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Imprese e innovazione digitale: nel 2019 investimenti in crescita in 6 aree principali. Ecco quali

Crescono gli investimenti delle imprese italiane per l’innovazione digitale e nel 2019 è previsto un incremento medio del +2,6% del budget ICT, con investimenti concentrati nella dematerializzazione dei documenti, Big Data Analytics e sistemi ERP. La ricerca dell’Osservatorio Startup Intelligence e Academy Polimi

Pubblicato il 29 Nov 2018

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O si innova o si muore. La digital disruption è un fenomeno dirompente che ha cambiato non solo le nostre vite ma anche il business. Per questo le imprese che vogliono crescere e competere sul mercato non possono che adottare il messaggio del libro Big Bang Disruption Today every business is a digital business, perché se l’innovazione è ciò che rende un business sostenibile, l’innovazione digitale è l’indiscussa priorità per sopravvivere.

Ecco perché per il terzo anno consecutivo crescono gli investimenti delle imprese italiane per l’innovazione digitale. È questo il primo dato che emerge dalla Ricerca degli Osservatori Digital Transformation Academy e Startup Intelligence nella quale, attraverso le risposte alla Survey Innovation 2018 di 250 tra Chief Innovation Officer e Chief Information Officer e 45 interviste dirette, viene scattata una fotografia sull’innovazione digitale nelle imprese italiane, con previsioni per il 2019.

L’innovazione digitale nelle imprese: un trend in crescita

Nonostante l’Italia rimanga agli ultimi posti in Europa nello sviluppo del digitale, l’onda dell’innovazione digitale pare essere giunta anche nel nostro Paese, ma soprattutto appare essere accolta finalmente con la dovuta consapevolezza dalle nostre imprese, e con le necessarie risorse. Da circa due anni si registra finalmente un trend positivo nei budget ICT, confermato anche per quest’anno. E si prevede una significativa crescita anche per il 2019. Il 39% delle imprese intervistate dichiara un aumento nel budget ICT per il 2019 con un trend di crescita complessivo del 2,6%: un tasso oltre ogni più rosea aspettativa, e di molto superiore a quello che possiamo prevedere per la crescita del nostro Paese.

A trainare il fenomeno sono sempre le Grandi imprese, sebbene anche le Grandissime continuino a contribuire a questo trend positivo. Crescono anche i budget destinati all’Innovazione Digitale presenti in altre Direzioni aziendali, tra cui la Direzione Marketing e la Direzione Tecnica.

Gli investimenti delle imprese in Innovazione Digitale per il 2019

Gli investimenti in Innovazione Digitale saranno, per il 2019, focalizzati su 6 principali aree che da un paio d’anni si confermano al top.

  1. Al primo posto si posiziona l’investimento in Digitalizzazione e Dematerializzazione di processi e documenti, con il 39% delle risposte. Secondo le stime dell’Osservatorio Fatturazione elettronica & eCommerce B2b11, continua a crescere il transato eCommerce B2b che raggiunge i 335 miliardi di euro, pari al 15% degli scambi fra imprese.
  1. Al secondo posto troviamo, sostanzialmente a pari merito, Business Intelligence e Big Data che detiene la cima della classifica ormai da molti anni. Il mercato Analytics in Italia nel 2018 raggiunge quota 1,4 miliardi di euro, crescendo con un tasso del +26% a conferma del trend che ne ha caratterizzato la dinamica negli ultimi anni12.
  1. Segue sempre sul podio, con il 31%, l’ambito del Consolidamento applicativo, sviluppo e rinnovamento di sistemi gestionali e ERP.
  1. Al quarto posto si conferma l’interesse per lo Sviluppo e Rinnovamento dei sistemi CRM (26%),
  1. Al quinto posto c’è l’impegno per Soluzioni di eCommerce e Mobile Commerce (20%): nel 2018 l’eCommerce B2c in Italia segna infatti +16% rispetto al 201713.
  1. Al sesto posto si conferma anche quest’anno alto l’impegno per i Sistemi di Information Security, Compliance e Risk Management, certamente per un trascinarsi degli effetti del nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR, General Data Protection Regulation- Regolamento UE 2016/679), rinforzati dagli ultimi preoccupanti scandali legati all’uso improprio dei dati personali.

Si mantiene alto in classifica l’interesse per le Applicazioni e tecnologie di Industry 4.0, sulle quali è auspicabile che si conservino anche le attenzioni governative, per non perdere lo slancio vitale avviato dal piano Calenda. Entra nelle top ten 2019 l’ambito del Cognitive Computing, Machine Learning e Artificial Intelligence, sebbene ancora poco sfruttata, secondo l’Osservatorio Artificial Intelligence, il 56% delle imprese italiane ha avviato progetti in questa area.

Per quanto riguarda il budget, è presente nelle imprese un budget per l’Innovazione Digitale, oltre al budget della Direzione ICT, ben nel 47% delle imprese intervistate, principalmente nelle Direzioni Marketing e Tecnica. Tali budget sono nell’11% dei casi comparabili o superiori a quelli della Direzione ICT, in leggero aumento rispetto al dato rilevato nel 2017.

