P2P lending: cos’è e le 5 migliori piattaforme per i prestiti online tra privati

Aumenta il ricorso alle piattaforme digitali di lending crowdfunding, cioè i prestiti online fra privati. Ecco quali sono le principali operative in Italia e come funzionano

Aggiornato il 08 Gen 2024

Prestiti online tra privati

prestiti online (P2P lending) sono sempre più richiesti dagli italiani in questo difficile periodo storico, in cui l’inflazione morde e i prestiti bancari sono sempre più onerosi da ottenere. Ma come funziona esattamente il P2P lending? E quali sono le piattaforme di riferimento che consentono lo scambio di denaro tra privati su Internet a livello consumer? Vediamolo insieme.

Con il rialzo dei tassi scendono i prestiti

Il rialzo dei tassi sta incrementando i tassi sui prestiti e rallentando l’erogazione di prestiti a famiglie e imprese. Secondo i dati del bollettino mensile dell’Abi, a marzo 2023 il tasso medio sul totale dei prestiti è salito dal 3,65% al 3,81%, quello sulle nuove operazioni di acquisto di case dal 3,76% al 4% e quello sui nuovi prestiti alle imprese dal 3,55% al 3,9%.

L’innalzamento dei tassi sui prestiti sta frenando i prestiti: i finanziamenti a famiglie e imprese nello stesso periodo sono aumentati solo dello 0,5% su base annua, contro l’incremento dell’1% del febbraio 2023.

Considerata la discesa dei prestiti erogati dalle banche, imprese e famiglie devono cercare finanziatori alternativi agli istituti di credito.

Esiste tuttavia un modo per dare e ottenere prestiti online evitando di ricorrere alle banche. Ed esistono piattaforme incentrate proprio su questo concetto.

Prestiti online: cos’è il lending crowdfunding

Si scrive lending crowdfunding (o social lending), si legge prestiti online. Il fenomeno lending crowdfunding è da tempo sotto la lente dell’Osservatorio Crowdinvesting della School of Management del Politecnico di Milano.

Secondo l’ottavo Report italiano sul Crowdinvesting realizzato dall’Osservatorio e presentato a luglio 2023, al 30 giugno 2023 risultavano attive in Italia 4 piattaforme destinate a finanziare persone fisiche (consumer, 2 in meno rispetto allo scorso anno), 10 dedicate alle imprese (business, nessuna new entry) e 17 specializzate nel real estate, cioè 31 in totale. La raccolta negli ultimi 12 mesi è stata pari a 24,76 milioni di euro per le piattaforme consumer, con un totale cumulato nel tempo di 213,58 milioni.

Con l’uscita di scena di Smartika (dal 1° luglio 2023 i servizi di www.smartika.it non sono più disponibili, in seguito alla fusione per incorporazione in Banca Sella) e l’acquisizione di Soisy, il podio è stato conquistato da Prestiamoci, con una raccolta annuale di 24 milioni di euro.

Grazie al lending crowdfunding gli investitori possono prestare denaro attraverso Internet a persone fisiche (consumer) o imprese (business) a fronte di un interesse e del rimborso del capitale.

Prestiti online: cos’è il P2P lending

Sempre più spesso si sente parlare di P2P lending, anche detto Peer 2 Peer lending o Peer to Peer lending. Di cosa si tratta? Nomi diversi, stesso significato: P2P lending è un altro modo di chiamare il lending crowdfunding.

Come funziona il P2P lending o lending crowdfunding

Per poter prestare (o prendere in prestito denaro) con questa modalità è necessario iscriversi in una piattaforma online, trasferire la somma da investire e selezionare i prestiti che si intende finanziare.

Generalmente la piattaforma di lending seleziona il prestito attribuendo un rating e lo suddivide fra una molteplicità di investitori già acquisiti, per frazionarne il rischio (modello diffuso), oppure lo presenta alla “folla” (“crowd”) di Internet, la quale può decidere se finanziare o meno il progetto (modello diretto).

