L'ESPERIENZA

Così una startup resiste al coronavirus: gli strumenti digitali per essere un’azienda agile

Design Italian Shoes racconta come anche un’impresa manifatturiera legata alla tradizione può essere un’azienda agile, una piattaforma digitale che integra tutta la filiera, dalla nascita del prodotto alla sua distribuzione. Ecco i tool utilizzati, dal configuratore 3D alle soluzioni per lo smart working

Pubblicato il 13 Mar 2020

The Gentlemen's Touch: un caso di azienda agile

Una startup è un’azienda agile per definizione e ha moli vantaggi in situazioni di emergenza come quella determinata dalla diffusione del coronavirus. Design Italian Shoes, DIS,  è una startup italiana fondata nel 2015 dai fratelli Andrea e Francesco Carpineti e da Michele Luconi. Obiettivo: preservare la tradizione del Made in Italy attraverso l’innovazione tecnologica, valorizzando le realtà artigianali del territorio marchigiano. DIS è quindi un brand e un negozio di ecommerce che propone calzature di fattura artigianale ma create con processi digitali. In questi giorni di emergenza coronavirus la startup ha pubblicato sul suo blog questo articolo per raccontare come anche un’attività di produzione può essere fatta in buona parte in remoto, grazie all’adozione di processi e strumenti digitali.

Siamo un’azienda agile e realizziamo in Italia scarpe artigianali. Quella che stiamo vivendo è una situazione delicata e dura da affrontare ma ce la stiamo facendo. Sai perché? Perché la nostra azienda è nativa digitale, e la nostra mission è stata sin dal primo giorno quella di digitalizzare il processo di produzione di una scarpa, dalla creazione personalizzata da parte del cliente alla produzione da parte dei nostri artigiani.

Come abbiamo fatto?

Una piattaforma agile per un’azienda manifatturiera

Creando una piattaforma “agile” e dunque digitalizzata in cui tutti i nostri stakeholder (clienti b2c, clienti b2b, artigiani, fornitori della filiera, corrieri, sistemi di pagamento, autorità doganali) sono perfettamente integrati, possono accedere alle informazioni per loro necessarie e contribuire così alla nascita di una scarpa artigianale attraverso pochi click.

La piattaforma è completamente custom, sviluppata in Drupal ed in cloud su AmazonAws .

Azienda agile: è il cliente a creare la propria scarpa

I nostri clienti b2c possono ordinare comodamente da casa sul nostro sito www.dis.shoes e creare la loro scarpa personalizzata grazia al nostro configuratore 3D fotorealistico. L’immaginazione diventa realtà potendo creare una scarpa tra oltre 50 milioni di combinazioni, scegliendo modello, pellami, suola, lacci, occhiello, fodera, aggiungendo le proprie iniziali. Nella loro area riservata possono verificare in quale fase di produzione è il proprio ordine (grazie al tracking delle diverse fasi di produzione con i nostri artigiani), visualizzare il tracking di spedizione e scaricare la fattura del proprio ordine grazie a FattureinCloud.

I nostri clienti b2b (32 retailers in tutto il mondo) possono offrire un’esperienza innovativa in negozio e, grazie al nostro totem touch screen con tecnologia NFC, ordinare con pochi click le scarpe per i propri clienti (guarda qui il video). Vengono visualizzati solo i modelli presenti in negozio per facilitare il processo di vendita (abbiamo a catalogo oltre 100 modelli di calzature) e il front-end di navigazione della piattaforma è in lingua e valuta locale.

Per loro la possibilità di accedere ad un back-end in cui impostare un listino prezzi personalizzato, visualizzare statistiche sulle performance di vendita di ogni negozio (nel caso di una catena), monitorare il tracking di produzione e di spedizione di ogni singolo ordine ed effettuare il pagamento tramite carta di credito grazie a Stripe.

Come gestire ordini e forniture

I nostri artigiani ogni mattina possono accedere alla loro area riservata e scaricare gli ordini che arrivano dal nostro sito realizzato in Drupal Commerce e dai nostri negozi. Ogni ordine ha uno SKU univoco che viene tradotto in una distinta base di produzione. Contemporaneamente i principali sub-fornitori ricevono l’ordine dei principali materiali da realizzare (pellami e suole), approvvigionando i nostri artigiani ogni giorno. Il click del mouse si trasforma in maestranza tramandata da generazione in generazione, dando vita alla creazione della scarpa ordinata dal cliente. Completata ogni fase di lavorazione (taglio, orlatura, montaggio, sformatura, finissaggio, controllo qualità, pronto per la spedizione) l’artigiano aggiorna il sistema con un click, informando i clienti in tempo reale.

Quando l’ordine è pronto per essere spedito, tutte le informazioni vengono scambiate in maniera agile e con pochi click con il nostro corriere DHL, trasmettendo digitalmente tutta la documentazione doganale in modalità PLT (paperless trade), ritirando la scarpa del cliente e consegnandola presso la sua abitazione.

Tutto questo in quanti giorni? Solo in 10 lavorativi, permettendo ad ogni attore di fruire in maniera personalizzata delle informazioni necessarie, producendo solo quello che ci viene ordinato, risparmiando cosi’ il 30% di emissioni di CO2.

Coronavirus, gli strumenti per lo smart working

E noi di DIS che facciamo? Siamo i registi del sistema, monitoriamo tutto il flusso in maniera agile con pochi click, lavorando da sempre secondo i principi della lean organization e già prima del corona virus almeno 1 giorno a settimana in smart working grazie alla Gsuite Google.

I tool digitali: Gsuite, Trello, Google Drive, Slack…

Grazie a Trello i processi organizzativi sono diventati bacheche, ogni bacheca ha il suo owner (responsabile) e tutte le attività sono trasformate in card, assegnate ad un componente del team con data di scadenza. Nelle card sono inserite tutte le informazioni per poter completare il lavoro in maniera agile, si possono allegare file di ogni tipo e co-creare  documenti grazie a Google Drive. Le attività vengono suddivise in step di avanzamento: to organize, backlog, to do, doing, done, accepted.  l lavoro è organizzato dall’owner ogni settimana attraverso un weekly meeting della durata massima di 30 minuti, in cui tutti i membri del team coinvolti nella bacheca si possono collegare con il sistema di videoconferenza Meet di Google. L’owner ha il compito di: controllare l’attività (card nello step “done”) accettando (spostandolo sullo step “accepted”) o meno (spostandolo sullo step “to do”) il lavoro svolto; verificare perché le card in “doing” non sono diventate “done” (serve più di una settimana di tempo o ci sono state delle attività bloccanti che possono essere risolte da altri componenti del team?); organizzare il “to do” per la settimana successiva; riorganizzare il backlog in base al nuovo ordine di priorità aziendale; discutere ed organizzare le card nel “to organize” con il team.

Tutto il team può organizzare riunioni consultando l’agenda condivisa su Google Calendar e collaborare a distanza con il sistema di messaggistica interno Slack senza dover intasare la Gmail aziendale.

Avete capito perchè siamo riusciti a combattere il coronavirus? Perché siamo un’azienda agile che grazie al digitale tutti possono lavorare a distanza, avendo a disposizione tutte le informazioni necessarie per il proprio lavoro.

Tutto questo è possibile solo grazie alle persone. Crediamo nella contaminazione, nello scambio di conoscenza e nel grande valore delle relazioni. Oggi lo dobbiamo fare solo in digitale, non vediamo l’ora di poterlo fare di nuovo in analogico.

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