ECOMMERCE AUTO

Che fine ha fatto brumbrum? È in casa Stellantis

L’eCommerce di auto usate brumbrum ha riaperto dopo che la britannica Cazoo l’ha ceduto ad Aramis, controllata dal gruppo Stellantis. Un’operazione che ha salvato un centinaio di posti di lavoro e ha contribuito a tenere in vita una realtà italiana innovativa nell’automotive

Pubblicato il 27 Feb 2023

Francesco Banfi, CEO brumbrum

Sembrava una storia di innovazione finita male, invece è arrivato il colpo di scena che ha portato al lieto fine (a questo punto, un nuovo inizio): l’eCommerce di auto usate brumbrum ha riaperto i battenti dopo l’acquisizione da parte di Aramis, azienda controllata dal gruppo Stellantis. Un’operazione che ha salvato un centinaio di posti di lavoro e ha contribuito a tenere in vita una realtà innovativa italiana nel settore dell’automotive.

La rinascita è arrivata dopo un 2022 decisamente tumultuoso: a gennaio Cazoo, società britannica tra i leader europei nella vendita di auto online, ha annunciato un accordo per l’acquisizione di brumbrum. Sul piatto 80 milioni di euro, con un’offerta basata su un mix di cash e azioni di Cazoo. Una bella notizia per l’azienda con sede a Milano e stabilimenti a Reggio Emilia, guidata dal CEO Francesco Banfi. Che però, dopo pochi mesi, si è tramutata in incubo: Cazoo annunciava l’addio all’Europa continentale (Italia compresa) e lasciava brumbrum al suo destino. Ovvero, si temeva, la chiusura. Ma a ottobre è emerso l’interesse di Stellantis: poi confermato.

Vediamo intanto di ricordare come è nata brumbrum, quale percorso ha intrapreso e come è arrivata (quasi) indenne al 2023.

brumbrum: da startup a scaleup italiana

Fondata nel 2016, brumbrum offre veicoli per la vendita, il finanziamento o il  noleggio a lungo termine con consegne in tutta Italia. Dalla sua nascita ha ricevuto importanti round di finanziamento, 10 milioni nel 2018 e 20 milioni nel 2019, ed è cresciuta fino ad impiegare un team di circa 200 persone, inclusi gli addetti alla riqualificazione dei veicoli impiegati nello stabilimento di Reggio Emilia. Lo stabilimento si estende per 40.000 mq e ha la capacità di ricondizionare più di 15.000 veicoli all’anno. La sua piattaforma online offre due diverse proposte di mobilità: l’acquisto di usato o auto a km 0 e il noleggio a lungo termine per privati.

L’acquisizione da parte di Cazoo

brumbrum è stata in grado di attirare l’attenzione di Cazoo, società fondata nel 2018 dall’imprenditore inglese Alex Chesterman e pioniera della vendita di auto online. Cresciuta in modo estremamente rapido, l’azienda ha cominciato a fare shopping in giro per l’Europa: prima Cazana, una delle principali piattaforme di analisi dei dati nell’industria automobilistica europea, poi la nostra brumbrum. Le ragioni dell’acquisizione le aveva spiegate a suo tempo Chesterman: “brumbrum è il leader di mercato italiano nella compravendita e noleggio a lungo termine di auto usate online: ha costruito una grande squadra, una forte cultura,  un ottimo business e, come Cazoo nel Regno Unito, ha contribuito al passaggio all’acquisto di auto online in Italia. Ci stiamo espandendo nei mercati chiave in Europa più velocemente del previsto e questa acquisizione accelererà i nostri piani di lancio in Italia”. Il CEO aggiungeva: “Non vedo l’ora di dare il benvenuto al team di brumbrum all’interno di Cazoo e di lavorare con loro per offrire la migliore esperienza di acquisto di auto ai consumatori italiani”.

L’entusiasmo è durato circa 9 mesi. A settembre 2022 l’annuncio che nessuno avrebbe voluto ascoltare.

L’addio di Cazoo all’Italia

Cazoo comunica che abbandonerà la sua attività nell’Unione Europea e taglierà 750 posti di lavoro. La società – si legge in un comunicato – licenzierà tutti i suoi dipendenti in Francia, Germania, Spagna, e purtroppo anche in Italia, lasciando operative solo le attività nel Regno Unito. Perché? Il CEO lo dice chiaramente: vuole proteggerebbe il bilancio della società e assicurarsi che non ci sia bisogno di fare appello agli investitori per ulteriori finanziamenti. La startup, sostiene, ha affrontato un “contesto macroeconomico impegnativo”, ma c’è “ancora una forte domanda dei clienti” nel Regno Unito. “Dato il nostro obiettivo di raggiungere la redditività entro la fine del prossimo anno, abbiamo preso la difficile decisione di concentrarci esclusivamente sull’enorme mercato delle auto usate nel Regno Unito, del valore di oltre 100 miliardi di sterline all’anno“, sottolinea. Quindi Italia addio. E addio brubrum. Ma per fortuna non finisce così.

La vendita ad Aramis Group (Stellantis)

A ottobre 2022 Cazoo vende l’intera struttura di brumbrum ad Aramis Group, la società francese controllata al 60% dal gruppo Stellantis, quotata in Borsa dal giugno 2021, che si occupa proprio di eCommerce di auto ed è operativa in Spagna, Austria, Belgio e Gran Bretagna. In questo modo Stellantis entra nell’eCommerce di auto usate anche Italia: mercato evidentemente di suo interesse, considerato che, a settembre 2022, aveva già attivato un nuovo canale commerciale con Africar Group, società attiva nella vendita di auto usate in Africa e Medio Oriente per il lancio di Auto24, startup attiva nel settore.

All’inizio del 2023 brumbrum riprende pienamente l’attività, riattivando la vendita di automobili in Italia attraverso la sua piattaforma online. “L’ambizione dell’azienda resta invariata – si legge in una nota – ed è quella di soddisfare i clienti italiani offrendo un’esperienza di acquisto facile ed efficiente, grazie a un’ampia gamma di automobili di qualità a prezzi competitivi, disponibili in tempi brevi direttamente a casa”. La storia di innovazione continua.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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