Exit
La startup della settimana: Restopolis comprata da Tripadvisor
La piattaforma ideata da Almir Ambeskovic è stata rilevata, insieme a MyTable.it, dal colosso americano, che ha lanciato anche in Italia TheFork.it, nuovo servizio online e mobile per la prenotazione di ristoranti. La sua storia è un esempio di come fare business puntando sull’innovazione. Nonostante la crisi
di Concetta Desando
Pubblicato il 06 Feb 2015

E aveva ragione. Non solo perché i numeri parlano chiaro (migliaia i ristoranti registrati, inoltre la startup farebbe lievitare il fatturato dei ristoranti fino a 250-300mila euro, con un guadagno medio di circa 10mila euro al mese) ma anche perché, forte di questa filosofia, RestOpolis ha raggiunto il traguardo sognato da molte startup: la exit. Pochi giorni fa, infatti, Tripadvisor, colosso delle recensioni online, ha rilevato la neoimpresa di Almir Ambeskovic, insieme a Mytable.it, altra startup forte nel settore della ristorazione. Obiettivo lanciare TheFork.it, piattaforma online e mobile per la prenotazione di ristoranti.
– LEGGI LA STORIA DI RESTOPOLIS
Il servizio permette ai clienti di scegliere il ristorante in base alla zona, ai prezzi, alle disponibilità, al tipo di cucina e alle recensioni degli utenti. È anche possibile
Per prenotare un tavolo al ristorante, dunque, basta utilizzare l’applicazione TheFork per Apple e Android o direttamente dal sito TripAdvisor. L’ampio network di ristoranti, in continua crescita, include ogni tipo di cucina e chef pluripremiati come Paul Bocuse, Ferran Adrià, i fratelli Roca, Chicco Cerea, Martin Berasategui e Alain Ducasse.

– Expo 2015, 10 startup che prendono per la gola
Insomma, vuoi la tradizione culinaria che ci appartiene, vuoi l’avvicinarsi di Expo che sta puntando i riflettori su cibo e ristoranti, mettici anche un pizzico di fortuna, fatto sta che questo imprenditore di 37 anni, originario di Sarajevo, ci ha visto chiaro fin dall’inizio: con cibo e ristoranti in Italia è ancora possibile fare business. Non a caso, durante Reinvent Food, evento organizzato da Talent Garden, rete di coworking internazionale, è emerso come l’Italia, con la sua forte tradizione culinaria, rappresenti il posto ideale per sviluppare il futuro dell’alimentazione e provare a innovare questo settore. “Quattro anni fa, provare a fare startup in questo Paese era molto più complicato rispetto ad adesso. Ora ci sono i soldi, ci sono gli incubatori che possono aiutare e ci sono le leggi a favore dei finanziamenti” concludono Almir Ambeskovic e Guk Kim, founder di Cibando, startup ora passata a Zomato.