CORPORATE ENTREPRENEURSHIP

Open innovation nelle telecomunicazioni: il progetto di Sirti per startup e pmi

Sirti, azienda milanese attiva nella progettazione di reti di telecomunicazione, ha lanciato Imprenditivity, progetto che comprende una fase di open innovation rivolta a startup e pmi. Obiettivo: realizzare iniziative che aiutino a crescere sia l’azienda, sia le realtà che vorranno mettersi in gioco. Scadenza: 15/10

Pubblicato il 10 Ott 2019

open-innovation-160811173713

“L’innovazione è un processo imprescindibile: lo strumento con il quale una grande azienda affronta i cambiamenti. La storia degli ultimi decenni – con la diffusione di internet e delle Community – ci insegna che più il processo di innovazione diventa inclusivo e collaborativo, più diventa efficace e dirompente”. Queste parole non sono pronunciate da un luminare dell’innovazione, ma sono state pubblicate sul sito di Sirti, realtà attiva nella progettazione di reti di telecomunicazione, che ha deciso di puntare sull’innovazione, e sull’open innovation in particolare, per crescere.

L’azienda milanese, infatti, ha lanciato Imprenditivity, un progetto innovativo che ha l’obiettivo, tra le altre cose, di affidarsi a startup e pmi per la favorire la crescita di Sirti.

Sirti e l’open innovation, che cos’è Imprenditivity

Imprenditivity è un progetto innovativo suddiviso in due parti. La prima fase è dedicata all’individuazione e alla selezione delle le idee più innovative proposte dai dipendenti dell’azienda. Con la seconda fase, invece, attraverso un approccio di Open Innovation, è stato lanciato un bando di gara per l’implementazione delle proposte selezionate. Attraverso una call4startup Sirti si rivolge  a Startup e PMI,  per collaborare insieme al fine di realizzare uno o più progetti che aiutino a crescere sia l’azienda sia tutte le realtà che vorranno mettersi in gioco con essa. Vediamo i dettagli.

La prima fase di Imprendivity, il progetto di Sirti

Come riporta CorCom, nella prima fase (conclusa a settembre), il piano ha visto il coinvolgimento di tutti i dipendenti dell’azienda in un contest creativo, durante il quale sono state selezionate le idee in grado di creare valore per l’azienda risolvendo problemi reali o abilitando a nuove opportunità di business.

Le idee ammesse al concorso dovevano rispondere ad almeno uno dei seguenti Innovation Needs espressi dall’Azienda:

Sfida 1 – Sirti Goes Digital: creare valore per l’azienda attraverso la trasformazione e standardizzazione di processi, l’adozione di nuovi modelli operativi, l’introduzione di strumenti e soluzioni che portino efficienza, agilità e aiutino a ridurre i costi.

Sfida 2 – People & Culture: creare valore per l’azienda attraverso l’introduzione di soluzioni, strumenti e metodi per la formazione e l’informazione, la gestione della conoscenza, condivisione di best practices o il miglioramento del livello di coinvolgimento delle persone.

Sfida 3 – Focus on Customer: erogare nuovi servizi oppure migliorare la qualità dei servizi esistenti. In questa sfida vengono premiate le idee che introducono nuovi strumenti, nuove soluzioni tecnologiche, nuovi modelli di business che valorizzano le caratteristiche Sirti e generano valore per clienti nuovi o esistenti.

Sfida 4 – Safety & Health: migliorare la capacità di valutare i rischi che mettono a repentaglio la salute e la sicurezza del lavoratore. Soluzioni e strumenti che possano migliorare l’efficacia e l’efficienza delle attività di controllo della sicurezza. Soluzioni e strumenti che possano ridurre i rischi intrinsechi alle attività operative svolte dal personale.

Nell’ambito di questa prima fase, sono state premiate le migliori idee e solo quelle ritenute valevoli di implementazione sono state trasformate in challenge da lanciare al mercato attraverso un bando di Open Innovation rivolto a start-up e PMI (micro, medie e piccole imprese). Inizia così la seconda fase, quella dell’open innovation.

La seconda fase di Imprenditivity (Sirti): scadenza 15 ottobre

C’è tempo fino al 15 ottobre per partecipare tramite compilazione del form pubblicato sul sito dell’azienda alla seconda parte della iniziativa di Sirti rivolta a startup e Pmi.

Come riporta CorCom, dalle cinque idee più interessanti emerse durante la prima fase, sono nate altrettante challenge che alimenteranno la seconda fase del programma. A questo punto saranno le startup e le Pmi a giocare un ruolo da protagonista, ma senza dimenticare gli “inventori”, ovvero, i dipendenti Sirti che, con le loro idee, hanno contribuito alla generazione delle cinque challenge. Il programma Imprenditivity, infatti, prevede per loro un ruolo attivo fino al termine del ciclo di innovazione.