Prestiti online consumer

In Italia ci sono alcune piattaforme che consentono i prestiti online tra privati nella modalità del lending crowdfunding. Nell’ambito del consumer lending, le piattaforme hanno soglie minime e massime di prestito abbastanza simili. Per quanto concerne le scadenze, quasi tutte partono da 12 mesi, mentre il limite massimo è compreso tra 36 e 84 mesi. I soggetti finanziati devono avere tra i 18 e i 75 anni di età (anche se per alcune piattaforme non esistono limiti massimi di età) ed essere privi di precedenti gravi di insolvenza, come i protesti.

I concorrenti naturali delle piattaforme sono le società di credito al consumo. Alcuni portali hanno deciso di creare un meccanismo di tutela per gli investitori, alimentando un fondo di protezione, che interviene in caso di inadempienza del creditore. Il fondo è alimentato attraverso una commissione addizionale richiesta ai finanziati. Va da sé che l’esistenza di un fondo di garanzia dà maggiore serenità agli investitori (nei limiti comunque della capienza del fondo cumulato), ma rende più oneroso l’accesso al capitale per i richiedenti, che lo vanno ad alimentare.

6 piattaforme per i prestiti online tra privati: come funzionano

Ecco le principali piattaforme di prestiti online censite dall’Osservatorio Crowdinvesting della School of Management del Politecnico di Milano.

I portali di lending crowdfunding attivi in Italia alla data del 30/6/2023 nel segmento consumer.

1.Prestiamoci

Piattaforma online pioniera del P2P Lending in Italia, è nata a Ivrea nel 2008 come Agata spa per volontà di Mariano Carozzi, Paolo Galvani e Giovanni Tarditi. La sua piattaforma di P2P lending è stata lanciata sul mercato nel 2009. A dicembre 2015 ha ricevuto un investimento da 2 milioni di euro attraverso un’operazione guidata da Innogest, Banca Sella e Club Italia Investimenti. Nel 2010 è nato il primo embrione di Prestiamoci, piattaforma web che in un solo anno ha creato una considerevole community ricevendo 246 domande per circa 2,5 milioni di euro e finanziando 46 progetti per un totale di 239.989 euro. Nel 2013 la società è stata rifondata con nuovi azionisti: Digital Magics, incubatore certificato di startup innovative, l’ha acquistata dal fondatore Mariano Carozzi e insieme a molti importanti business angel italiani e internazionali, che hanno investito investono 550.000 euro nella neoimpresa digitale. E’ arrivato anche un nuovo management guidato da Daniele Loro, già angel investor a fianco dei fondatori, fondatore dal 2011, oltre che “ideatore” e ceo della nuova società dal 2015.

Nel settembre 2021 la bresciana Banca Valsabbina ha acquisito il 9,9% del capitale della fintech nell’ambito di un aumento di capitale da circa 2 milioni di euro, anche funzionale a sostenere il rafforzamento e la crescita dell’azienda, nonchè l’ulteriore efficientamento tecnologico. Nel maggio 2023 la banca bresciana ha siglato un accordo per rilevare l’intero capitale di Prestiamoci.

Il portale Prestiamoci.it è gestito dalla società Prestiamoci spa, intermediario finanziario ex art. 106 TUB sotto la vigilanza di Banca d’Italia. Si appoggia a Banca Sella, che quindi offre servizi per l’operatività bancaria, quali l’apertura del conto deposito e i servizi di pagamento tramite addebito diretto SEPA.

Gli investitori di Prestiamoci possono scegliere se automatizzare completamente l’investimento delle quote delegando alla piattaforma la scelta di come allocarle sui prestiti in base a un rendimento atteso target e scegliendo uno dei tre profili proposti dalla piattaforma (Base, Medio e Alto) oppure se gestire manualmente il proprio portafoglio.

La commissione richiesta ai richiedenti di un prestito varia dallo 0,54% al 7,56% dell’importo finanziato. Al prestatore invece viene applicata una commissione annuale pari all’1% del capitale investito. Inoltre, Prestiamoci partecipa ai progetti con una quota, percependone gli interessi. La piattaforma può generare interessi fino al 9% per gli investitori.

