Internet of Things

Industria 4.0, 7 idee di startup che vogliono cambiare le aziende (e la vita quotidiana)

Sono in grado di fornire strumenti per l’agro-tech, ma anche soluzioni IoT destinate a case e fabbriche. E c’è chi propone una tecnologia per il fashion che consente di ritrovare gli oggetti in borsetta: sono alcune giovani imprese che lavorano per la quarta rivoluzione industriale. Eccole

Pubblicato il 28 Apr 2017

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Facilitare il lavoro agli apicoltori, garantire la sicurezza dei ciclisti, aiutare le signore a cercare gli oggetti nella borsa: sono tre esempi di come le startup italiane stanno operando nell’ambito dell’Industria 4.0, o quarta rivoluzione industriale, il nuovo scenario per le imprese di questo decennio.

Che cos’è l’Industria 4.0

Il concetto che sta alla base dell’Industria 4.0 è l’utilizzo di dati e informazioni, di tecnologie in grado di computare ed intrecciare questi dati, e di nuovi materiali, sistemi e componenti totalmente digitalizzati e connessi. L’Industria 4.0 comprende la data economy e l’IOT, l’Internet delle cose.

Che cos’è l’Internet of Things

L’anno scorso è stato approvato ed è diventato legge il piano sull’Industria 4.0 presentato dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda: è un piano nazionale su tre anni che ha l’obiettivo di favorire gli investimenti innovativi (10 miliardi in campo industriale e 11,3 miliardi per ricerca e sviluppo, secondo le indicazioni ministeriali) nei settori dell’industria italiana che certamente hanno bisogno di uno “svecchiamento”.

Ecco alcuni esempi di startup italiane che stanno sfruttando le potenzialità della nuova rivoluzione digitale.

1) BEEING – Internet of bees

Beeing produce una serie di gadget tecnologici per migliorare l’apicoltura. Fra questi c’è un antifurto GPS da inserire nel legno dell’arnia e un termometro digitale dello stato di salute delle api, sempre più minacciate dall’industrializzazione dell’apicoltura. Obiettivo finale di Beeing è la costruzione dell’arnia 3.0, rivolta anche ad apicoltori inesperti per poter allevare le api in città. “L’apicoltura urbana è la soluzione migliore per sostenere il ripopolamento mondiale delle api e permette a chiunque di produrre il proprio miele” sostiene il CEO Roberto Pasi.

2) BXTAR – Shine your style

In piena filosofia dell’IOT, questa startup si preoccupa della sicurezza del ciclista. Grazie a una tecnologia da inserire nel casco o negli accessori per bicicletta attualmente in commercio regola una luce posteriore e due laterali, modulando l’intensità dell’illuminazione in base alla pericolosità della strada rilevata col Gps collegato alla app sullo smartphone.

3) POWAHOME

Powahome permette di controllare da remoto tutti gli interruttori di casa. È un dispositivo elettronico da inserire nelle cassette dell’impianto elettrico che si può comandare e programmare tramite una app. Oltre all’illuminazione, Powahome permette di gestire gli avvolgibili e i sistemi di oscuramente motorizzati.

4) NEEOT

Neeot si pone l’obiettivo di risolvere i problemi derivati dall’utilizzo di pesticidi e dai cambiamenti climatici. Si inserisce nell’economia dei big data perché raccoglie e analizza in tempo reale i dati provenienti da sensori disposti lungo un’area di interesse, come un’oasi protetta o un’azienda agricola.

5) SAFEN

Safen è una startup che ha l’obiettivo di ridurre il costo dell’aria compressa negli stabilimenti industriali attraverso una serie di dispositivi digitali. Il campo principale in cui opera è l’ingegneria fluidomeccatronica e le sue tecnologie sono utilizzate dai principali player del settore automotive. In particolare Safen ha realizzato tre prodotti industriali installabili negli pneumatici.

6) QUASAR

Quasar è una startup fiorentina che collega il settore della moda con la tecnologia wireless. Quasar produce borse di lusso realizzate con le pregiate pelli fiorentine, al cui interno vengono installati dispositivi elettronici che svolgono vari servizi. Per esempio, attraverso una serie di tag, un chip riconosce gli oggetti contenuti all’interno della borsa, ricordando all’utente – tramite app – quelli da non dimenticare.

7) REVOTREE – Think waterless

Revotree è pensato per gli agricoltori che abbiano dei frutteti. Tramite un sistema elettronico dotato di intelligenza artificiale che si integra con l’impianto di irrigazione dei campi, monitora e rende più efficiente il consumo idrico. Attraverso la mole di dati che ricava con i suoi sensori, che li integrano con le previsioni meteo, Revotree classifica i terreni, profila le coltivazioni ed elabora le tendenze idriche migliori per qualsiasi coltivazione.

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