Open Innovation in Practice

INAIL, un piano strategico per l’Open Innovation: dall’Innovation Lab allo scouting di startup

L’Istituto Nazionale per le Assicurazioni contro gli infortuni sul Lavoro nel 2017 aprirà il secondo piano triennale per l’innovazione. Il CIO Stefano Tomasini e la responsabile Pianificazione e Controllo IT Roberta Grimaldi fanno un primo bilancio dell’esperienza e anticipano gli sviluppi per il prossimo triennio.

Pubblicato il 25 Nov 2016

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 Stefano Tomasini, CIO di INAIL

L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e le malattie professionali (INAIL) è un ente pubblico non economico italiano, sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano. Gli obiettivi di INAIL sono: ridurre il fenomeno infortunistico, assicurare i lavoratori nei luoghi di lavoro, garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro, e realizzare attività di ricerca e sviluppare metodologie di controllo e di verifica in materia di prevenzione e sicurezza.

Come molte PA, anche INAIL ha dovuto confrontarsi con la pressante richiesta di digitalizzazione interna e nel rapporto con il cittadino. Con il piano strategico per l’IT 2014-2016 è stato avviato un importante percorso di revisione dell’organizzazione e dei processi interni, finalizzata a rivedere i propri servizi all’utenza in ottica di digitalizzazione.

I risultati concreti che il piano sta esprimendo, sia sui processi interni che all’esterno, si basano su molteplici aspetti che vanno dalla governance dell’IT, alla digitalizzazione dei processi, all’innovazione tecnologica e al cloud, e, non ultima in importanza, alla strategia di sourcing.

«Il piano triennale IT è fortemente orientato all’innovazione, alla digitalizzazione dei processi, alla governance e alla valorizzazione del patrimonio informativo, si articola su 42 progetti e fonda sulla costituzione dell’Innovation Lab un elemento cardine per lo sviluppo e la diffusione dell’innovazione», spiega Stefano Tomasini, CIO di INAIL.

Proprio nel delicato compito di gestire la componente di PMO, vale a dire il portafoglio progetti IT e la relazione con i fornitori (vendor management), è coinvolta in prima persona Roberta Grimaldi, responsabile della Pianificazione e Controllo IT dell’azienda. I vendor IT in INAIL da fornitori diventano partner e quindi assumono il ruolo di leva fondamentale per l’innovazione.

L’obiettivo dell’Innovation Lab è quello di individuare le tecnologie che possano contribuire a fornire servizi migliori e più innovativi nell’ambito istituzionale di INAIL. «Abbiamo fatto un approfondito studio su queste tecnologie e, una volta individuate, abbiamo poi definito e classificato i candidati dell’innovazione; la parte di valutazione, che noi chiamiamo “evangelize & transfer” è successiva e stiamo lavorando molto per svilupparla al meglio», racconta Grimaldi, che aggiunge: «il laboratorio nasce soprattutto per sperimentare nuovi progetti, e diversi sono stati gli ambiti su cui abbiamo lavorato in questi anni».  

Roberta Grimaldi, responsabile della Pianificazione e Controllo IT di INAIL

Tra gli altri, figura per esempio il progetto Khare (=Kinect Hololens Assisted Rehabilitation Experience) in collaborazione con l’Università di Parma ed il Centro INAIL di Riabilitazione Motoria di Volterra: attraverso le tecnologie emergenti vengono rilevati i passi per arrivare nel minor tempo possibile al recupero del gesto lavorativo. Poter riabilitare porta una serie di vantaggi: da un lato c’è il vantaggio psicologico (che si concretizza nella soddisfazione dei pazienti e dei familiari), dall’altro vengono ridotti i costi sociali per INAIL. “Mediante una piattaforma abbiamo registrato la telemetria del corpo, per raccogliere ed elaborare dati utili a supporto di decisioni strategiche”.

I progetti futuri puntano adesso a promuovere lo scouting di startup focalizzate sui temi di nostro interesse (social, open data, risparmio energetico, ecc…), mediante attività fortemente sponsorizzate dalle nostre strutture di business, che spesso propongono percorsi di innovazione. Quest’anno si chiude il piano strategico triennale che ha dato vita all’Innovation Lab e che ha accompagnato un ripensamento dell’evoluzione degli assetti organizzativi, dei processi operativi, dei canali di comunicazione e di servizio intorno a tecnologie, processi e opportunità digitali. Nel 2017 si apre il nuovo piano triennale per l’innovazione digitale, che ha visto fin da subito il coinvolgimento delle direzioni di business. In esso l’Open Innovation prende la forma di un Programma Strategico, la cui finalità è l’integrazione di nuove tecnologie nei servizi digitali dell’INAIL, tramite la valorizzazione del modello di funzionamento degli Innovation lab e l’attivazione delle fasi realizzative dei Poc, adottando un approccio bi-modale Agile, che vedrà il coinvolgimento di nuove competenze e idee smart e specializzate, con cui fare innovazione in piena compliance normativa.

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Alessandra Luksch
Alessandra Luksch

Direttore dell'Osservatorio Startup Thinking degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

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