Prestiamoci è la prima piattaforma di P2P lending italiana per prestiti erogati: nel 2023 ha registrato una raccolta annuale di 24 milioni di euro.

2.MotusQuo

MotusQuo è una PMI innovativa controllata da Teda Merchant e dai fondatori Janine
Bader, Maurizio Fiorelli, Remigio Fiorelli, Giorgio Martelli ed è controllata dalla società di investimento svizzera Motus Quo AG. Si appoggia all’istituto di pagamento francese Lemon Way. La piattaforma non carica costi di istruttoria e concessione del prestito, bensì trattiene un’unica commissione sull’intero importo a chi richiede un prestito pari al 3% con un massimo di € 300 e dal 1 all’1,5% a chi presta.

I prestatori possono investire fra € 500 e € 50.000. Non vi sono commissioni sul capitale investito, che viene allocato attraverso un piano automatico (prestabilito o personalizzato) oppure attraverso delle offerte attivate manualmente su specifiche richieste. Vi è però un prelievo pari all’1% per alimentare il fondo di garanzia.

MotusQuo nel febbraio 2022 ha lanciato un aumento di capitale riservato alla società finanziaria Teda Merchant, che ha acquisito il 40% del capitale. Alla luce di questa riorganizzazione aziendale, che porterà ad ampliare la gamma di servizi erogando finanziamenti anche alle imprese, l’attività della piattaforma è stata limitata e nel corso dei 12 mesi il flusso di prestiti è pari a 119 mila euro.

3. Soisy

Soisy, acquisita a ottobre 2022 da Compass, società di credito al consumo controllata da Mediobanca,  è nata come startup innovativa fondata da Pietro Cesati con Andrea Sandro e Marco Anzelmo, e autorizzata nel novembre 2015 da Banca d’Italia come istituto di pagamento. Creata per permettere alle persone di prestarsi soldi direttamente e senza intermediazioni, da novembre 2017 Soisy (che gioca sull’assonanza con ‘so-easy’) si è specializzata nel finanziare acquisti rateali di prodotti e servizi, su e-commerce e in negozio, introducendo, per la prima volta in Italia, il marketplace lending. La società ha condotto tre campagne di equity crowdfunding su 200Crowd. La prima è stata quella del novembre 2018, con una raccolta di 1,25 milioni. Nel novembre 2019 la società ha raccolto € 1,3 milioni in meno di 12 ore da 250 investitori sul portale 200 Crowd. Nel novembre 2020 Soisy ha raccolto altri 1,9 milioni da 514 investitori sempre tramite 200 Crowd.

Grazie alla tecnologia di Soisy, gli utenti possono ottenere condizioni più vantaggiose e beneficiare di tempistiche più rapide e processi più snelli.  Il portale Soisy.it è dedicato al settore consumer e finanzia solo acquisti di prodotti e servizi da negozi e siti di e-commerce partner della piattaforma.

Soisy ha deciso di specializzarsi in un segmento particolare, ovvero il finanziamento degli acquisti rateali di beni e servizi. In pratica gli investitori interessati anticipano il capitale necessario per gli acquisti, erogandolo direttamente ai venditori del prodotto o servizio (convenzionati con Soisy), mentre i beneficiari rimborsano il debito progressi. Viene applicata una commissione sui partner (e-commerce e negozi fisici che permettono di pagare a rate con Soisy) dell’1,5% dell’importo finanziato. La piattaforma riceve una commissione dal richiedente al momento del finanziamento del prestito (compresa fra 1% e 3%, non vengono applicate commissioni per l’incasso) e una dagli investitori a ogni pagamento di rata. Quest’ultima è pari al 10% degli interessi percepiti. I prestatori di Soisy possono investire da € 10 in su (non ci sono limiti massimi) e se vogliono possono inoltre attivare “Garanzia di Rendimento” (obbligatoria se il primo investimento è inferiore a € 1.000): per chi aderisce alla Garanzia ogni mese una parte degli interessi liquidati viene accantonata in un salvadanaio virtuale da cui si attinge in caso di insolvenza delle persone finanziate, fino a capienza disponibile. La peculiarità di Soisy rispetto ad altre piattaforme è che non applica assicurazioni o polizze ai richiedenti e inoltre prevede zero spese di incasso rata, zero spese di estinzione anticipata o di istruttoria e spese accessorie.

