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Flavio Fazio: ecco come siamo arrivati dai siti al software gestionale grazie all’open banking



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Essere resilienti significa anche trasformare un bisogno interno in un’opportunità di mercato. È il caso di Flazio, ex startup che si è evoluta in sviluppatore di servizi digitali per le imprese. Ne parliamo con Flavio Fazio, che ci racconta l’ultimo nato: Posinega

Pubblicato il 19 mag 2025



flavio fazio
Flavio Fazio, CEO, di Flazio

Le società più resilienti sono spesso quelle che spesso riescono a trasformare un bisogno interno in un’opportunità di mercato. È il caso di Flazio, azienda nata per semplificare la creazione di siti web, oggi evoluta in una software house che sviluppa servizi digitali integrati per il business. L’ultimo nato è una una piattaforma di gestione finanziaria pensata per le PMI, progettata inizialmente per risolvere un problema interno: avere una visione semplice e semplificata della situazione finanziaria raccogliendo in un unico cruscotto diverse fonti di dati.

Da piattaforma per siti web a software house: l’evoluzione di Flazio

Nata nel 2011 con l’obiettivo di rendere accessibile la creazione di siti web anche ai meno esperti, Flazio ha costruito negli anni un ecosistema di servizi digitali: sistemi di prenotazione, e-commerce, gestione dei domini e pagamenti online. «Tutti avevano in comune una cosa: prevedevano e gestivano transazioni, producevano dati finanziari. Inevitabile cominciare a pensare come utilizzarli”, racconta il CEO Flavio Fazio. La spinta a passare dal pensiero all’azione è arrivata, come spesso capita da una necessità della società: “Avevamo bisogno di uno strumento che unificasse i dati sparsi tra banche, pagamenti e fatture. Non lo abbiamo trovato sul mercato, così l’abbiamo creato».

Così è nato Posinega, il software gestionale reso possibile da un’altra opportunità di mercato: l’open banking, cioè la possibilità di avere accesso ai diversi dati bancari dei clienti.

Un software gestionale per tutti i dati aziendali

Posinega è un software gestionale online che consente alle PMI di collegare in un’unica dashboard: conti bancari (tramite Open Banking), gateway di pagamento (Stripe, Paypal, Nexi…), sistemi di fatturazione elettronica, dati interni aziendali (ordini, spese, incassi).

“La forza del sistema sta nella sua immediatezza: è come avere un controller finanziario virtuale, una tesoreria attiva 24 ore su 24, senza bisogno di Excel, senza stress e soprattutto senza dover accedere a dieci software diversi”, spiega Fazio.

Perché si chiama Posinega?

“Al momento di battezzare la piattaforma, guardando la dashboard abbiamo notato che ci sono solo numeri, dati, kpi”, racconta Flavio Fazio. “Sono tutti valori che possono essere positivi o negativi. E allora ci siamo detti: posinega! La fusione delle due parole, oltretutto, è facilmente comprensibile a livello internazionale, perché le radici di positivo e negativi sono uguali dappertutto”.

Un software gestionale nato da un’esigenza reale

Flazio ha sviluppato Posinega per uso interno, dopo essersi trovata più volte nella situazione frustrante di dover cercare un pagamento su tre banche diverse, confrontare dati di Stripe, email e fatture. Il software ha semplificato radicalmente il lavoro quotidiano. «Funzionava così bene che abbiamo deciso di offrirlo anche ad altre aziende», ricorda Fazio.

L’obiettivo principale era e resta uno: fornire una visione unificata e semplificata dell’andamento del business. E farlo con uno strumento accessibile a chiunque, anche a chi non ha competenze in contabilità o amministrazione. Su Posinega, dal desktop come da mobile e senza installare nulla, si possono visualizzare in tempo reale e senza alcuna installazione incassi, spese, fatture e movimenti bancari.

“Così puoi fare semplicemente dal calcolo automatico dei tuoi kpi al tracciamento dei pagamenti in ritardo, ad esempio, con un’analisi dei costi per cliente o per progetto, fino alla classificazione intelligente delle spese grazie all’uso dell’intelligenza artificiale”, spiega Fazio.

La classificazione automatica delle spese è gestita da un algoritmo AI, che apprende nel tempo dalle correzioni effettuate dagli utenti. “È come sostituire la prima nota del commercialista, ma in versione smart e personalizzabile”, spiega Fazio., che anticipa: “Presto, inoltre, si potranno incrociare i dati finanziari con quelli di Google Analytics, per unire insight su traffico e conversioni con le performance economiche”.

Proposte come quella di Flazio appartengono alla categoria degli abilitatori diffusi della digitalizzazione delle imprese, di ogni dimensione e in ogni territorio. “Posinega è utile non solo per le classiche PMI ma anche per gli small business, per chi gestisce qualche decina di appartamenti o qualche condominio, ovvero realtà che spesso non hanno strumenti adatti a tracciare i flussi finanziari in modo centralizzato”, conclude Fazio. “Noi siamo stati i primi ad apprezzare il fatto che con un click puoi passare dall’intera spesa all’analisi puntuale delle uscite, per capire se e dove intervenire”.


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