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Innovazione nel fintech: le novità 2022 nel mondo della tecnologia applicata alla finanza

Il fintech, tecnologia applicata alla finanza, ha portato innovazione in un mondo tradizionale. Ecco che cos’è, i numeri, gli esempi

Pubblicato il 11 Mar 2022

Innovazione nel fintech

Il fintech, ovvero l’innovazione tecnologica che negli ultimi anni ha penetrato e trasformato il mondo della finanza, è in costante crescita in Italia e nel mondo. Come tutte le innovazioni, ha portato disruption nel suo settore di riferimento, mettendo in difficoltà banche e istituti tradizionali e consentendo la nascita di startup innovative. Come tutte le innovazioni, necessita di regolamenti e normative che ne disciplinino la portata e l’impatto. Ecco una breve panoramica sull’innovazione indotta dalla diffusione del fintech.

Che cos’è il fintech e i suoi vantaggi

Fintech è un termine che deriva dalla contrazione delle parole Finance (Fin) e Technology (Tech) e che indica, nella sua accezione più ampia, l’utilizzo di strumenti digitali applicati in ambito finanziario.

Non esiste un’unica definizione di “Fintech” riconosciuta a livello globale, perciò l’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano considera come Fintech tutte le innovazioni digitali in ambito finanziario, a prescindere da quale sia l’attore che sviluppa ed eroga il prodotto o servizio.

L’innovazione portata dal fintech segna una discontinuità sempre più vistosa con la finanza tradizionale perché  l’applicazione delle nuove tecnologie è in grado di creare prodotti, servizi, modelli di business tali da cambiare significativamente l’ecosistema finanziario.

L’evoluzione del fintech

Già da tempo le banche e le reti bancarie tradizionali sono costrette a ripensare alla propria struttura, all’organizzazione e al proprio ruolo dall’evoluzione delle nuove tecnologie e dallo sviluppo delle fintech.

Questa rivoluzione del sistema bancario “dal 2008 in poi ha portato a ridurre di poco meno del 40% il numero sia degli sportelli sia degli addetti alla rete territoriale”, rimarca la Banca d’Italia nella sua ultima Relazione annuale. Ormai “quasi tutte le banche maggiori e un terzo di quelle più piccole hanno pianificato o avviato progetti per l’innovazione tecnologica applicata all’offerta di servizi finanziari”.

Allo stesso tempo, il mondo internazionale del fintech è in grande fermento. Dalle soluzioni per i mercati finanziari, per esempio quelle di FinScience, Moneyfarm, Kellify, Rations, Euclidea, all’austriaca Bitpanda, al comparto lending e soluzioni per il credito, con operatori come Scalapay, Younited, Recrowd, My Credit Service, Soisy. Fino a chi si occupa di equity e crowdfunding, come MamaCrowd, Starteed, Walliance o Build Around.

Innovazione pagamenti e fintech 2022

Nel corso del 2021, in Italia, il mondo fintech e insurtech è risultato molto attivo, ma il Fintech Index è rimasto fermo a 5,7 su 10, dice un report dell’Osservatorio Fintech & Insurtech.

L’ecosistema, in costante crescita, ad oggi risulta composto da 564 realtà – il 53% startup, il 24% PMI innovative, il 21% scaleup, il restante 2% corporate – in gradodi raccogliere complessivamente 2 miliardi di euro: una cifra rilevante, con un valore medio di 3,6 milioni di euro, ma i fondi sono molto concentrati e l’accesso ai capitali per crescere è ancora limitato.

Nel corso dell’anno gli attori del sistema finanziario hanno sviluppato nuovi canali, prodotti e servizi digitali a disposizione di clienti (consumatori, microimprese e PMI) sempre più esigenti. Sono state avviate iniziative rilevanti delle Autorità e realizzati importanti acquisizioni e collaborazioni tra i diversi attori (banche, assicurazioni, startup, provider, società di consulenza).

Eppure, come dicevamo, il Fintech index italiano – calcolato sulle attività di investimento e collaborazione degli incumbent operanti in Italia con startup e PMI innovative Fintech – si ferma a 5,7 su 10, ancora sotto la sufficienza. Infatti, se il 69% degli incumbent ha già collaborato in qualche forma con startup o PMI Fintech e la spesa complessiva in collaborazioni nel 2020 è di 263,8 milioni di euro, anche in questo ambito è forte la concentrazione: gli investimenti in Fintech sono guidati ancora da pochi attori (e sempre quelli più storicamente attivi).

