LO STUDIO

Milano meglio di New York: la mobilità verso i luoghi di lavoro ritorna più velocemente al pre-Covid

Milano, insieme a Barcellona, è la città che più recupera la distanza dal pre-Covid nel confronto con Parigi, Berlino e New York per quanto riguarda la mobilità verso i luoghi di lavoro. Lo dicono i dati raccolti dal Centro Studi di Assolombarda. Resta forte l’uso dei mezzi privati

Pubblicato il 24 Feb 2022

Mobilità a Milano

L’ultima ondata della pandemia non ha frenato la mobilità verso i luoghi di lavoro a Milano, città che, insieme a Barcellona, è quella che più recupera la distanza dal pre-Covid nel confronto con Parigi, Berlino e New York. Sono alcune delle principali evidenze contenute nell’approfondimento pubblicato su “Your Next Milano”, la piattaforma, a cura del Centro Studi di Assolombarda, che ospita le analisi su Milano e gli asset su cui ripensare lo sviluppo della città dopo la pandemia: lavoro, mobilità, attrattività, inclusione, smart city, capitale umano, donne nel mercato del lavoro. Ma vediamo in dettaglio cosa emerge dai dati.

Mobilità in pandemia: le nuove tendenze

I due anni di pandemia e le conseguenti misure restrittive hanno prodotto profondi mutamenti nei comportamenti e nelle abitudini dei cittadini, dall’introduzione dello smart working allo sviluppo di nuovi modelli di consumo, al ripensamento delle modalità di spostamento.  In attesa dei nuovi equilibri strutturali post Covid, emergono tendenze in risposta ai tempi della pandemia: attraverso i dati di Google e Apple è possibile approfondire gli impatti della nuova ondata pandemica di inizio 2022, la cosiddetta Omicron, confrontando le evoluzioni nella Città metropolitana di Milano rispetto ad altre città globali (Parigi, Berlino, Barcellona e New York), e con le informazioni di Amat si può riflettere sui cambiamenti in atto nelle modalità di trasporto all’interno del Comune di Milano.

Milano e la pandemia: poche ripercussioni sulla mobilità verso i luoghi di lavoro

A Milano l’impatto della diffusione di Omicron non ha influito sulla mobilità delle persone per motivi di lavoro. A gennaio gli spostamenti verso i luoghi di lavoro sono del -20% rispetto al pre Covid, in linea con quelli medi registrati tra metà settembre e dicembre 2021 e, anzi, a febbraio risalgono con punte fino al -15%. Anche le altre città globali prese a confronto a febbraio 2022 raggiungono i livelli dell’autunno 2021 (pre ondata Omicron): Milano e Barcellona risultano di alcuni punti percentuali sopra, New York e Parigi in linea, in negativo di 7 punti percentuali Berlino.

Rispetto al pre Covid, a Milano e a Barcellona, due aree urbane a maggior vocazione industriale, la presenza fisica delle persone nei luoghi di lavoro è in netta risalita, con -18/19%, mentre Parigi e New York si attestano al -24%/-25% e, più in basso, Berlino al -27%.

Spostamenti e mezzi di trasporto: resta la preferenza per il mezzo privato

A gennaio 2022 la diffusione di Omicron ha determinato una repentina flessione a Milano sia dell’utilizzo del trasporto pubblico locale sia del mezzo privato. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi di Assolombarda, l’utilizzo della metropolitana passa dal -30% del periodo settembre-dicembre 2021 al -45% rispetto al pre Covid e gli accessi all’area C scendono dal +4% al -14%.

Un calo che dunque riguarda allo stesso modo entrambe le modalità di trasporto, di conseguenza questa nuova ondata pandemica non appare aver influito sul riposizionamento modale osservato nel corso del 2021, che vede il mezzo privato prevalere rispetto al trasporto pubblico.

In calo gli spostamenti per shopping e tempo libero

Dopo l’autunno 2021, periodo in cui vi è stata la massima ripresa della mobilità in pandemia, nel gennaio di quest’anno a Milano i movimenti per “retail e tempo libero” tornano a scendere, passando da -10% a -24% rispetto al pre Covid.  Ma già a metà febbraio emergono segnali di risalita parziale, con i livelli in media al -19%.  Nel contesto delle città confrontate, solo Barcellona fa meglio di Milano con -17% (da -24%), mentre Parigi risale al -30% (da -35%) e New York al -24% (da -30%), e Berlino resta costante al -30%.

“In attesa dei nuovi equilibri strutturali post Covid- ha sottolineato Valeria Negri, Direttore del Centro Studi di Assolombarda- dall’analisi emergono importanti cambiamenti nella mobilità a Milano in questi tempi di pandemia. I dati riflettono la diffusione dello smart working, l’emergere di nuovi modelli di consumo, il mutamento delle preferenze nelle modalità di trasporto e mostrano, nel confronto tra settembre -ottobre 2021 e gennaio-febbraio 2022, una reattività significativa della città anche davanti all’ ultima ondata pandemica di Omicron”.

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