Le nostre iniziative
Le startup non viaggiano più da sole: ecco come rivedere la puntata
Le neoimprese italiane stanno conquistando attenzione e capitali europei: ne parliamo con Marco Bicocchi Pichi, Stefano Tresca e i founder di Nextome e Cloudesire. Nella seconda parte, made in Italy e internazionalizzazione con Cesare Verona, ad di Aurora.
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 05 Dic 2014

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In studio ci saranno i co-fondatori di due di queste aziende. Il giovanissimo (25 anni) Domenico Colucci per Nextome ed Eddy Fioretti per Cloudesire. Nextome è un sistema di indoor positioning, che permette di orientarsi in fiere, musei ed aeroporti senza l’uso del wi-fi. Un progetto nato a Valenzano, in Puglia, che ha conquistato anche il Web Summit 2014 di Dublino, l’evento europeo più importante dell’hi-tech, dove Nextome ha vinto il premio di startup dell’anno. Cloudesire invece è un marketplace che aiuta gli sviluppatori a vendere software su qualsiasi tipo di cloud e ha vinto premi importanti (ultimo lo Uk-Italy Springboard), è stata presentata a Wall Street ed è già apprezzata da colossi come Microsoft e Ibm.
La dimensione europea è una necessità per le startup e Londra, nel Vecchio Continente, resta il punto di riferimento. Perché lo spiega Stefano Tresca, avvocato e mentor in uno degli incubatori più importanti della capitale inglese, Level 39. Perché è importante partecipare in squadra ad eventi internazionali lo racconta Marco Bicocchi Pichi (che è stato votato business angel dell’anno nel 2014), che ha guidato la missione italiana all’Unbound Digital.
La sfida dell’internazionalizzazione tocca tutto il Made in Italy, che la affronta con gli strumenti dell’innovazione anche in settori dove l’innovazione sembrerebbe impossibile. Prendiamo un’azienda che produce penne stilografiche, un prodotto apparentemente anacronistico nell’era digitale. a raccontare a EconomyUp il “paradosso Aurora” è l’amministratore delegato dell’azienda piemontese, Cesare Verona, erede del fondatore, che fece innovazione all’inizio del 900 importando dagli Stati Uniti le prime macchine da scrivere in Italia. Aurora è l’unica fabbrica di stilografiche interamente italiana. I prodotti Aurora nascono da un dialogo costante con centri di ricerca come il Politecnico di Torino e il team di artigiani interno che sperimenta meccanismi e materiali. Cosi facendo, con un prodotto “desueto” Aurora si posiziona nel segmento del lusso made in Italy ed esporta il 50% della sua produzione .
Completano EconomyUp i racconti di Emil Abirascid nella sua rubrica Startup Reporter (questa settimana si parla di Napoli) e le storie dal network del Talent Garden.