Finanziamenti

Industria 4.0, la startup Phi Drive ottiene 1,2 milioni dall’Ue con Horizon2020

La neoimpresa che realizza posizionatori per aerospazio e altri settori industriali vince la Fase II di un bando legato al programma comunitario dedicato a ricerca e innovazione. Cresciuta nell’incubatore I3P del Politecnico di Torino, è parte di un gruppo di 4 società con Comestero Sistemi, Penta Group e NSF Controls Ltd

Pubblicato il 13 Lug 2016

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Phi Drive, startup che sviluppa e commercializza posizionatori e motori innovativi, cresciuta all’interno dell’incubatore I3P del Politecnico di Torino, ha ottenuto 1,2 milioni di euro vincendo la Fase II del bando Horizon 2020, il programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione.

Nata nel 2013, Phi Drive è una neoimpresa che fa parte di un gruppo di quattro società con Comestero Sistemi, distributore di componenti per l’industria elettronica ed elettromeccanica, Penta Group e NSF Controls Ltd, e che rientra a pieno nel macrosettore dell’Industria 4.0. I suoi prodotti, che partono da principi brevettati, sono utilizzabili per diversi ambiti industriali (aerospazio, ottica, biomedicale, macchine utensili e strumenti di misura) in motori e azionamenti lineari o rotativi di dimensioni microscopiche, piccole e medie. Tra i punti di forza delle soluzioni realizzate da Phi Drive – si legge nella nota che annuncia la vincita del bando europeo – ci sono “un’alta personalizzazione e miniaturizzazione in base alla richiesta ed esigenza della clientela” e i “bassi consumi energetici, la riciclabilità e l’assenza di lubrificanti”.

Alla base della vincita del bando Horizon2020 c’è soprattutto l’applicabilità dei propri prodotti al settore dell’aerospazio, in cui la startup mira alla fornitura di attuatori rotativi con un rapporto peso-potenza di circa un decimo rispetto ai principali competitor del settore.

“Sono poche le startup italiane a essere riuscite ad assicurarsi un finanziamento ‘Fase 2’ dello strumento ‘SME Instrument’, e siamo lieti che Phi Drive sia tra queste. Questo finanziamento permetterà di accelerare lo sviluppo di nuove applicazioni industriali per questa innovazione rivoluzionaria nel campo degli azionamenti”, afferma Marco Cantamessa, presidente I3P, incubatore che in poche settimane ha visto altre due startup della propria scuderia ottenere finanziamenti significativi, sebbene non legati a programmi europei: a fine giugno 1,1 milioni di dollari ad Alyt, neoimpresa con sede in California e laboratorio di ricerca&sviluppo a Torino, e a inizio luglio un milione di euro a Leaf Space, startup attiva nel settore aerospaziale.

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