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Innovazione aziendale: che cos’è, come si fa, i casi d’uso nel mondo e in Italia

L’innovazione aziendale, che consiste nell’introduzione di nuove idee, processi, prodotti o servizi all’interno di un’organizzazione, si può declinare in vari modi: innovazione di prodotto, di processo, organizzativa, sociale. Qui un’approfondimento e alcuni esempi in Italia e all’estero

Pubblicato il 10 Ago 2023

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L’innovazione aziendale è fondamentale per rimanere competitivi in un mercato in continua evoluzione: le aziende che adottano un approccio innovativo hanno più capacità di adattarsi ai cambiamenti, anticipare le tendenze, offrire soluzioni migliori rispetto alla concorrenza e allinearsi alla domanda dei clienti finali. Ma come attuarla, nella pratica?

L’obiettivo dell’innovazione aziendale è da sempre quello di creare un vantaggio competitivo attraverso l’adozione di soluzioni creative e avanzate. “Distruzione creativa” viene a volte definita, con un’espressione coniata quasi un secolo fa da Joseph Schumpeter. Schumpeter è stato il primo a trattare dell’innovazione in termini di crescita e competitività: in “Theory of economic development” (1934) l’economista austriaco definisce l’innovazione come “la prima introduzione nel sistema economico e sociale di un nuovo prodotto, servizio, processo, mercato, fattore produttivo o modello organizzativo”. A lui si deve anche l’idea dell’economia come sistema dinamico, un concetto che resta molto attuale.

Che cos’è l’innovazione aziendale

L’innovazione aziendale si riferisce all’introduzione di nuove idee, processi, prodotti o servizi all’interno di un’organizzazione al fine di migliorare l’efficienza operativa, la competitività e il valore complessivo per tutti gli stakeholder: gli azionisti, i dipendenti, i consumatori, la collettività e anche l’ambiente.

Può assumere la forma di innovazione di prodotto, per rispondere meglio alle opportunità di mercato, o di processo, per ridurre i costi, aumentare l’efficienza o migliorare la qualità. Può trattarsi di innovazione tecnologica, ovvero di integrazione di tecnologie nuove, come l’intelligenza artificiale, l’automazione o la realtà aumentata, per dare un valore aggiunto ai processi, ai prodotti e al business in generale. Un esempio è la tecnologia dell’eye-tracking, che ha ampie applicazioni nel retail, perché permette alle aziende di conoscere dove, all’interno di un negozio, i consumatori puntano maggiormente lo sguardo e quali prodotti catturano l’attenzione. Nell’ambito della sicurezza stradale, l’eye tracking è utile per posizionare i cartelli stradali in modo che siano immediatamente identificabili in aree ad alto rischio di incidenti.

L’innovazione aziendale può concretizzarsi anche in nuovi modelli di business, ovvero una revisione dei modi in cui l’azienda crea, distribuisce e cattura valore, per esempio passando a modelli di abbonamento o di piattaforma. O, ancora, ci sono un’innovazione di marketing, che include le aree vendita, advertising e comunicazione, e un’innovazione organizzativa, che innova le pratiche di gestione e la cultura aziendale per favorire la creatività, la collaborazione e l’agilità.

Infine, l’innovazione aziendale può prendere le forme di un’innovazione sociale, in cui si creano iniziative che rispondono a esigenze sociali o ambientali e contribuiscono al tempo stesso al successo aziendale.

Esempi di innovazione aziendale

Molte innovazioni aziendali sono così assodate da farci dimenticare la portata dirompente che hanno avuto. Nell’innovazione di prodotto, Apple ha fatto la storia con l’iPhone, che ha rivoluzionato il concetto di telefono cellulare sia integrando diverse funzionalità (telefono, fotocamera, lettore musicale, navigazione web) sia introducendo il touchscreen. In breve, gli smartphone con il tocco hanno mandato fuori mercato i Blackberry e la loro tastiera. WhatsApp, a sua volta, ha cambiato per sempre il mercato della messaggistica.

Nell’innovazione di processo è noto il sistema Lean manufacturing inventato da Toyota: una metodologia che enfatizza il controllo dei costi, la riduzione degli sprechi e il miglioramento continuo dei processi produttivi.

Nei modelli di business, l’innovazione aziendale trova esempi evidenti e noti a tutti in Booking.com, Airbnb, Uber, Netflix: aziende che hanno contribuito a creare la nuova economia delle piattaforme (e a mandare in crisi mercati consolidati). Un’altra rivoluzione di business è quella della finanza digitale, che ha scardinato il modo di fare tradizionale delle banche e le spinta a una veloce innovazione: pensiamo a Isybank di Intesa SanPaolo.

Nell’innovazione organizzativa Google è nota per l’approccio “20% time”, in cui i dipendenti sono incoraggiati a dedicare una parte del loro tempo lavorativo a progetti creativi e innovativi (ma non è né la prima né l’unica azienda a farlo).

Google ha introdotto un’altra innovazione disruptive, il sistema operativo mobile Android, oggi il più diffuso al mondo: grazie alle sue caratteristiche di software open source, ha contribuito allo sviluppo di un intero ecosistema, consentendo a centinaia di produttori di utilizzare il sistema operativo in modo gratuito, testarlo e perfino renderlo migliore.