I pagamenti rateali Soisy hanno tassi dal 5,5% al 14%, con rendimento annuo lordo atteso tra il 5% e l’8%. Per chi sceglie “Garanzia di Rendimento” il rendimento è del 4%, al lordo delle tasse.

Soisy dal lancio al 30 giugno 2022 aveva erogato prestiti per 80,9 milioni di euro, di cui 65,5 milioni negli ultimi 12 mesi: il massimo tra le piattaforme attive di P2P lending attive in Italia.

4. Talents Venture

Talents Venture,  nata nel 2017, offre agli investitori sul web la possibilità di supportare economicamente studenti iscritti a percorsi di istruzione, tramite l’Income Share
Agreement. In base a questo contratto gli studenti rimborseranno agli investitori non
una cifra fissa, ma una percentuale del loro reddito futuro, per un periodo limitato di
tempo e fino ad una cifra massima.

La società milanese è l’agente dell’istituto di pagamento Lemon Way, che eroga prestiti a studenti iscritti a università e master, tramite un contratto di Income Share Agreement (Isa), ossia un accordo volto a supportare economicamente giovani di talento per frequentare percorsi di istruzione. In base a quest’ultimo, gli studenti rimborseranno agli investitori non una cifra fissa, ma una percentuale del loro stipendio futuro, per un periodo limitato di tempo e fino a una cifra massima prestabilita.

Per fare domanda, gli studenti devono iscriversi al Talent Programme. Possono richiedere un prestito fino a 30 mila euro, ottenendo una risposta in 48 ore. Chi passerà la selezione, potrà firmare i documenti e completare la procedura online da casa. Il denaro viene fornito da investitori che hanno scelto di puntare su giovani di talento, con una soglia minima d’investimento di 1.000 euro. Ogni progetto consente di investire su categorie specifiche di studenti, che frequentano percorsi altamente selezionati.

5. Younited Credit

Younited Credit è nata in Francia nel 2011 ed è  specializzata in credito istantaneo in Europa. Membro di Next40, la società ha una licenza di istituto di credito rilasciata dall’Autorità francese. Younited finanzia solo residenti in Italia che hanno un reddito dimostrabile e un’età compresa tra 18 e 75 anni. La società è gestita da un soggetto bancario a tutti gli effetti (Younited SA, istituto francese iscritto all’albo delle banche autorizzate in Italia). Fondata nel 2009 inizialmente con il nome Prêt d’Union, da Thomas Beylot, Charles Egly e Geoffroy Guigou, Younited Credit ha impiegato due anni per ottenere la licenza bancaria in Francia e ha quindi iniziato a lavorare Oltralpe nel 2011. Nel nostro Paese ha poi aperto nell’aprile 2016 una filiale a Milano, autorizzata da Banca d’Italia e guidata da Tommaso Gamaleri.

Younited Credit è un marketplace online del credito, basato sul modello della digital platform, che permette di ottenere un prestito personale in 24 ore dalla sua community di investitori e abbatte le burocrazie derivanti dalla necessità di intermediari. La piattaforma analizza la richiesta di credito da dà l’esito definitivo della domanda entro 24 ore dalla ricezione dei documenti. La società finanzia solo residenti in Italia che hanno un’età compresa tra 18 e 75 anni con: prestito auto; prestito ristrutturazioni; consolidamento debiti. Finora ha finanziato oltre 100 mila progetti in Europa.

Younited Credit concede prestiti da € 1.000 a € 50.000 su durate comprese fra 6 e 84 mesi. In caso di concessione del prestito è richiesta una commissione in percentuale sull’importo, mediamente pari al 5%.

(Articolo aggiornato al 08/01/2024)

Articolo originariamente pubblicato il 29 Mag 2023

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

E
Redazione EconomyUp
email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4