La storia

«Ho fatto il manager per 20 anni: ora faccio startup vendendo esperienze turistiche online»

Saverio Castilletti, 49 anni, ha cambiato vita dopo una lunga esperienza come dirigente in realtà come Tin.it e Poste Italiane, e ha fondato ItalyXP, un marketplace per prenotare le attività in vacanza. «Come ne La Grande Bellezza, non potevo più perdere tempo in cose che non avevo voglia di fare»

Pubblicato il 26 Ott 2015

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Saverio Castilletti, cofondatore e ceo di ItalyXP

Che il turismo potesse essere davvero il petrolio dell’Italia, Saverio Castilletti lo aveva capito già nel 1990, quando si era laureato in Economia con una tesi sulle potenzialità turistiche e comunicative dei mondiali di calcio nel nostro Paese.

Le prime esperienze professionali le aveva fatte proprio nel settore dell’ospitalità, lavorando per un anno con i Viaggi del Ventaglio. Poi, per migliorare l’inglese, si era trasferito a Londra e aveva iniziato una carriera ventennale prima come consulente per società come Arthur Andersen e poi, tornato in Italia, come manager in ambito digitale in realtà come Tin.it, Netscalibur, Tiscali e Poste Italiane.

Dopo, nel 2012, la svolta. “Volevo fare una cosa mia da tanto tempo ma non avevo mai trovato il coraggio per fare questo passaggio e rinunciare a tutto”, racconta Castilletti, che ora di anni ne ha 49. “Per citare ‘La Grande Bellezza’, non volevo perdere tempo a fare cose che non avevo voglia di fare e così, dato che mi ero sempre occupato di online ed ero sempre stato appassionato di turismo ho deciso di unire le due cose e di fondare ItalyXP”.

ItalyXP, che ha sedi a Roma e Ragusa, è un marketplace online dedicato alla promozione e alla commercializzazione di esperienze turistiche convenzionali e non, dalla visita al Cenacolo al tour alle pendici dell’Etna fino al corso di cucina o all’attività sportiva.

Il cliente tipo di questa piattaforma è il viaggiatore indipendente, soprattutto straniero, che prenota autonomamente online sia il volo che l’alloggio e che non si rivolge a nessuna agenzia per organizzare le tappe del suo itinerario. “Nel mondo del turismo online si è sviluppato prima il mercato delle prenotazioni aeree e alberghiere, che hanno dato vita a un’offerta più strutturata”, dice Castilletti. “Nel settore delle esperienze, l’offerta è più frammentata e i grandi operatori si sono tenuti alla larga: è per questo che crediamo ci sia uno spazio da colmare. Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento per i turisti stranieri quando devono organizzare e pianificare le attività da fare in Italia, dalla visita al Colosseo al giro delle cantine delle Chianti in Fiat500 o a cavallo”.

Per quanto non sia ancora in mano a grandi player, il mercato del “turismo esperienziale” è comunque un segmento in crescita: a livello globale, vale 100 miliardi di dollari all’anno di cui circa il 40% speso in Europa, dove l’Italia gioca naturalmente un ruolo di primo piano.

Al momento, le aziende più note del settore sono l’australiana Viator, acquisita nel 2014 da TripAdvisor per circa 200 milioni di dollari, le tedesche Get Your Guide, che ha ottenuto finanziamenti per circa 50 milioni di euro negli ultimi 5 anni, ed Excursiopedia, e l’americana Peek, che ha tra i suoi finanziatori l’ex ceo di Google Eric Schmidt e il fondatore di Twitter Jack Dorsey.

In Italia, una realtà che si sta affermando in questo settore è Musement, che nel 2015 ha chiuso un secondo round di finanziamento da 5 milioni di euro. “Musement, a differenza di ItalyXP, non ha un focus specifico sull’Italia e punta, come Viator e Get Your Guide, a coprire più mercati turistici a livello globale. Noi invece abbiamo scelto di non essere generalisti, per fare in modo di diventare i leader in Italia”, dice il co-fondatore e ceo di ItalyXP.

Dopo un primo anno di rodaggio, il 2013, e un anno di operatività piena in cui sono cominciate le vendite, il 2014, ItalyXP ha iniziato ad avere i primi risultati significativi proprio nel 2015, con 700 proposte sul sito e 60 partner di cui la società commercializza le offerte, trattenendo una commissione media del 25%.

Un anno positivo, finora, anche se il contributo di Expo non è stato importante. “Per noi non ha inciso molto. La nostra offerta su Milano più legata alle attrazioni della città, come i biglietti per il Cenacolo, o alle escursioni fuori porta”.

ItalyXP, che è stata fondata da Castilletti e da altri due soci, ha servito finora più di 7.500 clienti, provenienti soprattutto da Stati Uniti, India, Regno Unito, Australia, Canada, Singapore ed Emirati Arabi. “Siamo partiti autofinanziandoci e abbiamo scelto di non rivolgerci al mondo degli investitori e dei venture capitalist finché non avessimo avuto in mano qualcosa di concreto. All’inizio avremmo potuto chiedere 50 – 100 mila euro per iniziare: serviva a poco. Ora che il progetto funzionante c’è possiamo presentarci a chi investe richiedendo anche cifre più importanti, tenendo per il momento da parte i player tradizionali del mondo del turismo perché per mentalità non hanno ancora investito a pieno nell’online”, spiega Castilletti.

I piani di sviluppo futuri prevedono una partnership con Hotelbeds, società che “vende” le camere d’albergo ai tour operator, e diversi accordi con network di agenzie di viaggio all’estero. “Ci stiamo espandendo anche su altri canali perché per il momento tutte le nostre offerte sono vendute direttamente online attraverso il nostro portale: per diventare operatori di dimensioni importanti nell’ambito del turismo incoming – in Italia non esistono ancora – è necessario utilizzare più piattaforme”.

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