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Neurotecnologie: perché Angelini Ventures ha investito 60 milioni in CoMind, fondata da un 17enne



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CoMind è stata fondata a Londra nel 2018 da James Dacombe, che all’epoca aveva solo 17 anni, e ha già raccolto oltre 100 milioni di dollari, grazie anche all’ultimo investimento da 60 milioni. Obiettivo: monitorare in modo continuativo e non invasivo alcune attività del cervello. I dettagli

Pubblicato il 20 ott 2025



james dacombe di CoMind
james dacombe di CoMind

Angelini Ventures investe nel monitoraggio della salute del cervello e lo fa puntando su una realtà innovativa fondata da un geniale 17enne inglese.

Il fondo di venture capital parte di Angelini Industries, gruppo attivo nei settori salute, tecnologia industriale e largo consumo, ha chiuso il secondo round di finanziamento, del valore di 60 milioni di dollari, in CoMind, startup britannica specializzata in neuro-tecnologie.

Con questo investimento Angelini Ventures conferma l’impegno in CoMind, dopo aver co-guidato insieme a Octopus Venture il finanziamento precedente nel 2023. Il nuovo round, guidato da Plural con la partecipazione di LocalGlobe e Angelini Ventures, porta la raccolta complessiva di CoMind a 102,5 milioni di dollari.

Come è nata e cosa fa CoMind

CoMind è stata fondata a Londra nel 2018 da James Dacombe (che aveva appena 17 anni) e ha sede al 3-7 Herbal Hill, Londra. L’azienda sviluppa tecnologie non invasive per il monitoraggio cerebrale, offrendo misurazioni ottiche che prima richiedevano interventi chirurgici.

Ha raccolto complessivamente oltre 100 milioni di dollari nei vari round, grazie anche all’ultimo investimento da 60 milioni. Il team punta ora a ottenere l’approvazione normativa del suo dispositivo medico “CoMind One” negli Stati Uniti e a scalare la produzione per applicazioni in terapia intensiva e altri ambienti neuro‐critici.

Chi è il fondatore James Dacombe

James Dacombe, oggi venticinquenne, è uno di quei rari talenti che uniscono precocità e visione. Nato nel settembre 2000, ha lasciato la scuola a soli 16 anni per lavorare come software engineer in una startup londinese, spinto da una curiosità fuori dal comune per la tecnologia e la biologia. A 17 anni ha fondato CoMind, con l’obiettivo di rivoluzionare il modo in cui viene monitorata l’attività cerebrale nei pazienti in terapia intensiva.

Il suo percorso è emblematico della nuova generazione di imprenditori tech europei: autodidatta, sperimentatore e guidato da un approccio multidisciplinare. Dacombe ha saputo circondarsi fin dall’inizio di un team di ingegneri e neuroscienziati di alto profilo, conquistando la fiducia di investitori come Angelini Ventures, Octopus Ventures e Plural. La sua “genialità” non sta solo nell’aver avuto un’intuizione precoce, ma nella capacità di tradurla in una tecnologia concreta e potenzialmente salvavita.

Perché Angelini Ventures finanzia CoMInd

L’obiettivo del finanziamento è accompagnare CoMind nel completamento dell’iter di autorizzazione di CoMind One, primo dispositivo in grado di monitorare, in modo continuativo e non invasivo, il flusso sanguigno cerebrale, la pressione intracranica e altri parametri fisiologici critici con una singola misurazione.

La tecnologia di CoMind One permette di superare le difficoltà che i medici si trovano ad affrontare nel monitoraggio dei pazienti in condizioni critiche: finora la scelta era tra procedure rischiose, costose e altamente invasive, oppure monitoraggi non invasivi ma imprecisi che possono compromettere le decisioni terapeutiche.

La tecnologia di CoMInd One

CoMind One utilizza un laser a bassa potenza per trasmettere la luce attraverso cuoio capelluto e cranio fino al tessuto cerebrale. Il segnale riflesso viene combinato con un secondo raggio laser, generando un modello di interferenza altamente sensibile allo stato del cervello. Il dispositivo è il primo in grado di misurare contemporaneamente tre indicatori chiave della salute cerebrale: flusso sanguigno, autoregolazione e pressione intracranica.

La tecnologia sviluppata da CoMind consente di rilevare anche il livello di ossigenazione del cervello, il metabolismo cerebrale e altri parametri fisiologici critici, senza necessità di interventi chirurgici.

Grazie a questa capacità di fornire in modo semplice e continuo informazioni fondamentali sullo stato di salute cerebrale dei pazienti, CoMind One aiuterà i medici a prendere decisioni salvavita.

La parola ai protagonisti

“Questo secondo investimento conferma la fiducia che avevamo riposto sin dall’inizio nel team visionario di CoMind. Quella che era nata come una scommessa su un’idea audace si sta ora trasformando in un’opportunità concreta per rivoluzionare il monitoraggio cerebrale con un impatto reale sui pazienti”, ha affermato Elia Stupka, Managing Director che ha guidato l’investimento.

“Per Angelini Ventures, promuovere la salute del cervello è una priorità strategica e CoMind rappresenta il complemento perfetto al nostro portafoglio di aziende attive in ambito biotech e drug discovery, offrendo una soluzione medtech rivoluzionaria che avrà un impatto concreto su milioni di pazienti.”

“Il cervello è il nostro organo più importante, ma il suo monitoraggio nei pazienti ricoverati è ancora totalmente inadeguato e arcaico”, ha dichiarato James Dacombe, fondatore e CEO di CoMind. “I prodotti CoMind puntano a fornire ai medici informazioni più complete sullo stato del cervello per migliorare la sicurezza dei pazienti e i risultati terapeutici.”

Acquisendo dati neurologici completi attraverso un unico sensore, la tecnologia di CoMind fornisce la base hardware per alimentare futuri strumenti di intelligenza artificiale in grado di analizzare modelli, prevedere complicanze e guidare le decisioni terapeutiche in tempo reale.

Con la chiusura del nuovo round, Taavet Hinrikus, partner di Plural, entra a far parte del consiglio di amministrazione di CoMind, insieme a dirigenti esperti del settore sanitario come Michael Tarnoff, MD, ex CEO del Tufts Medical Center e Chief Medical Officer di MedTronic, e Frank Fischer, presidente del consiglio e veterano del settore dei dispositivi medici, attualmente presidente di Neuropace.

“Questa tecnologia è destinata a rivoluzionare lo standard di cura dei pazienti che necessitano di monitoraggio cerebrale,” ha commentato Michael Tarnoff, membro del CdA di CoMind. “Grazie alla capacità del dispositivo di fornire un accesso non invasivo e continuo al flusso sanguigno cerebrale, all’autoregolazione e alla pressione intracranica, CoMind contribuirà a una nuova comprensione della complessa fisiologia di questi pazienti gravemente malati. Ciò porterà a una significativa riduzione dei rischi, un miglioramento dei risultati clinici e una diminuzione dei costi.”

La tecnologia CoMind One potrà essere applicata ogni anno a milioni di pazienti in terapia intensiva, in chirurgia e in altri ambienti neuro-critici, con la prospettiva di un’adozione estesa lungo tutto il continuum di cura.

Il nuovo finanziamento sosterrà il processo di approvazione normativa di CoMind One negli Stati Uniti, il completamento di ulteriori studi clinici, l’espansione del team e lo sviluppo di partnership di produzione.

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