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Bici a idrogeno, la nuova frontiera della mobilità sostenibile



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Le biciclette a idrogeno utilizzano celle a combustibile che trasformano l’idrogeno in energia elettrica, garantendo un’autonomia superiore rispetto alle e-bike tradizionali. Ma ancora mancano le infrastrutture

Pubblicato il 22 mag 2025



Bicicletta a idrogeno
Bicicletta a idrogeno

Le biciclette a idrogeno sono una nuova frontiera della mobilità sostenibile. Questi mezzi impiegano celle a combustibile (fuel cell) per generare energia elettrica a partire dall’idrogeno immagazzinato in appositi serbatoi. La tecnologia converte l’idrogeno in elettricità attraverso una reazione chimica con l’ossigeno, senza produrre emissioni inquinanti, se non acqua come sottoprodotto. Il sistema elettrico alimenta un motore elettrico, offrendo assistenza alla pedalata.

Bici a idrogeno: serbatoi e rifornimento

La particolarità delle bici a idrogeno è la presenza di serbatoi leggeri che contengono l’idrogeno in forma compressa. A differenza delle e-bike tradizionali, che richiedono la ricarica delle batterie elettriche in presa domestica, queste biciclette si riforniscono con una semplice operazione di ricarica dell’idrogeno, simile al rifornimento di un veicolo a combustibile fossile. Il pieno dura pochi minuti, consentendo tempi di rifornimento molto rapidi.

Autonomia e performance

Grazie all’elevata densità energetica dell’idrogeno, le bici a fuel cell garantiscono un’autonomia superiore rispetto alle tradizionali e-bike. Alcuni modelli come la Remoove Hyryd Sport Bike 1.0 raggiungono percorrenze intorno ai 100 km con un pieno di idrogeno. Questo rende la tecnologia particolarmente interessante per chi necessita di spostamenti lunghi o frequenti senza dover attendere la ricarica delle batterie.

Bici a idrogeno: prospettive e limiti attuali

Nonostante i vantaggi, le bici a idrogeno sono ancora poco diffuse a causa dei costi elevati e della limitata infrastruttura di rifornimento dell’idrogeno. La produzione e distribuzione dell’idrogeno verde, cioè ottenuto da fonti rinnovabili, rappresenta un elemento cruciale per rendere questa tecnologia davvero sostenibile. Il futuro della bici a idrogeno dipenderà quindi anche dallo sviluppo di un ecosistema di mobilità integrato e sostenibile.

Veicoli a idrogeno: vantaggi e criticità


La bici a idrogeno si inserisce in un ecosistema più ampio di mobilità sostenibile basata sull’idrogeno, che comprende anche auto, camion, autobus e persino treni. Come per gli altri veicoli a idrogeno, anche nelle biciclette l’elemento chiave è la cella a combustibile, che trasforma l’idrogeno in energia elettrica senza emissioni inquinanti, offrendo un’autonomia superiore rispetto alle batterie tradizionali. Nel settore automotive, le auto a idrogeno rappresentano un’alternativa pulita ai veicoli a combustione, con tempi di rifornimento molto rapidi e zero emissioni di CO2, vantaggi che si riflettono anche sulle bici a idrogeno.

Tuttavia, il successo di questa tecnologia dipende dalla diffusione delle infrastrutture di rifornimento, ancora limitate, e dalla capacità di ridurre i costi di produzione. In prospettiva, la crescita dell’intero comparto dei veicoli a idrogeno, dalle due ruote fino ai mezzi pesanti, può contribuire significativamente a decarbonizzare la mobilità urbana ed extraurbana, offrendo soluzioni flessibili e sostenibili per ogni esigenza di trasporto.


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