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C’è una nuova generazione di manager, i Nativi Covid-19: ecco le loro competenze

Chi sono i manager Nativi Covid-19? I professionisti che hanno assunto un ruolo di responsabilità nell’ultimo anno. E hanno dovuto fare appello a competenze come l’intelligenza emotiva, la capacità di gestione a distanza di un team ma anche di anticipare i cambiamenti e un’estrema flessibilità

Pubblicato il 27 Apr 2021

Photo by Girl with red hat on Unsplash

L’ultimo anno ha rivoluzionato completamente il nostro modo di vivere e lavorare, ormai lo sappiamo tutti, ed ha portato alla nascita di una nuova generazione di manager che potremmo definire “Nativi Covid-19”. Si tratta di tutti quei professionisti che hanno iniziato un nuovo lavoro (o che hanno preso responsabilità manageriali) durante il periodo di lockdown.

Questi profili hanno dovuto mettere in pratica immediatamente le nuove competenze legate principalmente alla gestione dei team a distanza e tutto ciò che è legato al remote working.

Proviamo ad analizzare nel dettaglio quali sono le competenze a cui hanno dovuto fare appello i manager Nativi Covid-19:

Manager Nativi Covid-19: l’intelligenza emotiva

Il Nativo Covid-19 si è trovato a gestire una situazione lavorativa nuova (in una nuova azienda o in un nuovo ruolo) in un momento molto particolare. È evidente, quindi, quanto sia fondamentale la capacità di comprendere ed essere consapevoli delle emozioni proprie ed altrui, soprattutto in un momento come questo che è segnato dalla pandemia, da sfide sempre più complicate da affrontare e da totale incertezza del domani.

La prima fase dell’emergenza Coronavirus, nei mesi di marzo e aprile 2020 quando negozi ed aziende erano chiusi e tutti noi blindati nelle nostre case, è stata complicata per tutti perché nessuno di noi sapeva cosa sarebbe successo. Si è parlato spesso, in alcuni (e per fortuna relativamente pochi) casi, di stress post-traumatico.

Questo rende ancora più evidente quanto comprendere le emozioni di tutti i componenti del team sia indispensabile per il successo di ogni azienda.

La leadership dei manager Nativi Covid-19 per gestire a distanza il team

Il Covid-19 e il passaggio al remote working hanno obbligato i manager a gestire, quasi da un giorno all’altro, le persone a distanza. I Nativi Covid-19, molto probabilmente, non hanno mai incontrato il loro team di persona ed hanno iniziato la loro attività da lontano.

Questo richiede un approccio all’organizzazione del team completamente diverso rispetto al passato. I manager devono compiere sforzi notevoli per conoscere e, soprattutto, per farsi conoscere: l’approccio fisico, la possibilità di guardarsi negli occhi, di leggere il para-verbale sono venuti meno da un momento all’altro. E non possiamo non tenerne conto.

Spesso, infatti, sottovalutiamo quante informazioni si possono acquisire semplicemente prendendo un caffè insieme ad altre persone. Chi si è trovato a gestire una squadra senza averla conosciuta prima ha dovuto superare un muro incredibile di difficoltà. Per quanto si possano fare video call, incontri via zoom, telefonate e chat nulla riesce ad amalgamare un team del tempo passato nello stesso ufficio.

Un’estrema flessibilità per affrontare continui cambi di rotta

Il Nativo Covid-19 appena ha iniziato a prendere la sua posizione nel nuovo lavoro si è scontrato letteralmente con una realtà in continuo cambiamento. Le aziende, soprattutto nei primi mesi, non sapevano cosa e come interagire con la nuova situazione e questo ha portato a un continuo cambio di rotta, magari durante la stessa giornata.

Questi cambi repentini di direzione, in particolare nei business tradizionali, sono stati un trauma da affrontare.Pensiamo, ad esempio, alla difficoltà di mettere tutti i dipendenti in remoto da un giorno all’altro, sia dal punto di vista organizzativo sia dal punto di vista delle strumentazioni (laptop per tutti, connessioni internet, smartphone…). Non dimentichiamo che l’Italia, dal punto di vista della rete internet, non è coperta ovunque allo stesso modo.

La capacità di anticipare i cambiamenti in un mercato volatile

la situazione che stiamo vivendo, e che sicuramente si protrarrà per tutto il 2021, è in costante evoluzione. Il Coronavirus è ancora presente in tutto il mondo (o quasi) e non potremo tornare alla normalità prima di 6 o 9 mesi, nella migliore delle ipotesi.

Il Nativo Covid-19 ha dovuto fare i conti con questo scenario dal giorno zero. La capacità di anticipare gli eventi ha permesso (e permetterà) di preparare la propria struttura ad ulteriori eventi critici esterni.

Ma come si fa a saper anticipare le mosse in un mercato così volatile? La capacità di leggere i segnali deboli rende estremamente prezioso chi la possiede: capire gli scenari, leggere ed informarsi costantemente, confrontarsi con aziende che operano nello stesso mercato devono diventare attività quotidiane per evitare che un cambio drastico ci colga impreparati.

È evidente che non si possa prevedere tutto (credo che nessuno avesse previsto la pandemia), ma essere flessibili e orientarsi in funzione di ciò che potrebbe accadere nel breve periodo è ormai determinante per il successo delle aziende.

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Francesca Contardi
Francesca Contardi

È founder e managing director di EasyHunters, prima società di ricerca e selezione con un Digital Operating Process

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