Startup, a chi giova lanciarsi in una nuova impresa?

Secondo Francesco Saviozzi, professore alla Bocconi, le startup costituiscono una grande iniezione di vitalità imprenditoriale che sta investendo tutto il Paese. Ma quali sono e per chi sono le opportunità offerte dalla nuova imprenditoria? E che cosa serve per emergere, oltre al mito dell’idea geniale? Ne parla il docente nella quinta puntata di #StartupCorner. Ecco il video

Pubblicato il 12 Mag 2014

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Francesco Saviozzi, professore di strategia e imprenditorialità alla SDA Bocconi School of Management e tutor dell’incubatore www.Speedmiup.it

Le startup possono essere considerate una grande palestra di imprenditorialità. Ma perché e per chi le startup possono costituire davvero un’opportunità? A chi giova lanciarsi in una nuova impresa? È una frontiera appetibile soltanto per i giovani?

Sono queste le domande alle quali risponde Francesco Saviozzi, professore di strategia e imprenditorialità alla SDA Bocconi School of Management e tutor dell’incubatore www.Speedmiup.it nella quinta puntata di #StartupCorner, il videoblog che cura tutti i lunedì sul canale Youtube della Bocconi.

Secondo il docente, le startup costituiscono una grande iniezione di vitalità imprenditoriale che sta investendo tutto il Paese e un’opportunità aperta a tutti non solo a pochi fortunati o a chi si sente portato all’imprenditoria.

Perché (e per chi) le startup sono un’opportunità: guarda il video

Si stanno moltiplicando anche i significati potenziali che si associano a questa esperienza” spiega Saviozzi: se per i giovani l’idea di essere in prima linea e la possibilità di essere coinvolti in un progetto di carattere imprenditoriale creano responsabilizzazione, apprezzamento per le aziende e per futuri percorsi professionali, per le persone già coinvolte in un’attività professionale, l’ipotesi di costruire vie alternative al proprio lavoro può essere un’opportunità interessante per mettersi in proprio. “Qui il problema è gettare il cuore oltre l’ostacolo e scegliere tra il percorso professionale e quello imprenditoriale” continua il professore. Per le presone con determinati livelli di esperienza, invece, quelle che per lavoro spesso si confrontano con un mercato difficile, una startup può essere l’opportunità di costruirsi in proprio quelle opportunità che sul mercato non ci sono.

“Per tutti i neo imprenditori il problema non è aprire la startup ma far crescere nuove aziende – continua Saviozzi – . E qui servono tre elementi, oltre al mito dell’idea geniale”:

attitudine, cioè la capacità di confrontarsi tutti i giorni con il rischio di affrontare il mercato, di saper fare passi indietro e passi avanti nel percorso imprenditoriale;

la struttura: oggi servono numeri e competenze per affrontare non solo il mercato ma anche potenziali finanziatori;

la passione: è un elemento di catalizzazione degli sforzi sia nei momenti di grande entusiasmo sia in quelli più difficili che caratterizzano qualsiasi attività imprenditoriale.

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