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Equity crowdfunding verso i 18 milioni: ecco tutti i numeri nel 2018

Il 2017 ha visto crescere gli investimenti online in startup e Pmi in cambio di quote societarie: dal suo avvio, nel 2013, questo tipo di raccolta ha superato i 17,5 milioni. Quest’anno l’accelerazione: nei 12 mesi si è arrivati a 10 milioni rispetto ai 4,3 del 2016. Ecco i dati dell’Osservatorio Crowdinvesting

Pubblicato il 06 Dic 2017

crowdfunding

Dal 2013 ad oggi sono stati raccolti oltre 17,5 milioni di euro attraverso l’equity crowdfunding, la modalità di raccolta fondi online che consente di investire in startup e piccole e medie imprese innovative (a breve anche in tutte le pmi) ottenendo in cambio quote della società.

La fotografia di fine anno la scatta l’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano, che fornisce una serie di dati utili per tracciare un bilancio di come è andato l’equity crowdfunding nel 2017 e ipotizzare come procederà nel 2018.

Equity crowdfunding, come e perché investire in una startup o in una pmi innovativa

Al 29 novembre 2017 il capitale di rischio raccolto dall’avvio della legge, ovvero dall’estate 2013, è risultato pari a 17.563.310 euro: un balzo in avanti significativo rispetto a metà 2017, quando la cifra ammontava a 12,4 milioni di euro. Sempre in base ai dati aggiornati, ci sono in Italia 21 portali autorizzati per 144 offerte pubblicate, con un tasso di successo del 60,3% e un target medio di raccolta a poco più di 236.768. A cercare finanziamenti attraverso l’equity sono ancora prevalentemente le startup con 122 offerte promosse, ma si affacciano anche le pmi innovative.

Nella hit parade delle società più finanziate con l’equity crowdfunding spiccano al primo posto Synbiotec e Green En. St., entrambe con un milione di euro. Segue Digital Box (824mila euro), Graphene XT (530mila), Paulownia (520), Kyunsys (505), Take Off (504), XNet (462).

Dal confronto tra il totale del capitale raccolto negli ultimi 2 anni emerge un trend in crescita. Nel 2016 gli euro raccolti attraverso l’equity crowdfunding erano 4,363 milioni, nel 2017 la cifra è salita a 10,126 milioni. In queste slide tutti i numeri dell’equity crowdfunding dal 2013 ad oggi.

IL PERCORSO DELL’EQUITY CROWDFUNDING IN ITALIA

Il nostro Paese ha normato questo strumento per primo in Europa, con una legge e un successivo regolamento risalente a luglio 2013, ma inizialmente non è decollato anche a causa di norme considerate restrittive dai player del settore. A febbraio 2016 la Consob ha diffuso una riforma del regolamento per semplificare le procedure ed ampliare la platea degli investitori. Fino a quel momento erano le banche a verificare l’appropriatezza dell’investimento rispetto alle conoscenze e all’esperienza dell’investitore. Con la riforma queste verifiche possono essere effettuate dagli stessi gestori dei portali. In altre parole non è più necessario, per le piattaforme che fanno richiesta alla Consob, l’obbligo di far transitare gli investitori per importi sopra soglia (ovvero 500 euro per persona fisica e 5000 euro per persona giuridica) presso un intermediario finanziario (banca o Sim) per la compilazione del questionario MiFID ai fini dell’appropriatezza. Nel frattempo, nel corso degli anni, si è sentita la necessità di estendere l’equity a tutte le piccole e medie imprese innovative. A fine dicembre 2016 il parlamento ha approvato una norma ad hoc all’interno della Legge di Stabilità. Serviva però un regolamento per rendere la norma operativa:  ieri 5 dicembre è arrivato il via libera della Consob alla nuova versione del regolamento sull’equity crowdfunding. In base allo stesso regolamento è prevista, inoltre, una maggiore tutela per gli investitori grazie all’obbligo, in capo ai gestori dei portali per la raccolta di capitali online, di aderire a sistemi di indennizzo o di dotarsi di copertura assicurativa. Il nuovo regolamento, che sarà pubblicato a giorni sulla Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il 3 gennaio 2018 ad eccezione delle norme che riguardano l’obbligo di adesione ad un sistema di indennizzo o la stipula dell’assicurazione, che entreranno in vigore decorsi sei mesi dalla pubblicazione del regolamento sulla Gazzetta Ufficiale.

Equity crowdfunding, via libera all’estensione a tutte le piccole e medie imprese

ITALIAN EQUITY CROWDFUNDING INDEX

“Cresce l’equity crowdfunding: un’accelerazione destinata a mantenersi nel tempo” afferma Giancarlo Giudici, direttore scientifico dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano. L’Osservatorio  ha elaborato l’Italian Equity Crowdfunding Index, un indice sintetico dell’apprezzamento ‘teorico’ del valore dei titoli sottoscritti dalla ‘folla’ di Internet.

La metodologia si basa su un algoritmo di ‘rivalutazione’ delle azioni/quote sottoscritte dagli investitori nei diversi round, in funzione dei multipli osservati nei round successivi. Esempio:
– Un’impresa conduce un primo round di finanziamento raccogliendo € 200.000 in cambio del 10% del capitale. La valutazione post-money è € 2.000.000, quella pre-money è 1.800.000
– La stessa impresa conduce un secondo round, stavolta raccogliendo € 240.000 in cambio del 6% del capitale. La valutazione post-money è € 4.000.000, quella pre-money € 3.760.000
– Di conseguenza, la raccolta del primo round è come se si fosse ‘rivalutata’ secondo questa formula:€ 200.000 ( € 3.760.000 / € 2.000.000) = € 376.000 (+88%)

Infatti, chi ha aderito alla prima campagna, dopo la seconda avrà una quota diluita del capitale (il 10% del 94%, ovvero il 9,4%) di un’impresa che vale ora sulla carta € 4.000.000. Il valore della partecipazione è dunque € 376.000, come volevasi dimostrare.

– Nel caso in cui non ci siano round successivi, l’indice considera il valore costante
– Se ci fossero delle exit, sarà facile misurare la rivalutazione delle quote (che stavolta sarà effettiva)
– Analogamente, in caso di default, il valore delle partecipazioni sarà svalutato a zero
– L’indice risulta quindi dall’aggregazione di tutti gli investimenti effettuati, ‘rivalutati’ o no, in funzione delle regole di cui sopra (viene applicato solo alle quote sottoscritte dagli investitori in equity crowdfunding, non all’intera capitalizzazione dell’azienda).

Ad oggi applicando la metodologia di cui sopra l’indice generale risulta pari a 104,39 (+4,39%). È come dire che chi ha investito in ‘tutte’ le campagne, si ritrova ora un investimento apprezzato.

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