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Data Driven Economy, opportunità e minacce della nuova economia dei dati

Grazie ai dati, le aziende hanno la possibilità di raggiungere un importante vantaggio competitivo e soddisfare al meglio la propria clientela aumentando il business. Ma non c’è data driven economy senza data security. Ecco tutto quello che è emerso al Cerved Next

Pubblicato il 07 Lug 2018

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“Ci troviamo nel bel mezzo di una Data Revolution, una vera e propria disruption, più che un’evoluzione omogenea, guidata da tre driver principali: dati, tecnologia, regulation”: così Marco Nespolo, Ceo di Cerved, ha aperto Cerved Next, il primo summit italiano dedicato alla data driven economy.

Cerved Next, 3.200 innovatori al primo summit sulla data-driven economy

Data driven economy: che cos’è

La data driven economy è una nuova economia basata sui dati, in grado di stimolare ricerca e innovazione e di incrementare le opportunità di business. Una svolta epocale secondo Marco Nespolo, al punto che possiamo parlare di Data Revolution.

“L’impatto della Data Revolution sul business è veramente pervasivo e si possono individuare due livelli di impatto: uno più operativo – che va a incidere sui processi interni alle organizzazioni in tutte le funzioni aziendali (marketing, vendite, finance, acquisti, logistica, HR, ecc.), uno più strategico, che va addirittura a toccare i confini e le adiacenze tra i settori e la struttura stessa di alcuni mercati” dice il Ceo di Cerved. “Questo significa che siamo chiamati a esplorare nuove strade, dato che nessun settore è al riparo da eventuali attacchi: basti pensare a come Amazon stia sfruttando la profonda conoscenza dei consumatori per entrare nei servizi di finanziamento e di working capital financing, grazie alla visibilità sulle transazioni commerciali; e ancora a come Google si stia muovendo nel mondo dei pagamenti, dei viaggi e non solo in quello del digital marketing; per non parlare del mondo delle Fintech che sta rivoluzionando il mercato del credito”.

Data driven economy: come le aziende devono gestire i dati

Nessun settore è immune al cambiamento apportato dalla data driven economy. Tutte le aziende devono “tenere il passo” della data-driven revolution e investire in risorse e in tecnologia. “Per le grandi aziende, la via italiana all’innovazione passa in molti casi per l’attrazione di talenti – si pensi a figure sempre più ricercate come i data scientist – e per l’investimento in startup e realtà altamente innovative che accelerano l’acquisizione di competenze e di nuovi asset, mi riferisco al fenomeno del corporate venture capital” continua Nespolo. E aggiunge:  “Le piccole e medie imprese traghettano invece la propria organizzazione verso una trasformazione data-driven grazie a soluzioni “as-a-service”, offerte da un ecosistema di attori che operano nel mondo dei big data. Ciò consente loro di non dovere affrontare investimenti insostenibili”.

In particolare, poi, i dati cambiano il rapporto tra aziende e clienti. Il cliente di oggi vuole un’esperienza coinvolgente ed emozionale con l’azienda, è un cliente sempre più digitale, che comunica via chat e ha richieste precise verso l’azienda, che deve conoscere una grande quantità di dati sul cliente per poterlo soddisfare. “Oggi in azienda, il driver più importante è la soddisfazione del cliente” dicono Armando Capone, Senior Global Consultant di Experian, e Sara Zanichelli, Head of Marketing & Customer Value di ING. Proprio grandi aziende come Google e Amazon insegnano che la soddisfazione del cliente è fondamentale.

“Ma non sfruttando la potenzialità dei dati, il 65% delle aziende non conosce a 360° il proprio cliente” puntualizza Capone.

La parola d’ordine, dunque, è differenziarsi. Anche Jeremy Palmer, Ceo di QuantumBlack (McKinsey Company), ha posto l’attenzione su questo punto. Attraverso la lavorazione dei dati le aziende hanno la possibilità di raggiungere un importante vantaggio competitivo e soddisfare al meglio la propria clientela.

Questa rivoluzione, poi, porta molti vantaggi anche al consumatore e alla società in generale. “Viviamo una vita più semplice e veloce, i dati che scegliamo di condividere ci consentono di accedere a servizi sempre più mirati sulle nostre esigenze e interessi. Abbiamo maggiore trasparenza dei mercati e maggiori opzioni tra cui scegliere consapevolmente” puntualizza il numero uno di Cerved.

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Data driven economy e rivoluzione dei dati: opportunità e minacce

Abbiamo la fortuna di vivere in un’era di grande trasformazione, ma questo ci impone due doveri: da una parte quello di conoscere le skill del cambiamento, dall’altra quello di indossare ‘occhiali imprenditoriali’ per capire dove tutto ciò può portare” dice durante Cerved Next Andrea Rangone, Ceo di Digital360 Group.

Quella che stiamo vivendo è la quarta rivoluzione industriale, in cui dati e velocità sono le caratteristiche principali: “Rispetto alla precedenti rivoluzioni, i cui effetti erano visibili a distanze temporali lunghissime – dice il Ceo di Digital360 Group – oggi l’innovazione può avere effetti istantanei demolendo e ricostruendo da zero interi settori in pochi mesi, o addirittura settimane o giorni”. Non solo. Nella quarta rivoluzione industriale, ogni attività economica deve essere rivista alla luce delle potenzialità offerte dalle tecnologie digitali e dai dati: “every business is a digital business” puntualizza Rangone. Internet of Things, Blockchain, Mobile, Intelligenza Artificiale, Cloud sono i protagonisti di questa rivoluzione: grazie a loro possiamo parlare di data drive economy. Ma c’è anche l’altra parte della medaglia. L’uso di una grande quantità di dati può sì potenziare il business, ma allo stesso tempo espone le imprese a nuovi rischi, perché, ad esempio non può esserci data economy senza data security. “Per questo è importante che il cambiamento economico e di business sia preceduto da un cambiamento culturale” sottolinea Rangone.

Il prossimo appuntamento sulla data driven economy

La rivoluzione della data driven economy è appena iniziata. Ecco perché Marco Nespolo, dal palco di Cerved Next, lancia l’appuntamento per la seconda edizione del summit sull’economia dei dati.

“Vogliamo che questo diventi un appuntamento annuale: vi aspetto il 13 giugno 2019 al prossimo Cerved Next” ha concluso il Ceo.

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Concetta Desando
Concetta Desando

Due menzioni speciali al premio di giornalismo M.G. Cutuli, vincitrice del Premio Giuseppe Sciacca 2009, collaboro con testate nazionali.

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