L'ANALISI

La scarsa domanda di innovazione delle PMI: gli impatti sulla produttività e sull’ecosistema startup

La limitata propensione all’innovazione nelle piccole e medie imprese (PMI) impatta direttamente sulla produttività e sul dinamismo dell’ecosistema startup. Servono politiche pubbliche e iniziative private che promuovano una cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità, favorendo la collaborazione tra PMI e startup

Pubblicato il 01 Nov 2023

PMI e innovazione

Le Piccole e Medie Imprese (PMI) rappresentano un pilastro fondamentale dell’economia italiana e europea, contribuendo significativamente alla creazione di posti di lavoro e alla generazione di valore, tuttavia la loro propensione ad investire in innovazione tecnologica ed organizzativa risulta spesso limitata, nonostante l’esistenza di incentivi pubblici mirati a stimolare tali investimenti.

Inoltre la scarsa domanda di innovazione della Pubblica Amministrazione (PA) e delle Piccole e Medie Imprese (PMI) può avere implicazioni negative sia per la produttività dell’impresa che per l’ecosistema startup.

In questo articolo vogliamo esplorare i principali fattori che ostacolano l’adozione dell’innovazione nelle PMI, analizzando le implicazioni sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo, e gli impatti sul modello di business delle imprese.

Approfondiremo quindi gli effetti della limitata propensione all’innovazione nelle PMI, mettendo in luce le conseguenze di ciò sulla produttività e sul dinamismo dell’ecosistema startup.

I principali ostacoli all’innovazione nelle PMI

La complessità che contraddistingue il rapporto tra PMI ed innovazione può essere superata solo attraverso un’attenta analisi delle cause. Emerge l’importanza di un approccio che preveda non solo supporti economici, ma anche interventi mirati a sviluppare competenze, modificare culture organizzative e facilitare l’accesso a reti di innovazione.

Ambiente Tecnologico

a. Risorse Finanziarie: La limitata disponibilità di risorse finanziarie rappresenta una barriera significativa all’investimento in innovazione. Gli incentivi pubblici, pur essendo utili, spesso non riescono a coprire l’intero onere finanziario necessario per l’innovazione.

b. Competenze Tecniche: La mancanza di competenze tecniche e specializzate rende difficile per le PMI implementare nuove tecnologie o processi innovativi.

c. Accesso a Tecnologie Avanzate: Le PMI possono trovarsi in difficoltà nell’accesso a tecnologie avanzate, sia per ragioni economiche sia per mancanza di relazioni con fornitori di tecnologia o centri di ricerca.

Struttura Organizzativa

a. Cultura Organizzativa: Una cultura organizzativa resistente al cambiamento può ostacolare l’adozione di innovazioni, anche quando esistono incentivi esterni.

b. Strutture Decisionali Gerarchiche: Strutture decisionali rigide e gerarchiche possono rallentare il processo decisionale e l’adozione di innovazioni.

c. Mancanza di Capacità Manageriali: La carenza di competenze manageriali e strategiche può limitare la capacità delle PMI di integrare efficacemente l’innovazione nei loro processi esistenti.

Impatto sul Modello di Business

a. Rischio Percepito: Le PMI possono percepire l’innovazione come un rischio eccessivo, soprattutto quando richiede una modifica radicale del modello di business esistente.

b. Adattabilità del Modello di Business: La difficoltà nell’adattare i modelli di business esistenti alle nuove tecnologie o processi organizzativi può rappresentare un ulteriore ostacolo.

c. Relazioni con i Clienti e i Fornitori: Innovare può comportare la necessità di rinegoziare o ristrutturare le relazioni esistenti con clienti e fornitori, un compito spesso complesso e rischioso per le PMI.

PMI e innovazione: i riflessi sull’ecosistema startup

L’innovazione è il motore principale della crescita economica e della produttività nel lungo termine. Tuttavia, la scarsa domanda di innovazione osservata sia nella Pubblica Amministrazione (PA) sia nelle Piccole e Medie Imprese (PMI) può avere implicazioni negative sia per la produttività dell’impresa che per l’ecosistema startup.

Spesso si tende a distinguere molto nettamente i due mondi. Purtroppo o per fortuna in realtà ci sono delle correlazioni che andrebbero meglio approfondite.

La limitata propensione all’innovazione nelle PMI impatta direttamente sulla produttività e sul dinamismo dell’ecosistema startup.

Produttività

  1. Stagnazione Tecnologica: La mancata adozione di nuove tecnologie può portare a una stagnazione tecnologica che, a sua volta, limita l’aumento della produttività e l’efficienza operativa delle PMI.
  2. Competitività sul Mercato: La bassa produttività può erodere la competitività delle PMI sul mercato, rendendo difficile per queste imprese mantenere o guadagnare quote di mercato.
  3. Attrattività per Investimenti: Una produttività limitata può ridurre l’attrattività delle PMI agli occhi degli investitori, limitando così l’accesso a capitali necessari per l’espansione e l’innovazione futura.

Ecosistema Startup

  1. Dinamismo e Crescita: Un ambiente imprenditoriale meno incline all’innovazione può ridurre il dinamismo dell’ecosistema startup, limitando la nascita e la crescita di nuove imprese innovative.
  2. Flussi di Capitale e Risorse: La scarsa domanda di innovazione nelle PMI può deviare flussi di capitale e risorse umane qualificate verso mercati più dinamici, impoverendo l’ecosistema locale.
  3. Collaborazioni e Sinergie: L’interazione tra PMI e startup è cruciale per l’innovazione reciproca. Una PMI meno innovativa può limitare le opportunità di collaborazione, ostacolando l’accesso delle startup a mercati esistenti e a risorse vitali.
  4. Attrazione e Ritenzione di Talenti: Un ecosistema meno dinamico può risultare meno attraente per i talenti, che potrebbero optare per mercati più innovativi e dinamici.

PMI, innovazione e startup: le conclusioni

La scarsa propensione all’innovazione nelle PMI non solo impatta negativamente la produttività e la competitività delle stesse, ma può anche inibire la crescita e lo sviluppo dell’ecosistema startup. Emerge, pertanto, l’urgenza di politiche pubbliche e iniziative private che promuovano una cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità, favorendo la creazione di un ambiente fertile per l’interazione e la collaborazione tra PMI e startup. Una maggiore integrazione tra questi due mondi può contribuire a innescare un circolo virtuoso di innovazione, crescita e competitività, beneficiando l’intero tessuto economico.

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Andrea Arrigo Panato
Andrea Arrigo Panato

Dottore Commercialista e Revisore Legale, ha maturato una particolare esperienza nella gestione ordinaria e straordinaria d’impresa. È docente presso le scuole di specialità in Procedure Concorsuali e Risanamento d’impresa e in Finanza Aziendale e presso la Scuola di Alta Formazione Luigi Martino dell’Ordine di Milano. Autore di “Restartup. Le scelte imprenditoriali non più rimandabili” (EGEA).

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