Internazionalizzazione
L’Italia si affida ad Alibaba per conquistare la Cina
Dopo Inghilterra e Francia, anche il governo di Renzi “scende a patti” con Jack Ma, il potente fondatore del sito di e-commerce diventato porta d’accesso obbligata per uno dei mercati più promettenti del mondo. Il Made in Italy resta in attesa degli effetti
di Redazione EconomyUp
12 Giu 2014
Il memorandum of understanding tra il Governo Italiano e il gigante dell’e-commerce renderà possibile lo “sbarco” su Alibaba delle imprese italiane, ed è uno dei dieci accordi tra Italia e Cina scaturiti dal summit di Pechino.
Nei mesi scorsi anche Gran Bretagna e Francia avevano stretto accordi con il gigante cinese dell’e-commerce. La delegazione Italiana guidata dal ministro Guidi ha tra l’altro, prendendo parte al suo arrivo a Pechino a una cena di accoglienza, ha avuto modo di incontrare il ministro cinese del Commercio estero, Gao Hucheng, e gli ha fatto presente la necessità di rafforzare i controlli contro falsi e frodi nell’e-commerce.
Nello specifico, anticipa il quotidiano, il memorandum vuole fornire servizi per le società italiane che vogliano sbarcare su Tmall e promuovere le vendite dei loro prodotti in Cina. Alibaba metterà a disposizione un gruppo di persone dedicato che lavorerà in Cina a contatto con le aziende italiane, e si impegna a rafforzare la cooperazione a difesa della proprietà intellettuale, promuovendo campagne specifiche per i prodotti italiani e mettendo a disposizione operatori della logistica. Il team cinese potrà anche indicare quali sono i prodotti più appetibili per la fascia alta degli acquirenti locali. In programma anche una intensa campagna di promozione dei marchi italiani. (a.s. – dal Corriere delle Comunicazioni.it)