Startup, quando un’azienda chiama: come rivedere la puntata

Gli strumenti di open innovation come le call 4 ideas sono al centro della nuova puntata del nostro magazine tv, andata in onda il 24 maggio su Sky 512 Reteconomy. Ne parliamo con Isabella Fumagalli, amministratore delegato di Bnp Paribas Cardif in Italia. La storia della settimana è quella di Vislab, creata da Alberto Broggi

Pubblicato il 27 Mag 2016

iozzia-fumagalli-160521110920

Giovanni Iozzia con l'amministratore delegato di Bnp Paribas Cardif in Italia, Isabella Fumagalli

Le startup innovative in Italia sono oltre 5 mila, le idee non mancano, ma come selezionarle? Il lavoro comincia con la call, uno strumento di open innovation a cui ricorrono sempre di più anche le grandi aziende. Di call, ovvero delle chiamate che le imprese fanno per individuare un’idea, un progetto, una soluzione o un prodotto che possano portare innovazione al proprio interno, parliamo parliamo in “Cercasi nuove idee disperatamente”, la nuova puntata di EconomyUp andata in onda su Sky 512 Reteconomy martedì 24 maggio.

CLICCA QUI PER RIVEDERE LA PUNTATA

Fare una call è un modo anche per guardare al di fuori del proprio mercato abituale. Un’azienda che sta usando in questo modo questo strumento è Bnp Paribas Cardif, la compagnia assicurativa del gruppo Bnp Paribas, che in Italia ha già lanciato due call for ideas, denominate Open-F@b e sta per preparare la terza edizione. In un settore storicamente poco sensibile ai cambiamenti come quello delle assicurazioni, è un’iniziativa significativa. Ne discutiamo con Isabella Fumagalli, amministratore delegato in Italia di Cardif.

Ma cosa significa per una startup partecipare a una call? Lo abbiamo chiesto ad alcune giovani imprese che lo hanno fatto, di cui sentiamo la testimonianza: Laqy, Bluewago, MySnowMaps e Snapback.

La storia della settimana è invece quella di Vislab, spinoff dell’Università degli Studi di Parma che l’anno scorso è stato venduto all’americana Ambarella per 30 milioni di dollari. La startup ha realizzato un modello di driverless car, cioè l’auto che si guida da sola, che non ha più bisogno di una presenza umana al voltante. Un tema di grande interesse, visto che è proprio di questo periodo l’accordo fra Fca-Fiat e Google. Alberto Broggi, docente all’ateneo parmense e fondatore di Vislab, si occupa di questi temi da vent’anni. Lo abbiamo sentito per raccontarci come sarà l’auto senza conducente.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2