Open innovation, l’ora dell’empowering: come attivare collaborazioni con le startup

Open innovation, l’ora dell’empowering: attivare collaborazioni con le startup

Le aziende in cerca di innovazione possono avviare collaborazioni con soggetti esterni: università, centri di ricerca, incubatori/acceleratori e startup. Serve un ampio spettro di strumenti di collaborazione. Come fare? La chiave è rispettare le peculiarità con cui cui opera ogni attore, spiega Stefano Mainetti, CEO PoliHub

Pubblicato il 18 Apr 2019

Dopo che un’impresa ha deciso di aprirsi all’esterno, arriva il momento dell’empowering: “Le aziende devono attivare collaborazioni in grado di andare oltre il breve termine e produrre modalità strutturate di gestione dell’innovazione” dice Stefano Mainetti, CEO del PoliHub. In questo contesto possono allacciare collaborazioni virtuose anche con l’ecosistema delle startup. Le imprese devono però tener conto e rispettare le caratteristiche delle startup, che non possono essere considerate nello stesso modo con cui normalmente ci si relaziona con dei subfornitori strutturati. “Le startup sono fragili, hanno difficoltà a scalare in modo immediato, ma hanno un importante potenziale di innovazione – sottolinea Mainetti – Gli acceleratori e gli incubatori svolgono un ruolo essenziale nel tutelare questo potenziale e nel renderlo accessibile alle imprese”. Le modalità di collaborazione sono varie: le aziende possono sperimentare delle nuove iniziative di innovazione, possono costituire dei veri e propri acceleratori personalizzati o possono valutare l’acquisizione di proprietà intellettuale.

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