SILICON VALLEY LOMBARDA

Innovazione a Milano: Telepass apre la sede direzionale nel cuore dell’Innovation District

La nuova sede di Telepass in viale Luigi Sturzo 45 occupa 3.000 metri quadrati e accoglierà oltre 200 persone con competenze in tecnologia, sicurezza e sviluppo di prodotti e servizi per la smart mobility. Ecco perché il Gruppo si è insediato nella Silicon Valley lombarda

Pubblicato il 29 Dic 2022

La nuova sede direzionale di Telepass a Milano

Telepass, pionieristica società attiva da oltre 30 anni nei sistemi di telepedaggiamento autostradale, dal 2017 ha evoluto il proprio business proponendo soluzioni digitali innovative per la mobilità integrata che hanno portato l’azienda a diventare leader nel settore in Italia, allargando il proprio raggio d’azione anche in altri Paesi europei.

In quest’ottica, il Gruppo ha scelto di aprire una nuova sede direzionale a Milano – città più “smart” del Paese – nel complesso Edifici Garibaldi Executive (ED.G.E.) sito in viale Luigi Sturzo 45, davanti alla Stazione di Porta Garibaldi e nel cuore dell’Innovation District che si estende da Porta Nuova al quartiere Isola fino alla Stazione Centrale e include anche l’area compresa tra Piazza della Repubblica e viale Pasubio. Un distretto dove hanno sede diverse realtà innovative come Satispay e Just Eat, oltre a big tech “globali”.

Il nuovo e avveniristico headquarter dell’azienda si inserisce all’interno di un immobile frutto di un progetto di riqualificazione dello storico Hotel Executive facente capo a Colliers Global Investors Italy. Nei 3.000 metri quadri occupati dagli uffici, Telepass accoglierà oltre 200 persone prevalentemente con competenze verticali in tecnologia, sicurezza, e sviluppo di prodotti e servizi per la smart mobility.

La nuova sede milanese del Gruppo ha una location strategica e votata all’innovazione, con uffici all’avanguardia ed ecosostenibili in un vero e proprio hub che ospita top player globali attivi in vari settori creando nuove connessioni: dal farmaceutico all’IT, passando per servizi e fintech.

La scelta di aprire un nuovo HQ nell’Innovation District di Milano è pertanto ulteriore testimonianza di come Telepass punti su digitalizzazione e innovazione, tecnologica e di prodotto, offrendo ai clienti servizi per la mobilità integrata evoluti e all’avanguardia. Spinta all’innovazione alimentata da investimenti pari a 168 milioni di euro tra il 2017 e il 2021, ai quali se ne aggiungeranno altri 100 fino al 2023

Negli ultimi sei anni la società ha pertanto ampliato il proprio business focalizzandosi su innovazione e smart mobility (urbana ed extraurbana), con le app Telepass e Telepass Pay X centrali nel processo.

Il Gruppo ha infatti creato un vero e proprio ecosistema per la mobilità integrata che consente di prenotare e pagare da un’unica piattaforma vari servizi collegati alla smart mobility e in costante evoluzione, spaziando dai treni alle ricariche per auto elettriche, dal trasporto urbano alle soluzioni di micromobilità (bike e scooter sharing in collaborazione con diversi partner), oltre al pagamento delle strisce blu per i parcheggi nelle principali città italiane e dello skipass. Senza tralasciare la storica funzione di telepedaggio autostradale.

Telepass nell'Innovation District

Come innova Telepass

Nei nuovi uffici milanesi, oltre alla divisione Telepass Digital – nata dall’acquisizione e dall’integrazione della startup Wise Emotion con l’obiettivo di innovare i servizi erogati attraverso app sia in termini qualitativi che quantitativi – si insedieranno anche le ex startup Urbi (aggregatore di servizi per la mobilità urbana e parte dell’ecosistema Telepass dal 2017) e Wash Out, attiva nel “car care” a domicilio con prodotti e soluzioni ecosostenibili.

Le startup rappresentano un elemento importante per innovare come più volte sottolineato dal CEO di Telepass Gabriele Benedetto, dimostrando visione e business model definiti che guidano le attività di open innovation del Gruppo. Le realtà innovative contribuiscono infatti a “ringiovanire il DNA dell’azienda che, nonostante la sua storia trentennale, non ha mai abbandonato l’approccio dinamico e curioso di una startup agli albori”.

Inoltre, la società si propone come tecnologicamente avanzata ma indipendente da fornitori terzi stante la volontà di offrire il miglior servizio possibile alle persone con soluzioni sviluppate internamente. Marcando così una “differenza fondamentale. Un bivio che stabilisce se sei una vecchia società di trent’anni che si affida a forze esterne per restare al passo col mondo ma senza capirlo, o una società di trent’anni nuova ogni giorno” spiega Benedetto.

La nuova sede milanese: posizione strategica, sostenibilità e attenzione alle necessità delle persone

Tornando alla nuova sede milanese, la posizione centrale e ben collegata combacia con la visione di Telepass rispetto a mobilità integrata e sostenibile. Inoltre, l’headquarter contribuisce concretamente a rigenerare l’area adiacente in ambito ESG non solo a livello architettonico, garantendo performance energetiche e ambientali ottimali come testimonia la prestigiosa certificazione LEED Platinum.

La progettazione e la direzione lavori degli interni è stata seguita da CBRE, con un progetto pensato e realizzato partendo dall’ascolto delle necessità aziendali (flessibilità nell’utilizzo degli spazi, benessere, collaborazione e semplificazione della vita lavorativa dei dipendenti) che chiude il percorso di rinnovamento delle sedi Telepass. Percorso avviato nel 2020 che ha interessato anche Roma e Firenze, pensato per portare anche negli spazi lavorativi la modernità con cui l’azienda si presenta ai clienti.

“Tecnologia e sostenibilità hanno guidato la scelta della nuova sede di Telepass e Milano è la città italiana per eccellenza per potenziare il nostro progetto di piattaforma di servizi digitali di mobilità” sottolinea Gabriele Benedetto. “In un momento in cui, grazie allo smart working, le nostre persone hanno la libertà di scegliere il luogo in cui lavorano, vogliamo pensare che i nuovi uffici possano semplificare e valorizzare il tempo dedicato al lavoro, favorendo la condivisione di conoscenze ed esperienze, l’innovazione, promuovendo la creatività e il benessere”.

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Federico Bandirali
Federico Bandirali

Giornalista pubblicista dal 2014 e growth hacker dal 2017 con master presso Talent Garden, durante gli studi in comunicazione ho iniziato a collaborare con testate cartacee generaliste dal 2006. Dopo aver scritto articoli in diversi ambiti (cronaca, politica, esteri, economia e sport) e abbandonato il cartaceo, mi sono sempre più focalizzato su tecnologia e innovazione, branded journalism e storytelling aziendale. Nel 2016 ho scritto un libro: una case history relativa alla partnership tra Intesa Sanpaolo ed Expo Milano 2015 poi ripresa da atenei statunitensi.

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