L'ANALISI

Monopattini elettrici in sharing: alle aziende l’investimento conviene già dopo 4 mesi

Le società che investono in micromobilità condivisa, evidenzia McKinsey&Company, producono risultati con una velocità 2 o 3 volte maggiore di quelle del car sharing o del ride-hailing. Ad un costo di 400 dollari a veicolo, gli investimenti in monopattini elettrici si ripagano in soli 114 giorni. E il mercato cresce

Pubblicato il 19 Giu 2019

Monopattini elettrici: gli investimenti e il break-even

Investire in micromobilità condivisa conviene: è quello che emerge da un’analisi di McKinsey&Company, secondo la quale l’investimento complessivo si ripaga in meno di 4 mesi.

2019: l’anno dei monopattini elettrici

Che il 2019 sia l’anno dei monopattini elettrici e degli altri veicoli per la micromobilità in Italia lo si era capito da almeno tre segnali: la firma a inizio giugno del decreto del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che ne consente la sperimentazione nelle città, il debutto nel Paese di alcune società impegnate in questo settore come Helbiz,  Bird Rides Italy , Lime e altre che sono pronte ad arrivare, e il conseguente, progressivo dilagare di questi mezzi in centri urbani come Milano o Roma.

Monopattini elettrici: tutti i modelli in sharing in Italia

Monopattini elettrici: dal 2015 investimenti in startup per 5,7 miliardi di dollari

Il fenomeno, come sempre accade, era partito tempo prima dagli Stati Uniti e soprattutto dalla Cina. Dal 2015, riferisce l’analisi di McKinsey&Company, gli stakeholders hanno investito oltre 5,7 miliardi di dollari in startup della micromobilità. L’85% degli investimenti ha riguardato la Repubblica Popolare Cinese. Il mercato ha già attratto una forte customer base ed ha prodotto risultati – sottolinea la ricerca – con una velocità due o tre volte maggiore del mercato del car sharing o del ride-hailing. Per esempio in pochi anni diverse startup della micromobilità hanno accumulato valutazioni che superano il miliardo di dollari.

Micromobilità: break-even dopo 114 giorni

In particolare l’economia della micromobilità condivisa sembra essere estremamente favorevole alle industrie. Le società, sostiene l’analisi, trovano molto più facile scalare gli asset (per esempio le biciclette elettriche) rispetto alle soluzioni di car sharing. Ed ecco l’esempio accuratamente illustrato nel grafico di McKinsey&Company. I costi attuali di acquisizione di un monopattino elettrico si aggirano intorno ai 400 dollari. Per acquistare un’automobile ne servono diverse migliaia. Di conseguenza alle società che propongono soluzioni di condivisione dell’auto servono anni per raggiungere il punto di break-even, mentre a quelle che mettono a disposizione monopattini elettrici sono sufficienti 114 giorni, cioè all’incirca 4 mesi, se si fanno almeno 5 corse al giorno. È un mercato interessante dove già si stanno muovendo diversi player: vedremo chi prevarrà. (L.M.)

Monopattini elettrici: gli investimenti e il break-even

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