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Amazon Counter arriva in Italia: ora i pacchi si ritirano anche al bar
Il ritiro pacchi ora si può fare anche nelle edicole, nelle tabaccherie e nei bar: arriva in Italia Amazon Counter, l’ultimo servizio della gamma Amazon Hub che porta il ritiro degli acquisti online nei piccoli negozi
Pubblicato il 15 Mag 2019
La consegna dei pacchi non si ferma agli armadietti (Amazon Lockers) ma raggiunge i clienti anche nei bar, nei tabacchi e nelle cartolerie. È l’ultima novità annunciata dal gigante dell’e-commerce, che punta ad allersi con i piccoli negozi di quartiere e sigla una partnership con la catena di librerie Giunti e con i punti Fermopoint e SisalPay. Il servizio, attivo in Italia e nel Regno Unito, prossimamente potrebbe espandersi alle consegne di notte, appoggiandosi alle attività che svolgono orario notturno.
Amazon Counter: come funziona?
L’ultima novità Amazon si affianca al già rodato Lockers, all’interno della gamma di servizi Amazon Hub. In un’ottica di semplificazione dei servizi, la scelta di Counter è già disponibile nella selezione della modalità di spedizione. Una volta completato l’ordine online, i clienti possono selezionare il punto di ritiro più comodo. Non appena l’ordine arriva nel punto di ritiro selezionato, i clienti ricevono una mail di notifica con un codice a barre univoco. È sufficiente mostrare il codice a barre ricevuto e farlo scansionare dal personale del punto vendita per poter ritirare il prorpio acquisto. Il servizio è attivo sia per spedizioni standard, sia per quelle con consegna prevista in un giorno. Per i clienti Prime è possibile usufruire del servizio senza costi aggiuntivi. La rete Counter ha ottenuto ottime risposte nella fase di test prima del lancio ed è ad oggi attiva per milioni di articoli in vendita. Tra gli obiettivi della società di Bezos c’è, entro il 2019, l’estensione del network in tutti i punti vendita Giunti, SisalPay e Fermopoint, ma non solo. Il colosso sta già cercando di coinvolgere nuovi partner ed estendere il nuovo servizio anche ai piccoli negozi di quartiere.
Amazon in Italia: dalla logistica ai negozi di quartiere
Al big dell’e-commerce, l’Italia piace e lo dimostra il crescente numero di investimenti da parte della società nel nostro paese. A partire dal 2010, Amazon ha investito nella creazione di nuove sedi e di posti di lavoro. Nel 2011 è stato inaugurato il primo sito logistico in Italia a Castel San Giovanni (PC), e nel 2015 a Milano il primo centro di distribuzione urbano dedicato ai clienti Amazon Prime. A partire dal 2017 e nel corso degli ultimi due anni, l’espansione sul territorio italiano per implementare la rete logistica è stata capillare: dai centri di distribuzione a Passo Corese (RI) e Vercelli, ai numerosi centri di smistamento come Casirate d’Adda (BG), Buccinasco (MI), Burago di Molgora (MB), Crespellano (BO), Calenzano (FI), Vigonza (PD), Verona, Arzano (NP), Fiume Veneto (PN), Pomezia (RM), Roma Settecamini e Roma Magliana (RM). Oltre al sistema logistico, nel 2013 Amazon ha aperto il proprio centro di assistenza clienti a Cagliari e gli uffici corporate a Milano, che da due anni sono stati spostati nel distretto emergente di Porta Nuova. Tra gli ultimissimi uffici dell’azienda, Torino ospita invece il centro di sviluppo e ricerca dedicato al mondo degli assistenti vocali e di Alexa. Counter e la gamma di servizi Amazon Hub si inseriscono in un filone fortemente innovativo ma che guarda anche alla collaborazione. Con l’arrivo dei pacchi nei tradizionali luoghi di aggregazione come bar, edicole e cartolerie, Amazon intende sempre più mettere al centro i clienti.