecipare in squadra ad eventi internazionali lo racconta Marco Bicocchi Pichi (che è stato votato business angel dell’anno nel 2014), che ha guidato la missione italiana all’Unbound Digital.

La sfida dell’internazionalizzazione tocca tutto il Made in Italy, che la affronta con gli strumenti dell’innovazione anche in settori dove l’innovazione sembrerebbe impossibile. Prendiamo un’azienda che produce penne stilografiche, un prodotto apparentemente anacronistico nell’era digitale. a raccontare a EconomyUp il “paradosso Aurora” è l’amministratore delegato dell’azienda piemontese, Cesare Verona, erede del fondatore, che fece innovazione all’inizio del 900 importando dagli Stati Uniti le prime macchine da scrivere in Italia. Aurora è l’unica fabbrica di stilografiche interamente italiana. I prodotti Aurora nascono da un dialogo costante con centri di ricerca come il Politecnico di Torino e il team di artigiani interno che sperimenta meccanismi e materiali. Cosi facendo, con un prodotto “desueto” Aurora si posiziona nel segmento del lusso made in Italy ed esporta il 50% della sua produzione .

Completano EconomyUp i racconti di Emil Abirascid nella sua rubrica Startup Reporter (questa settimana si parla di Napoli) e le storie dal network del Talent Garden.

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