Il rischio per il 2022 e per gli anni a venire, sottolinea il report dell’Osservatorio, è un sistema a due velocità.

Società fintech: che cos’è una fintech company

Un’azienda fintech è sostanzialmente una società che intraprende un’attività finanziaria in cui la tecnologia è in grado di fare la differenza, modificando in modo significativo l’ecosistema finanziario.

È facile identificare le fintech companies in in startup più o meno di successo, sino ai famosi unicorn. Tuttavia, nelle classifiche mondiali per ricavi delle aziende fintech, ai primi posti troviamo Visa e Mastercard, non certo nuovi arrivati sulla scena finanziaria.

Ad ogni modo, a fini classificatori, possiamo distinguere tra le imprese nate in questi anni, native fintech, e dunque senza nessun aspetto di legacy con il mondo precedente (da dati in formato non digitale alle reti fisiche di vendita) e banche o assicurazioni che stanno muovendosi con forza verso il fintech ma partendo da un’importante, nel bene e nel male, eredità del mondo precedente.

QUI un webinar su “La transizione digitale nel credito” di Fintech-Milano Hub, centro di innovazione realizzato dalla Banca d’Italia 

La transizione digitale nel credito - Fintech MilanoHub

La transizione digitale nel credito - Fintech MilanoHub

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Fintech italiane

Sul fintech italiano, e in particolare sulle startup, si sono accesi i riflettori grazie al round di Scalapay, la startup co-fondata da un italiano, Simone Mancini, che ha colto il trend del Buy Now Pay Later (BNPL) e ha ottenuto 497 milioni di dollari in un round serie B co-guidato dal colosso tecnologico cinese Tencent.

Ma ci sono altre startup fintech che mettono a disposizione dei clienti una varietà di proposte: servizi bancari e assicurativi solo digitali, algoritmi per la previsione del rischio o la valutazione del credit score, servizi di Banking-as-a-Service e di Open Banking. Qualche nome: Banca AideXa, BKN301, Lokky, Viceversa, Faire.ai, Wallife, ARisk, Yolo, Walliance, DeepTier. 

QUI 10 STARTUP ITALIANE DEL FINTECH DA TENERE D’OCCHIO NEL 2022

Regolamentazione fintech

A partire dalla prima diffusione di fenomeni finanziari innovativi come il crowdfunding o le valute virtuali, tutti i principali regolatori, sia a livello internazionale sia nazionale, si sono posti la domanda di quando e come regolare i nuovi servizi e i prodotti generati dall’innovazione tecnologica, si legge in questo documento del 2021 della Banca d’Italia.

Negli ultimi anni la Commissione europea si è fatta promotrice di una serie sempre maggiore di iniziative normative in materia di Fintech volte sia a chiarire se e come applicare norme vigenti ad attività simili (same business, same risks, same rules) sia ad introdurre, ove opportuno, nuovi presidi regolamentari (new functionality, new rules).

Nell’ultimo trimestre del 2020, queste iniziative della Commissione si sono concretizzate in due piani di attività, sia regolamentari sia non, di lungo periodo: la strategia in materia di finanza digitale per l’UE (Digital Finance Strategy) e la strategia europea in materia di pagamenti al dettaglio (Retail Payments Strategy).

Entro un paio d’anni si applicherà la prima normativa europea sul fintech: sarà un evento dirompente che avrà effetti anche sulla geofinanza. La disciplina comunitaria in arrivo non include le norme di raccordo tra il quadro Ue e il nostro codice civile. Servirà, quindi, una norma interna.

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Esempi di fintech 2022

Nel fintech a livello mondiale, scrivono in questo articolo Laura Grassi e Alessandro Faes, stiamo assistendo a una particolarizzazione di nuovi target a cui le singole startup vanno a rivolgersi. L’esempio più recente è rappresentato da startup che propongono soluzioni quasi esclusivamente rivolte a gig workers, come  l’inglese Wollit che offre a questa specifica categoria di lavoratori, nonché a freelancer e shift workers, un’app per stabilizzare il proprio reddito e migliorare il proprio credit score. Altri esempi citati: la startup Lokky, che usa big data e data analytics per la consulenza assicurativa alle piccole imprese, e BPER Banca, che punta sui giovanissimi con una soluzione dedicata di digital banking.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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