L'INIZIATIVA

“Innova per l’Italia”, ecco la call del governo per soluzioni innovative anti-coronavirus

Tre ministeri insieme a Invitalia chiamano a raccolta startup, pmi, aziende, università, centri di ricerca e altri enti per scovare soluzioni innovative in grado di fronteggiare l’emergenza coronavirus. Focus su mascherine, respiratori e tecnologie di monitoraggio e prevenzione. Ecco come candidarsi a “Innova per l’Italia”

Pubblicato il 24 Mar 2020

Innova per l'Italia, l'appello del governo alle realtà innovative italiane

Arriva “Innova per l’Italia”, call pubblica per innovatori pronti a sfidare il coronavirus. Startup, piccole e medie imprese, aziende, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti sono chiamati dai ministeri e da Invitalia a proporre dispositivi, tecnologie e altri strumenti per la prevenzione, la diagnostica e il monitoraggio del Covid-19 su tutto il territorio nazionale. Focus su mascherine, respiratori e tecnologie abilitanti per droni e robot.

Il progetto “Innova per l’Italia” è un’iniziativa congiunta del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, del Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e del Ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi, insieme a Invitalia e a sostegno della struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri.

Le “fast call”

All’interno del programma Innova per l’Italia saranno anche aperte delle “call to action” specifiche e di breve durata che risponderanno alle esigenze di altri enti e istituzioni (es. Ministeri, Protezione civile, ecc) nei tre ambiti di riferimento del programma (vedi sotto). A QUESTO LINK verranno di volta in volta pubblicati gli avvisi per altre call di servizi e tecnologie in ambiti specifici.

Telemedicina: la prima “chiamata”

La prima “fast call” riguarda i servizi di telemedicina e data analysis. È già partita oggi martedì 24 marzo alle ore 13 e terminerà giovedì 26 marzo sempre alle ore 13.

Chi può partecipare a “Innova per l’Italia”

“Innova per l’Italia” invita all’azione tutte le aziende (startup, pmi, grandi imprese), università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti.

I tre ambiti di partecipazione

Le realtà innovative sono chiamate a contribuire al reperimento, all’innovazione o alla riconversione industriale delle proprie tecnologie e processi, per accrescere la disponibilità di:

  • 1. dispositivi di protezione individuale, in particolare mascherine chirurgiche, mascherine FFP2/N95 con e senza filtro, mascherine FFP3/N99 conforme con Dir. 93/42 CEE, direttiva europea 89/686, e EN149:2001+A1:2009 o equivalenti; produzione dei sistemi complessi dei respiratori per il trattamento delle sindromi respiratorie, inclusi tutti gli elementi che compongono il sistema complesso in cui i respiratori si inseriscono (valvole, display, …).

Per questo motivo “Innova per l’Italia” si rivolge alle aziende che già producono questi beni oppure quelle che, ad esempio, possano convertire la propria produzione tessile per la manifattura di mascherine adatte agli scopi medici e nel rispetto degli standard necessari, oppure che possano sfruttare la propria capacità di produrre materiali adatti alla produzione o al funzionamento dei respiratori artificiali.

  • 2. Il reperimento di kit o tecnologie innovative che facilitino la diagnosi del Covid-19 in termini di: tamponi ed elementi accessori; strumenti per la diagnosi facilitata e veloce, nel rispetto degli standard di affidabilità richiesta.

Per questo motivo “Innova Italia” si rivolge alle aziende che operano nella produzione dei tamponi adatti alla diagnosi del Covid-19, così come a quelle che potrebbero indirizzare la produzione. Sono potenzialmente coinvolte anche quelle aziende che hanno già avviato sperimentazione e innovazione di tecnologie per una diagnosi facilitata e veloce nel rispetto degli standard.

  • 3. Disponibilità di tecnologie e strumenti che, nel rispetto della normativa vigente, consentano o facilitino il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19, in termini di: tecnologie e strumenti per il monitoraggio, la localizzazione e la gestione dell’emergenza; tecnologie innovative per la prevenzione e il controllo della diffusione del Covid-19 nelle sue diverse forme.

L’innovazione offre strumenti e tecnologie all’avanguardia utili per la prevenzione e il controllo dell’epidemia quali, a titolo esemplificativo, robot che svolgono attività generalmente effettuate dagli operatori sanitari e droni per disinfettare le aree pubbliche e monitorare il rispetto dei presidi sanitari.
Per questo motivo “Innova per l’Italia” si rivolge anche ad alle aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, in modo singolo o associato, che hanno già a disposizione piattaforme o le possono in brevissimo tempo adattare, tecniche e algoritmi di analisi e intelligenza artificiale, robot, droni e altre tecnologie per il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19 nel rispetto dei principi della privacy, sicurezza ed etica, che possano essere utilizzati per il supporto ai pazienti così come dalla Protezione Civile e gli altri Enti interessati.

Come partecipare a Innova per l’Italia

Tutte le aziende, le associazioni, le Università, gli Enti di ricerca e gli Istituti hanno la possibilità di aderire compilando un form nella pagina dedicata all’iniziativa.

Le proposte verranno valutate dalla struttura del Commissario Straordinario, che deciderà se attivarsi per i passi successivi mettendosi in contatto con i soggetti proponenti, in considerazione della tipologia di proposta e urgenza emergenziale, in particolare quelle relative ai dispositivi di protezione individuale e respiratori che rivestono assoluta priorità. Il processo si muoverà in conformità con le evidenze scientifiche e con le necessità di certificazione nel rispetto degli standard necessari e delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Per alcune tipologie di proposte, le aziende potrebbero necessitare di certificare le proprie attività e produzioni, tramite opportuna rete di soggetti (ad esempio Università, Enti di Ricerca).

Requisiti per la partecipazione

Le proposte devono essere concrete e realizzabili in tempi compatibili con l’emergenza. I candidati possano mettere a disposizione, autocertificandosi, una componente significativa in termini di capacità produttiva e volumi per l’impiego sul territorio nazionale o a livello regionale in tempi brevi.

La proposta deve essere corredata da opportune informazioni che consentano di valutare in tempi rapidi l’effettiva applicabilità.

Devono essere indicati i tempi, le modalità e le possibili quantità per la realizzazione della proposta.

Devono essere validi per tutto il territorio nazionale o per una o più regioni.

La descrizione dell’intervento non deve essere redatta in tono promozionale.

Preferibilmente, deve essere previsto un “canale” specifico dedicato all’iniziativa per l’emergenza coronavirus, che includa il top management dell’azienda o Ente.

Se pensate di disporre di una soluzione capace di fare la differenza consultate il sito e contattate i referenti a QUESTO LINK.

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