Ecco le 5 challenge:

CONTROL DRONES

CONTESTO: Si stima che le società Multi-Utilities investiranno una media di 13 miliardi di dollari l’anno in servizi di verifica dello stato delle infrastrutture mediante l’uso di droni: Sirti potrebbe orientarsi verso una nuova area di business di servizi professionali.

SFIDA: Fornitura di una soluzione (hardware + software) che abiliti all’esecuzione di attività ispettive mediante l’uso di droni. Sono ritenute di premianti eventuali funzionalità di volo semplificato e riconoscimento assistito di asset e situazioni target.

MENS

CONTESTO: La flotta aziendale di Sirti attraversa oltre 90 milioni di km in media all’anno ed è attiva in tutta Italia 365gg l’anno. Le auto della flotta durante le loro percorrenze possono essere usate come stazioni viaggianti per la raccolta di dati utili a erogare nuove tipologie di servizi.

SFIDA: Fornitura di una soluzione tecnologica (hardware + software) che consenta di utilizzare le auto della flotta aziendale come delle stazioni viaggianti per la raccolta dati georeferenziati (es:. condizioni meteorologiche, stato di conservazione delle strade, condizioni del traffico, qualità dell’aria, etc…). Sono ritenute premianti le soluzioni dotate di modelli di business innovativi per lo sfruttamento dei dati raccolti.

DIGITAL SAFETY 

CONTESTO: Nell’ambito degli interventi in campo è emersa la necessità, per i nostri tecnici, di consultare in modo veloce la documentazione relativa agli aspetti normativi di qualità e sicurezza.

SFIDA: Sviluppo di una soluzione Piattaforma web + APP mobile che permetta ai tecnici di consultare sul proprio smartphone o tablet la documentazione relativa alla qualità e la sicurezza, utilizzando parole chiave per facilitare la ricerca, anche attraverso l’uso di “chatbot”.

FIELD DATA FEEDBACK 

CONTESTO: L’esperienza acquisita in campo in attività di progetto non è condivisa in maniera sistematica e accessibile tra i vari reparti aziendali. Poter contare su uno strumento di sintesi della conoscenza emersa nell’ambito dei progetti può aiutare a migliorare l’operatività e il modo in cui si approccia il mercato.

SFIDA: Fornire una soluzione che permetta di sintetizzare in maniera veloce e intuitiva la conoscenza derivante dalle attività di progetto e renderla facilmente disponibile ai vari reparti aziendali per supportare le loro attività, aumentare la competitività e migliorare la gestione del rischio.

SIRTI GLOBAL VILLAGE 

CONTESTO: Nell’era digitale il “social” sta assumendo un ruolo sempre più preponderante e in molte aziende le Intranet sono popolate di contenuti anonimi.

SFIDA: Implementazione di una Intranet social facile e intuitiva, abilitata per dispositivi mobili, capace di creare interazione e connessione tra i dipendenti; dovrà includere risorse di formazione.

Open Innovation, perché è importante per le aziende

Solomon Darwin: "Le startup sono come uova dentro ai dinosauri"

Solomon Darwin: "Le startup sono come uova dentro ai dinosauri"

Guarda questo video su YouTube

L’open innovation è un approccio all’innovazione in base al quale le imprese si basano anche su idee, risorse e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno, in particolare da startup, università, enti di ricerca, fornitori e consulenti.

Il termine, che significa “innovazione aperta”, è stato coniato dall’economista statunitense Henry Chesbrough, nel saggio The era of open innovation (2003). Secondo Chesbrough il paradigma della “closed innovation”, ovvero l’innovazione dentro l’impresa, non poteva più bastare nonostante i timori delle aziende di non essere più gli unici “proprietari” delle invenzioni e i legittimi tentativi di tutelare le proprie proprietà intellettuali.

Con i nuovi saperi e i nuovi business model introdotti dalle startup, non collaborare con le nuove imprese, magari più avanzate dal punto di vista digitale, può rivelarsi uno svantaggio: chi non lo fa rischia di ritrovarsi indietro.

Le modalità concrete con cui si fa open innovation sono: gli accordi inter-aziendali, il sostegno economico a competizioni per startup, gli hackathon, l’acquisizione, da parte di grandi corporation, di startup innovative, la creazione di corporate accelerator per startup, la partnership con università, centri di ricerca e incubatori per innovare su specifici settori.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4