Nell’innovazione sociale e per l’ambiente, diverse catene di supermercati, anche italiani, hanno lanciato iniziative di responsabilità sociale d’impresa, come il sostegno a progetti locali e la promozione di prodotti sostenibili attraverso la loro catena di negozi.

Transizione digitale e green: innovazione e obiettivi ESG

L’innovazione aziendale può, naturalmente, essere applicata anche alla sostenibilità e agli obiettivi ESG. Anzi, nell’era della transizione digitale e green, se l’innovazione aziendale è anche attenta all’ambiente, il vantaggio è doppio.

Le aziende possono, per esempio, sviluppare prodotti che sono più ecologici, durevoli o a basso impatto ambientale adottando materiali riciclabili o biodegradabili. Un esempio sono le case automobilistiche. L’auto è attualmente associata all’emissione di CO2. I costruttori, spinti anche dalle normative, si sono impegnati da alcuni anni a introdurre motori ecologici (elettrici e ibridi) e a usare plastica, tessuti e altri materiali riciclati nel prodotto finito.

Samsung, primo produttore mondiale di smartphone, sta facendo lo stesso con i suoi prodotti mobile: la plastica e altre componenti derivano dal recupero, riducendo così l’impatto ambientale delle attività estrattive di materie prime e evitando l’immissione di plastiche negli oceani.

Allo stesso modo, le aziende possono implementare processi produttivi più efficienti dal punto di vista energetico e con minori emissioni di gas serra. Non si tratta solo di usare fonti green e recuperare gli scarti in fabbrica, ma di monitorare l’intera catena di approvvigionamento in ottica di sostenibilità. Qui intervengono anche le innovazioni tecnologiche: per esempio, la tracciatura dei materiali tramite la blockchain permette di verificare il rispetto delle norme nella provenienza delle fonti e nelle condizioni dei lavoratori, oltre che di tutelare la qualità del prodotto finale. Oppure, i sistemi di cooling innovativi per i datacenter permettono ai fornitori dei servizi cloud di rendere la propria offerta più competitiva.

Quattro esempi di come si sta facendo innovazione in Italia

Terna, l’azienda che gestisce l’infrastruttura di trasmissione elettrica in Italia, è uno dei maggiori esempi italiani di innovazione aziendale. Massimiliano Garri, Direttore Innovation & Market Solutions di Terna, ha illustrato a EconomyUp la strategia 2023, che include il nuovo fondo di Corporate Venture Capital e l’evoluzione della piattaforma Terna Ideas. Entrambe sono iniziative di open innovation: “Il messaggio chiave è che l’innovazione è un’attività che riguarda tutti, ogni singola persona che lavora nel nostro gruppo. Non esiste chi fa innovazione e chi no”, dice Garri. In particolare, Terna Ideas da quest’anno permette di proporre idee innovative anche dall’esterno del perimetro aziendale: “Proporremo noi delle sfide ma startup e innovatori si potranno presentare con le loro idee”.

C’è molta open innovation anche nelle strategie di altre aziende italiane: lo testimonia l’annunciato Innovation Center del Gruppo Fedrigoni, che sarà aperto nel 2024 a Verona. Diventerà, dice Marco Nespolo, amministratore delegato di Fedrigoni Group, “la casa dell’innovazione per il mondo delle carte speciali per il packaging e la comunicazione creativa, delle etichette e degli autoadesivi di qualità (…). Alcuni esempi sono i sensori RFID per carte intelligenti, non solo per etichette o l’introduzione di carte realmente alternative alla plastica (antistrappo, anti unto, impermeabili, trasparenti) realizzate con fibre rinnovabili o materie prime riciclabili, come i termoformati in cellulosa”.

Un’altra azienda italiana che spinge sull’innovazione è Telepass: ha il potenziale per essere una delle maggiori imprese della Mobility-as-a-Service in Europa, secondo PTOLEMUS Consulting Group. Da “Telepass” inteso come dispositivo per il telepedaggio l’azienda in questi anni si è voluta evolvere in un brand della mobilità che offre una molteplicità di servizi da un’unica piattaforma: l’innovazione del modello di business (as-a-service) e della tecnologia (con la app integrata) si traduce in innovazione del marchio e del suo posizionamento sul mercato.

Per quanto riguarda le aziende e startup impegnate in progetti innovativi a impatto sociale, solo per fare qualche esempio, Capgemini e Visa, da un lato, e Welfin e Genuine Way, dall’altro, sono state premiate quest’anno durante l’evento organizzato da Le Village by Crédit Agricole Milano, l’hub d’innovazione per sostenere la crescita delle startup e accelerare l’innovazione delle aziende. L’evento, patrocinato dal comune di Milano, ha avuto come tema l’innovazione gentile e ha riconosciuto le migliori esperienze aziendali basate sui valori dell’innovazione, della sostenibilità e della condivisione.

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Patrizia Licata
Patrizia Licata

Giornalista professionista freelance. Laureata in Lettere, specializzata sui temi dell'hitech e della digital economy, dell'energia e dell'automotive. Scrivo dal 2007 anche per CorCom, parte del gruppo Digital360

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