CASE STUDY

Come fare open innovation con una piattaforma online (per curare la pelle)

La società farmaceutica spagnola Almirall vuole raccogliere proposte da ricercatori di tutto il mondo per curare alcune patologie dermatologiche come la psoriasi. Per farlo ha aperto uno spazio virtuale che ospiterà le candidature. “Fuori dalle nostre mura ci sono tantissime idee innovative dirompenti” dice il CSO Hardas

Pubblicato il 29 Nov 2017

ricercatori

L’open innovation può rappresentare un motore di crescita anche nel Life Science. Un esempio recente viene dalla Spagna: una piattaforma chiamata AlmirallShare, lanciata dal gruppo farmaceutico spagnolo Almirall, che punta a raccogliere i contributi di scienziati ed addetti ai lavori di tutto il mondo per affrontare e risolvere problemi dermatologici. In particolare patologie quali psoriasi, dermatite atopica, acne e rosacea potranno essere ulteriormente valutate ed affrontate grazie a questo atto di “innovazione condivisa”. Un case study segnalato dalla Open Innovation Community che fa riferimento a Henry Chesbrough, il docente e studioso californiano che ha “scoperto” il termine open innovation e ha spiegato al mondo questo nuovo paradigma in base al quale l’innovazione si nutre di apertura all’esterno.

Chi è il padre dell’open innovation, Henry Chesbrough, e perché la sua teoria aiuta le imprese a crescere

CHE COS’È ALMIRALL

Almirall è una società farmaceutica internazionale fondata nel 1943, con sede a Barcellona, impegnata nel fornire farmaci di qualità attraverso le sue attività di ricerca e sviluppo ma anche in base ad accordi ed alleanze con altri soggetti. Quotata alla Borsa di Madrid, il suo portafoglio di prodotti è commercializzato attraverso 13 affiliate in 21 Paesi europei e negli Stati Uniti, e tramite accordi con partner strategici in oltre 70 nazioni dei cinque continenti. Per questa compagnia (come peraltro per la generalità di quelle operative nel Life Science) l’innovazione è un elemento chiave: Almirall copre l’intera catena del valore del farmaco per poter offrire un portafoglio dinamico e diversificato, costituito da farmaci brevettati e di proprietà R&D. “In questo modo – si legge nel sito aziendale – siamo in grado di reinvestire in innovazione per completare il circolo virtuoso che guida il nostro business”. La Ricerca e Sviluppo di Almirall è focalizzata sulla dermatologia e sull’estetica. “La nostra strategia R&D – spiega Bhushan Hardas, Executive Vice President della R&D e CSO – è basata su tre importanti aspetti: scienza, innovazione e partnership. Siamo convinti che fuori dalle nostre mura ci siano tantissime idee innovative dirompenti. Con questo concetto in mente, abbiamo creato AlmirallShare, la nostra piattaforma di open innovation, che ci aiuterà a identificare e sviluppare soluzioni innovative per la cura della pelle”.

COME FUNZIONA LA PIATTAFORMA DI OPEN INNOVATION DI ALMIRALL

Scienziati attivi in ambito universitario, istituzioni di ricerca pubbliche o private, ospedali e società biotecnologiche sono invitate a partecipare e ad aderire alle sfide relative a questioni dermatologiche pubblicate sulla piattaforma. Dopo che le proposte saranno presentate, il team di Almirall le prenderà in esame e suggerirà a quelle selezionate il miglior modo per proseguire nel proprio progetto.

La prima call di AlmirallShare è incentrata su come migliorare la comprensione di patologie della pelle quali psoriasi, dermatite atopica, acne e rosacea. Almirall punta a individuare i ricercatori che condividono questi stessi obiettivi in modo da stabilire con loro collaborazioni lavorative e raggiungere significativi progressi nel settore. Nel sito sono forniti i dettagli per le application e la data di scadenza (ad oggi mancano ancora 32 giorni per candidarsi).

AlmirallShare: The Science of the skin, our challenge

AlmirallShare: The Science of the skin, our challenge

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Chi propone l’idea potrà ricevere grant per la ricerca da 25mila a 100mila euro a totale discrezione di Almirall. I diritti di proprietà intellettuale della proposta resteranno in capo al candidato.

Sono previste ulteriori opportunità di collaborazione da definire nel prossimo futuro, quando verranno effettuate nuove call incentrate su altre patologie di natura dermatologica.

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