LA STORIA

DaVinci Salute, una piattaforma di telemedicina a supporto del sistema sanitario

Fondata nel 2017, DaVinci Salute permette di prenotare una visita, effettuare un consulto medico, fare un pagamento. “Vogliamo avvicinare l’utente medio al mondo della sanità”, dice il CEO Stefano Casagrande, “integrandoci con il sistema tradizionale”. La startup ha in corso una campagna di equity crowdfunding su BackToWork

Pubblicato il 28 Mag 2020

DaVinci Salute

L’emergenza sanitaria vissuta a causa della pandemia di coronavirus ha fatto emergere in modo incredibilmente rapido il valore e le potenzialità offerte dalla tecnologia in campo medico e sociale. In un momento storico in cui evitare contatti e praticare il distanziamento sociale sono diventati meccanismi fondamentali nelle nostre vite quotidiane, i servizi offerti da DaVinci Salute hanno tutte le caratteristiche per diventare alleati importanti. Fondata nel 2018 da tre giovani imprenditori, la startup punta a rivoluzionare il settore della telemedicina in Italia, offrendo a esperti e pazienti la possibilità di dare e ricevere consulti medici tramite chat, chiamata o videocall.

La campagna di equity crowdfunding avviata da DaVinci sulla piattaforma BacktoWork ha già raccolto più di 80mila euro, superando a 29 giorni dalla fine l’obiettivo minimo fissato a €50 mila.

Come funzionano i servizi offerti dalla startup, e quali sono i progetti per il futuro? Ne abbiamo parlato con il CEO Stefano Casagrande e con la Business Developer Anna Cocozza, che ci hanno spiegato il progetto.

DaVinci Healthcare, un progetto internazionale

L’idea per DaVinci Healthcare nasce con una prospettiva internazionale: i tre soci fondatori Stefano, Francesco e Andrea hanno infatti unito le forze nel 2017 da Dallas, Londra e Milano. “Ci siamo chiesti come avvicinare l’utente medio al mondo della sanità, supportandolo nel prendersi maggiormente cura di sé. Così è cominciato lo sviluppo di una piattaforma che integrasse le attività online e offline, a supporto (e non a sostituzione) del modello sanitario tradizionale” spiega Stefano Casagrande, CEO e co-fondatore di DaVinci Salute.

L’idea si concretizza nel 2018 con la fondazione di DaVinci Salute, poi lanciata sul mercato a gennaio 2019. I successi non hanno tardato ad arrivare: nel primo anno di attività la startup ha ricevuto due premi assegnati dal ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Lombardia, oltre ad una serie di fondi europei e al primo premio al Bocconi startup day 2019 Health & Leisure.

Stefano Casagrande, CEO di DaVinci Healthcare

Visite e consulti da remoto: come funziona l’app DaVinci Salute

“Utilizzare DaVinci Salute è estremamente semplice, basta registrarsi sulla piattaforma visitando il sito web o scaricando l’app iOS o Android” dice il CEO Stefano Casagrande. Dopo una prima serie di domande relative alle necessità personali, il dottore contatta il paziente all’orario prestabilito. Alla fine del consulto — che può svolgersi tramite messaggi, chiamata audio o video — rilascia un referto. Tutto il processo, compreso il pagamento finale, avviene nell’ambiente virtuale creato da DaVinci.
L’app di DaVinci permette anche ai pazienti di tenere sotto controllo l’evoluzione della propria condizione psicofisica tramite la condivisione di documenti e l’aggiornamento quotidiano di un “diario” con sintomi e parametri vitali. Allo stesso tempo, i professionisti possono monitorare i quadri clinici dei pazienti tramite un cruscotto intelligente e personalizzato.

I benefici per pazienti e professionisti

I servizi di DaVinci Salute sono a disposizione di tutti i cittadini e professionisti sanitari. Per i pazienti, la possibilità di programmare le visite da remoto rende più semplice la gestione della relazione assistito-professionista, permettendo di mantenere un rapporto continuo e immediato con gli enti sanitari. Inoltre, l’app semplifica le pratiche di prenotazione e i sistemi di pagamento (100% digitalizzati), mettendo a disposizione anche servizi di follow-up da remoto. Tutto, come ricorda Casagrande, nel rispetto della privacy: “I consulti digitali garantiscono la tutela della privacy e consentono di avere un supporto professionale psicologico e medico in modo rapido”.
Dall’altro lato dello schermo, invece, sono già più di 500 i medici che offrono consulti sulla piattaforma digitale sviluppata da DaVinci. Dottori che vogliono — e possono — svolgere la propria professione a distanza: “Psicologi, psicoterapeuti, medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti (dermatologi, ginecologi, otorinolaringoiatri, gastroenterologi), infermieri, ostetrici e specialisti per i servizi legati alle mamme e ai bambini” spiega Cocozza.

