Open Innovation

Un Hackathon per innovare il modo di lavorare attraverso soluzioni di digital workplace e Smart Human Organization

Oltre 100 innovatori hanno partecipato all’hackathon “Innovate the Way we Work”, promosso da Acea SpA in collaborazione con Citrix e Website e organizzato con il supporto di Codemotion. Il progetto vincitore andrà ad arricchire Digithall, sperimentazione dell’azienda per semplificare il lavoro dei dipendenti

Pubblicato il 23 Dic 2021

Valentina Magri

Immagine di BalanceFormCreative da Shutterstock

La sfida non era facile: ideare delle soluzioni che potessero apportare dei plus all’interno di uno spazio di lavoro digitale innovativo in cui le informazioni, le risorse e gli strumenti devono essere di facile accesso, personalizzati e con un’esperienza d’uso (UX) coinvolgente.

Più di 100 innovatori hanno colto la sfida iscrivendosi all’hackathon Innovate the Way we Work promosso da Acea. In palio un montepremi di 3 mila euro in buoni Amazon. Tre i progetti finalisti: OnboardingNow, InnovaConnection e Not Just a Job.

“L’obiettivo dell’hackathon è creare una scrivania digitale, attraverso la quale i dipendenti possano trovare tutte le microapplicazioni per efficientare il loro modo di lavorare”, spiegava in una videointervista Silvia Celani, Head of Innovation di Acea, multiutility da 3,4 miliardi di ricavi e oltre 7 mila dipendenti che ha organizzato la tre giorni di innovazione in collaborazione con Citrix (fornitore di software americano che offre alle aziende la tecnologia che permette per sviluppare il potenziale e offrire un’esperienza migliore ai loro dipendenti), Website e Codemotion (piattaforma italiana che supporta la crescita professionale degli sviluppatori).

Come hanno lavorato i partecipanti all’hackathon per innovare il modo in cui lavoriamo? Utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, processi integrativi di virtual assistant, open data, gamification e Api disponibili sul web. Il progetto che si è classificato al primo posto, OnBoardingNow, propone una microapp che facilita l’ingresso in azienda dei neoassunti, garantendo loro un’esperienza coinvolgente e personalizzata.

Anche InnovaConnection, secondo classificato, ha sviluppato una microapp che offre sale break virtuali, replicando online l’esperienza della pausa tra colleghi in ufficio. Sul benessere dei lavoratori è concentrato anche il progetto arrivato al terzo posto, Not Just a Job. Come dice lo stesso titolo, il progetto va oltre l’efficienza per lavorare sul well-being e rispondere a una delle richieste dell’hackathon: sensibilizzare le persone sui concetti di sostenibilità umana, lavorativa e sull’impatto che tutto ciò ha nella vita.

Grazie all’hackathon, Acea ha quindi individuato nuove soluzioni in grado di rispondere all’esigenza di creare un nuovo ambiente di lavoro che allo stesso tempo stimoli la capacità dei dipendenti, aumentandone allo stesso tempo il benessere e di conseguenza la produttività.

Il progetto vincitore andrà a consolidare la Digithall, un progetto sperimentale avviato nell’aprile 2021 dalla funzione Technology & Solutions di Acea: uno spazio di lavoro digitale e personalizzato, all’interno del quale accedere in modo sicuro ad informazioni, applicazioni, servizi e documenti aziendali, da qualunque dispositivo, senza la necessità della VPN tradizionale. Digithall si presenta ai dipendenti di Acea come un’unica interfaccia flessibile, dinamica e personalizzabile, che contiene tutti i servizi necessari allo svolgimento delle proprie attività e alla relazione con l’azienda. All’interno di questo ambiente il dipendente può accedere a una serie di notifiche personalizzate ed azioni, da e verso applicazioni di business. Digithall consente così al dipendente di risparmiare tempo e avere immediatamente sotto controllo tutto quello che lo interessa, evitando l’utilizzo di diverse piattaforme, applicazioni e device e facilitando la fruizione dei servizi, in particolare quando è fuori ufficio o in smart working.

L’attenzione dei lavoratori è distratta dalla quantità crescente di app, dispositivi e canali di comunicazione che influiscono negativamente sulla produttività e impediscono di raggiungere quello che lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi chiama “flow“: uno stato psicologico che “porta a un senso di estasi, un senso di chiarezza. Sai esattamente cosa vuoi fare da un momento all’altro”. Per raggiungere questo obiettivo occorre adottare tecnologie che offrano ai dipendenti una scelta più ampia sulla personalizzazione dello spazio del lavoro e degli orari. Proprio come fa Digithall.

Questo progetto rientra nella strategia di innovazione di Acea, improntata all’open innovation e sviluppata attraverso diversi strumenti: Acea Innovation Garage, il programma di corporate entrepreneurship di Gruppo che ogni anno raccoglie idee e soluzioni dai dipendenti con lo scopo di alimentare la cultura e pipeline di innovazione e aprire nuove opportunità di business; il networking con centri di ricerca, startup e istituzioni (in cui rientra la partecipazione a Zero, acceleratore cleantech promosso da Cdp con Microsoft, Maire Technimont ed Eni); la collaborazione con eventi che promuovono tecnologia e innovazione, quali la Maker Faire e lo Smau.

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Valentina Magri

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