La presenza di budget per l’innovazione digitale è in più Direzioni anche nella medesima azienda, non solo nell’ICT, nel Marketing e nella Direzione Innovazione, ma anche nelle Direzioni Tecniche, nella Direzione HR, nelle Operations. La speranza è che nel futuro ogni Direzione sia digitale. La governance dell’innovazione digitale è quindi sempre più appannaggio diffuso nelle imprese, imponendo, come emerge dalla ricerca degli Osservatori, una metamorfosi dell’intera organizzazione, dei suoi processi e della sua cultura, verso un modello più coordinato ma anche più agile.

“La costante crescita della spesa ICT per il terzo anno consecutivo e la presenza di investimenti digitali anche in unità aziendali diverse dall’IT sono ottimi segnali di maturità da parte delle aziende italiane – commenta Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Digital Transformation Academy -. Ma incrementare le risorse dedicate all’innovazione non è sufficiente: per gestire la velocità e la pervasività con cui il digitale sta rivoluzionando ogni settore e attività professionale, è necessario ripensare completamente i propri modelli di business, sperimentando nuove forme organizzative che coinvolgano tutte le linee di business. Le imprese più lungimiranti si stanno attrezzando: circa un terzo delle imprese ha già adottato concretamente iniziative di Open Innovation, accogliendo e integrando stimoli di innovazione da nuove fonti finora poco utilizzate ma in crescita, come startup, università e centri di ricerca”.

Come gestire l’innovazione digitale in azienda

Dalla ricerca emerge che il 77% delle imprese che ha introdotto la Direzione Innovazione lo ha fatto negli ultimi 2 anni. Si tratta quindi di un fenomeno molto recente e che non segue sempre gli stessi modelli organizzativi.

Considerando le imprese con oltre 250 dipendenti, secondo i dati raccolti, il numero di imprese che ricorrono a Team dedicati a ogni specifico progetto di innovazione è pari al 35%, quelle caratterizzate da Attività non strutturate e con gestione occasionale raggiungono il 26%. Nel 4% dei casi è presente un Comitato Innovazione interfunzionale che si riunisce periodicamente. Nel 36% dei casi esiste una Direzione Innovazione o un Ruolo dedicato all’Innovazione, riconducibile a 5 paradigmi: la Direzione Innovazione è un’unità o un Ruolo inclusi nella Direzione ICT, è un’unità dedicata e include la Direzione ICT, è un’unità dipendente da una Funzione non ICT, è un’unità di primo livello dedicata e indipendente, e infine è una cellula trasversale presente in tutte le Funzioni con coordinamento centrale.

Al di là delle differenze, però, ciò che conta è che le imprese sembrano essersi finalmente messe in moto per affrontare le sfide dell’Innovazione Digitale. Sebbene in molti casi questo percorso appaia appena intrapreso o comunque immaturo, la consapevolezza della sua importanza appare cresciuta; sembra esserci una convergenza verso modelli organizzativi volti a incrementare la partecipazione e il commitment nei confronti dell’Innovazione Digitale a tutti i livelli. Aumenta la necessità di accrescere le competenze digitali, anche quelle più soft, per saper cogliere e valutare scenari e opportunità. È forte anche il bisogno di operare nell’ecosistema in modo aperto per aumentare gli spunti di innovazione e assorbire conoscenza.

L’impatto dell’innovazione digitale in azienda

Sebbene l’innovazione rappresenti l’”assicurazione” attraverso cui le imprese favoriscono la propria sopravvivenza, misurarne gli impatti risulta tutt’altro che scontato.

La Ricerca ha analizzato come si stanno muovendo le imprese rispetto alla misurazione degli impatti dell’Innovazione Digitale.

La prima evidenza ci dice che solo il 17% delle imprese possiede un sistema di metriche, di questi il 14% deve ancora consolidarne la struttura, ben il 40%, tuttavia, dichiara di avere in programma di adottarne uno. Le principali motivazioni che spingono ad adottare un sistema di misurazione degli impatti dell’Innovazione Digitale sono di tipo economico: Valutare la profittabilità delle attività di innovazione (58%), Supportare la selezione dei progetti (41%), Tenere sotto controllo le risorse utilizzate (36%). Seguono ragioni organizzative: Motivare le persone verso l’innovazione (36%), Favorire il coordinamento e la comunicazione (28%).

La dimensione misurata principalmente è, come è facile aspettarsi, quella dei Risultati economici (Roi, fatturato), con il 71% delle preferenze indicate dai rispondenti. Seguono il Consumo di risorse impiegate nel processo di innovazione con il 53% (FTE, investimenti) e gli indicatori che definiamo di Branding, meno facilmente misurabili (soddisfazione clienti e/o dipendenti, immagine, employer branding) con il 50%.

Per quanto riguarda le dimensioni più importanti da misurare, sul podio, insieme a Risultati economici e indicatori di Branding, sale, con il 43% delle preferenze, l’Impatto sulla cultura aziendale e sul modello di leadership orientati all’imprenditorialità e all’innovazione (persone/manager coinvolti nell’innovazione, formazione, metodologie di lavoro più agili).

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