SMART MOBILITY

Telepass e assicurazioni: come capitalizzare i mercati temporanei

Dopo Prima, Verti. Dalle micropolizze alla RCA. Telepass e assicurazioni diventa un binomio sempre più forte. “Attraverso le nostre app siamo in grado di offrire ai clienti una user experience semplice e veloce, arrivando a offerte personalizzate”, spiega Gianfilippo Lena. Una tendenza di tutta la industry assicurativa

Pubblicato il 09 Dic 2019

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Telepass e le assicurazioni: perché un operatore di mobilità vende anche polizze? La polizza a portata di smartphone, quando serve e in modo semplice. Micropolizze per diversi momenti della vita quotidiana. “Capitalizzare sui mercati temporanei”: così Accenture nel report “Technology Vision for Insurance 2019” definisce il vantaggio competitivo nell’era post-digitale. Avere la capacità di intercettare un bisogno, una domanda di protezione, e soddisfarlo grazie alle tecnologie digitali con velocità e semplicità. La sfida non riguarda solo le compagnie assicurative, l’opportunità c’è per tutte quelle aziende che seguono i clienti nei loro momenti di vita.

È quello che sta facendo Telepass con le polizze sul fronte della mobilità: nuovi servizi assicurativi proposti attraverso le app del gruppo: dalle polizze viaggi e sci fino alla RC Auto. “Una storia fatta di tre anni e 14 servizi disegnati per la mobilità che cambia”, dice l’amministratore delegato Gabriele Benedetto che sta puntando con decisione sui servizi di nuova generazione resi possibili dall’uso intelligente dei big data.

Telepass e assicurazioni, un broker per la mobilità

Come si incontrano assicurazioni e mobilità? Telepass è anche un Broker che quindi propone ai suoi clienti i prodotti assicurativi di partner che possono contare non solo sulla base clienti della società (6,6 milioni) ma anche sulla capacità di intercettare il momento del bisogno di una copertura. “Abbiamo sviluppato una piattaforma digitale proprietaria che ci consente di distribuire polizze attraverso le nostre app “, spiega Gianfilippo Lena, il manager che ha fatto lo scouting delle compagnie di assicurazione e sta ora gestendo questo nuovo ramo di business, dalle microassicurazioni per i viaggi alla RC Auto.

In questi ultimi tre anni Telepass, con Telepass Pay, ha sviluppato un’offerta di servizi per il pagamento di diversi “acquisti” legati all’uso dell’auto: dalla tassa di circolazione al carburante, dal parcheggio, al lavaggio lì dove il veicolo è parcheggiato grazie alla partnership con la startup Wash Out.

L’assicurazione dell’auto era il pezzo mancante ed è quello che ora apre un enorme mercato. In Italia circolano 38 milioni di veicoli. Telepass ha un vantaggio: di 11 milioni conosce le targhe perché usano i suoi servizi di pagamento dai pedaggi alle strisce blu. Non solo: ci sono anche oltre 2 milioni di abbonati al servizio Premium, che  possono usufruire del soccorso stradale in Italia e in Europa

User experience semplice e personalizzazione

“Ai nostri clienti siamo in grado di offrire una user experience semplice e veloce”, spiega Lena, ” arrivando fino a tariffe personalizzate “. La potenza dei dati e del digitale scaricata a terra prima grazie alla partnership con una startup italiana, la più finanziata del 2018, Prima Assicurazione, che ha già oltre mezzo milione di clienti online ed è specializzata in polizze auto, e da qualche settimana con una compagnia nata on line, Verti.

Sull’app Telepass diventa quindi molto semplice calcolare il preventivo della polizza in scadenza e acquistarla in pochi tap, pagando a fine mese come succede abitualmente con i servizi di pagamento Telepass e Telepass Pay. “Da sempre lavoriamo per  semplificare la mobilità delle persone e dei veicoli con i nostri servizi di pagamento”,  conclude Lena.  “I risultati di questi primi mesi dell’offerta RC e delle micropolizze Viaggi e Sci confermano la fiducia dei clienti nei nostri confronti. Nei prossimi mesi completeremo la nostra proposta assicurativa con soluzioni sempre più personalizzate sulle esigenze e sui comportamenti dei nostri clienti”.

La “capitalizzazione sui mercati contemporanei” è cominciata anche in Italia e non è detto che a coglierne i vantaggi siano i tradizionali player dell’industria assicurativa.

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Giovanni Iozzia
Giovanni Iozzia

Ho studiato sociologia ma da sempre faccio il giornalista e seguo la tecnologia . Sono stato direttore di Capital, vicedirettore di Chi e condirettore di PanoramaEconomy.

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