BORSA

Food delivery, perché Deliveroo ha scelto Londra per la futura IPO

Deliveroo ha deciso di quotarsi sul mercato azionario di Londra. Potrebbe essere una delle IPO più importanti del 2021, con una valutazione che, secondo alcuni, potrebbe toccare i 10 miliardi. Ecco le ragioni di questa scelta

Pubblicato il 05 Mar 2021

Deliveroo

Alla fine Deliveroo ha scelto Londra per il suo futuro e largamente anticipato debutto in Borsa con una IPO (Initial Public Offering) che potrebbe essere tra le più importanti di quest’anno. La valutazione della società che fornisce servizi di ordinazione e consegna online a ristoranti e negozi di alimentari, secondo la stampa anglosassone, potrebbe persino toccare i 10 miliardi di dollari: un balzo in avanti rispetto ai circa 7 miliardi di valutazione raggiunti dalla società dopo l’ultimo round di investimento risalente allo scorso 18 gennaio.

A far pesare la bilancia per un collocamento in UK (che non era scontato nel post-Brexit) è stato l’annuncio di una riforma delle regole per la quotazione. Quello che la società di food delivery voleva. A farne le spese – in senso metaforico, ovviamente –  la Borsa di Amsterdam, che avrebbe potuto ospitare in alternativa  il collocamento. Ma così non sarà. Ma per quali ragioni Deliveroo ha scelto il mercato azionario di Londra?

Perché l’IPO di Deliveroo a Londra

Fondata a Londra nel 2013 da Will Shu e Greg Orlowski, nella quale ha investito anche Amazon, la ex startup su cui ha investito anche Amazon ha sperimentato una forte crescita in conseguenza della pandemia. Ma già nel 2019 i ricavi operativi erano aumentati del 62% a 771,8 milioni di sterline (1,1 miliardi di dollari). Come ricordato sopra, nel suo ultimo round di finanziamento, a gennaio 2021, è stata valutata oltre 7 miliardi di dollari.

Deliveroo ha annunciato l’IPO il giorno dopo che il ministro delle Finanze del Regno Unito, Rishi Sunak, ha dichiarato di essere pronto a riformare  le regole per la quotazione.

Lo ha fatto contestualmente alla pubblicazione di un rapporto commissionato dal governo di Londra che auspica un allentamento delle regole borsistiche della City per venire incontro alla concorrenza europea dopo la Brexit.

La riforma del regolamento dovrebbe consentire a Deliveroo di offrire azioni di due classi diverse. Tale struttura azionaria, che in genere dà ai fondatori maggior peso nel voto degli azionisti, sarà in vigore per 3 anni, precisa la società. Questo darà all’amministratore delegato Will Shu la stabilità per realizzare piani a lungo termine. Questo meccanismo non è ancora in vigore a Londra, ma è una delle principali proposte del rapporto dell’ex commissario europeo per i servizi finanziari Jonathan Hill.

Anche in Italia Deliveroo è cresciuta nel corso degli anni e ha colto l’accelerazione impressa dalla pandemia al food delivery per ampliare il proprio business. In questa video-intervista del 2020 rilasciata a EconomyUp Matteo Sarzana, General manager Deliveroo Italia, spiega il nuovo modello di relazione con i clienti scaturito dalla pandemia.

Matteo Sarzana (Deliveroo): con le consegne a domicilio nuovi modelli di relazione con i clienti

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