Il report

#Vinodigitale, come rilanciare con e-commerce e social network

Per essere competitive sul mercato le aziende vitivinicole devono utilizzare i nuovi canali di comunicazione. Parola di BeSharable, agenzia di comunicazione, che ha condotto una ricerca sul rapporto tra vino e web e ha stilato un decalogo per aiutare le imprese a promuovere un’eccellenza del made in Italy

Pubblicato il 13 Ott 2014

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È una delle eccellenze del Made in Italy, per storia, cultura e tradizione. Un buon bicchiere di vino è da sempre apprezzato non solo in Italia, ma anche all’estero. Eppure nel mondo di internet, dei social network e dell’ecommerce, non bastano più una bella etichetta o una buona stagione. L’imprenditore italiano del vino incontra difficoltà a comunicare efficacemente ciò che rappresenta e quanto è capace di fare, non riuscendo, così, a fare sistema e proporre un “Prodotto Paese” competitivo all’estero.

“Il vino è oggi un prodotto che incrementa Pil e fatturato ed è per questo che bisogna conoscerne la cultura che lo caratterizza. Una volta il mercato era solo del produttore, oggi è anche del consumatore che cerca e si informa, soprattutto su internet. È lì che i produttori devono farsi trovare” spiega Riccardo Cotarella, Presidente di Assoenologi. “Una comunicazione funziona quando è sostenuta dalla proprietà, che conosce la tradizione, e sviluppata con entusiasmo dalle nuove generazioni: è così che, insieme, hanno un passato e un futuro da condividere e raccontare”.

L’agenzia di comunicazione BeSharable ha condotto una ricerca sul rapporto tra il mondo del vino italiano e i nuovi mezzi di comunicazione, coinvolgendo 3.439 imprese vitivinicole. I dati raccolti evidenziano l’assoluta rilevanza del web in questo processo. Le PMI che negli ultimi anni hanno utilizzato internet in modo proattivo sono cresciute più in fretta, hanno raggiunto una clientela più internazionale e hanno assunto più persone. L’e-commerce, ad esempio, come strumento di vendita online aperto 24 ore su 24, comincia a registrare dati interessanti: il 43% delle imprese vitivinicole coinvolte vende i propri prodotti anche online, il 36% vorrebbe cominciare, al 21% non interessa. Un canale da valorizzare, se si considera che nei prossimi mesi è prevista, a livello generale, una crescita del 17% con un valore che si attesterà su 13,2 miliardi di euro, con un + 5,2% per il settore enogastronomico Made in Italy.

Per questo l’agenzia di comunicazione ha realizzato anche BeSharable in the wine market, una guida in dieci punti che si propone di offrire alcuni spunti concreti agli operatori del comparto vitivinicolo su come essere “visibili” e “condivisibili” aiutando, così, una delle eccellenze del Made in Italy ad apportare un valore importante al racconto di un’Italia “vincente”, anche, e soprattutto, in visione di Expo Milano 2015.

BeSharable in the wine market, la guida in 10 punti per le aziende vitivinicole

La versione integrale della ricerca di BeSharable su vino e web

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