Fare open innovation non è solo collaborazione con attori esterni, startup in testa. C’è anche un fronte interno: la valorizzazione del patrimonio dei dipendenti di un’azienda, che possono esprimere un’energia e una creatività a volte imprevedibili. L’Innovation Garage è sicuramente tra gli strumenti principali della strategia di open innovation di Acea. Che cos’è? Un programma di corporate entrepreneurship, di sviluppo dell’imprenditorialità interna, che ha appena concluso la sua seconda edizione.
Acea Innovation Garage, i numeri della seconda edizione
Sono state candidate oltre 200 idee, con il coinvolgimento di 1500 dipendenti che hanno preso parte ad un percorso durato complessivamente 6 mesi.
“La partecipazione all’Innovation Garage è stata molto forte, non solo da parte dei dipendenti ma anche del management – dichiara Silvia Celani, responsabile Innovation di Acea -, per individuare nuovi progetti in sei ambiti quali smart human organisation, customer experience trasformation, business process management, smart water, smart energy ed economia circolare, prioritari nelle strategie del Gruppo Acea e per la promozione della cultura dell’innovazione all’interno dell’azienda”.
Tra le 200 idee raccolte sono stati selezionati 3 progetti, che hanno visto i team di dipendenti lavorare come vere startup per sviluppare un “pretotipo”, ovvero una prima versione del prodotto, e un business plan, che sono stati presentati in occasione del Demo Day di chiusura. E c’è stato, ovviamente, un vincitore: IPaDS.
Avviato nel 2019, il programma nasce per generare nuove idee progettuali da realizzare in azienda stimolando le competenze imprenditoriali dei dipendenti. L’Acea Innovation Garage mira alla diffusione della cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità ed è occasione di supportare il Gruppo nel raggiungimento degli obiettivi di Innovazione attraverso la valorizzazione del know how interno.
Nella finale della prima edizione di Innovation Garage, in cui si erano sfidati Instant Easy Connect, Live Digital e Waidy, a vincere era stato Waidy, progetto per un’app, ora scaricabile su smartphone e tablet, che tutela la risorsa idrica, promuovendo il consumo d’acqua a km zero e la riduzione della plastica monouso.
Il percorso, dalla call4Ideas al DemoDay di San Valentino
Lanciata il 5 luglio 2021 in occasione dell’Acea Innovation Day, la seconda edizione di Acea Innovation Garage si è articolata in 6 challenge: Smart Innovation & Humans, Customer Relationship Management, Supply Chain Management, Smart Water, Smart Grids, ed Economia Circolare.
Nella prima fase di Call4Ideas sono state raccolte circa 200 idee (quasi il doppio del 2019) presentate nelle diverse sfide: 15 sono state selezionate dal comitato di valutazione per passare allo step successivo (contro le 10 della prima edizione). I team scelti hanno avuto la possibilità di sfidarsi durante il Pitch Day del 2 dicembre 2021, in un evento chiamato “iFactor” con una giuria di esperti di innovazione interni ed esterni all’azienda che ha selezionato le tre idee finaliste arrivate alla fase di Fast Track.
A questo punto I tre team hanno intrapreso un percorso di incubazione e sviluppo, come una startup. Per loro, nonostante il periodo segnato dalle diverse ondate della pandemia, ci sono stati spazi fisici e digitali e la possibilità di dedicare al progetto fino al 50% del tempo lavorativo, con il supporto di coach e mentor tecnici.
I tre finalisti hanno così sviluppato pretotipi e business plan, presentati al management di Acea durante l’evento di chiusura, il Demo Day “Acea Loves Innovation” che si è tenuto il 14 febbraio 2022.
Acea Innovation Garage, i vincitori della seconda edizione
IPaDS
Vincitore assoluto della seconda edizione dell’innovation Garage, IPaDS è un sistema di monitoraggio degli stalli dedicati alla ricarica di veicoli elettrici attraverso telecamere e intelligenza artificiale, al fine di ottimizzare la disponibilità delle postazioni di ricarica.
Smart Comply
Al secondo posto troviamo Smart Comply, un progetto per la challenge Digital compliance. Smart Comply è una piattaforma, appunto, di digital compliance, rivolta al settore utilities e pensata per migliorare e potenziare l’intero processo di gestione e monitoraggio multi-compliance e delle attività di decision-making ad esso correlate.
EMP
Infine, per la categoria Expertise Marketplace sale al terzo gradino del podio EMP: piattaforma aziendale dedicata all’Information Retrieval, che permette la riduzione dei passaggi e il tempo necessario per acquisire informazioni e risolvere task all’interno dell’azienda. La soluzione prevede l’implementazione di un social network aziendale completato dalla presenza di un chatbot funzionante tramite algoritmi di AI che riceve e fornisce informazioni in linguaggio naturale.