Il focus sulla salute mentale

Il benessere a cui mirano i servizi offerti dalla DaVinci non è solo fisico, ma si apre anche al campo della psicologia e della salute mentale. Il focus è quindi sulla salute dell’individuo nella sua definizione integrale, quale “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consistente soltanto in un’assenza di malattia o d’infermità” (Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS). Secondi i dati forniti da Our World in Data, nel 2014 più del 15% degli italiani soffriva di disturbi legati alla salute mentale o all’abuso di sostanze, ma solo il 3% dei cittadini si è rivolto ad uno specialista (dati Eurostat).
“I problemi psicologici sono ancora oggi troppo spesso sottovalutati e pochi decidono di farsi supportare da uno psicologo — afferma Cocozza — In questi casi è il digitale a eliminare le barriere alla prevenzione, dando la possibilità a un numero sempre più vasto di persone di accedere a specialisti anche fuori dagli orari di lavoro, da qualunque luogo ed in qualunque momento, senza né attesa né sforzi logistici”. Per questo, gli utenti di DaVinci possono parlare con psicologi e medici tramite la stessa piattaforma.

Telemedicina: la situazione in Italia

Secondo Casagrande nel 2018, quando DaVinci è stata fondata, “l’assistenza sanitaria in Italia era ferma nel campo dell’innovazione digitale, in parte più vicina agli anni ’80 che al 2020”.
Oggi, i professionisti sanitari si sono avvicinati al mondo del digitale. Secondo il rapporto 2018-2019 dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, l’email è lo strumento più utilizzato dai medici specialisti (81%) e di famiglia (85%). Rispettivamente il 57% e il 64% utilizza WhatsApp per scambiare immagini cliniche o per fissare appuntamenti con i pazienti. Nonostante questo, una strategia chiara e definita nel campo della telemedicina è ancora assente: in Italia solo il 4% dei medici di medicina generale utilizza soluzioni di teleassistenza, e il 3% sfrutta le potenzialità offerte da strumenti di televisita e telesalute.
Le possibilità di crescita, però ci sono: nel 2018 la spesa per la Sanità Digitale è cresciuta del 7%, raggiungendo un valore di 1,39 miliardi di euro e rafforzando il trend positivo iniziato l’anno precedente. “DaVinci Salute già due anni fa aveva deciso di scommettere sul digitale nel campo sanitario, e sicuramente quanto emerso nell’ultimo periodo a causa dell’emergenza Covid-19 darà un forte incentivo alla diffusione della telemedicina” dice il CEO.


Anna Cocozza, Business Developer di DaVinci Healthcare

DaVinci e l’impegno contro il Covid-19

La pandemia di coronavirus ha reso necessario limitare i contatti sociali al minimo indispensabile, in modo da bloccare la catena di contagi. Proprio per questo, “DaVinci ha deciso di mettere le proprie conoscenze e la propria tecnologia a supporto della gestione dell’emergenza” afferma Cocozza. L’app offre infatti la possibilità di effettuare consulti medici e psicologici gratuiti sui temi relativi al Covid-19, e la piattaforma è stata fornita gratuitamente a medici e psicologi che riescono così a seguire i pazienti da remoto.

Tante anche le nuove funzionalità lanciate ad hoc, come la chatbot digitale che permette di valutare il rischio di infezione e il nuovo sistema di tele-monitoraggio, che offre ai pazienti un metodo comodo e immediato per segnalare quotidianamente sintomi e parametri vitali, in modo che i medici competenti possano valutare a distanza l’evoluzione o involuzione del quadro clinico.

La campagna di equity crowdfunding su BacktoWork

La startup ha avviato una raccolta di equity crowdfunding tramite la piattaforma BacktoWork, superando in pochi giorni l’obiettivo minimo di 50 mila euro. “Le spese saranno sostenute principalmente nell’ambito dello sviluppo della piattaforma tecnologica DaVinci e nel potenziamento delle partnership commerciali” dice Casagrande, che poi prosegue: “I fondi aggiuntivi rispetto alla raccolta minima saranno allocati per una più forte accelerazione sulla ‘top line’, ovvero sul lato marketing, vendite, business development”.

Il futuro: integrazione tra Europa e Stati Uniti

DaVinci Salute punta a diventare la piattaforma di riferimento per la creazione di un contatto continuo con gli enti sanitari, aiutando i pazienti a ritrovare un completo benessere mentale e fisico. “Stiamo lavorando per inserire i nostri servizi in un nuovo ecosistema online-offline integrato con tutti gli attori principali del mondo sanitario” dice Casagrande “Questo perché crediamo che la sanità possa essere radicalmente migliorata solo con la collaborazione di tutti gli attori insieme”.

Sul lungo termine, però, l’azienda guarda in grande: “Ci stiamo anche attrezzando per essere competitivi nel lungo periodo” spiega il CEO, che poi punta l’attenzione sull’importanza degli algoritmi di pre-diagnostica basati sull’intelligenza artificiale. “Nel 2021, una volta consolidati in Italia, vorremmo espanderci all’estero, principalmente Stati Uniti e Paesi europei” conclude Stefano Casagrande.

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Laura Loguercio
Laura Loguercio

Primo ho studiato Filosofia, poi ho scoperto il mondo del digitale. Scrivo di società, ma con un occhio per l’innovazione.

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