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Stripe, l’unicorno fintech compie 10 anni e vale 95 miliardi: è un motore dell’economia digitale

Ha concluso un nuovo round di finanziamento da 600 milioni di dollari l’unicorno fintech Stripe, raggiungendo una valutazione di 95 miliardi di dollari. Fondato nel 2011, già a fine 2020 era uno dei 10 unicorni più valutati al mondo. Ecco cosa fa e quali i suoi progetti

Pubblicato il 15 Mar 2021

Stripe

Ha concluso un nuovo round di finanziamento da 600 milioni di dollari l’unicorno fintech Stripe, raggiungendo una valutazione di 95 miliardi di dollari.

Già a fine 2020 uno dei primi 10 unicorni al mondo per valutazione secondo i dati di CB Insights, Stripe utilizzerà l’investimento per investire nelle iniziative europee (in particolare nel quartier generale di Dublino), per supportare la crescente domanda proveniente dalle grandi aziende del ramo Enterprise del Continente e per espandere la propria Rete Globale di Pagamenti e Tesoreria (GPTN)

Di recente, Stripe è stata anche nominata Leader dalla ricerca “Merchant Payments Providers, Q3 2020” di The Forrester Wave: ottenendo i punteggi più alti di qualsiasi altra azienda in classifica.

“Stripe è un acceleratore della crescita economica globale e un leader nella finanza sostenibile. Siamo convinti che, nonostante i grandi progressi degli ultimi 10 anni, la maggior parte del successo di Stripe debba ancora realizzarsi”, ha affermato Conor O’Kelly, CEO di NTMA – uno degli investitori dell’ultimo round. “Siamo lieti di sostenere la storia di successo più importante d’Irlanda e d’Europa e, così facendo, di aiutare milioni di altre aziende ambiziose a diventare ancor più competitive nell’economia globale”.

Stripe, l’unicorno fintech per la gestione del denaro in cloud

Fondata nel 2011 dai fratelli irlandesi Patrick e John Collison, Stripe è una fintech con sede a San Francisco che ha sviluppato una piattaforma in cloud per gestire l’intero ciclo di vita del denaro online.

I suoi fondatori, programmatori sin da bambini, decidono di lasciare il MIT e Harvard per fondare la loro prima impresa, Auctomatic, un sistema per agevolare la gestione degli affari dei venditori su eBay che poi vendono a una società canadese per ben 5 milioni di dollari. Dopo la prima impresa nasce la sfida a PayPal, grazie ad un sistema che consente la completa gestione della transazione inclusa la memorizzazione delle carte e gli accrediti sul proprio conto. In soli sette giorni è possibile proteggere i business da frodi e trasferire i soldi sull’account bancario. Dopo una prima sperimentazione con American Express come partner, in poco tempo adottano il loro sistema alcuni dei giganti della Silicon Valley come Facebook, Lyft e Salesforce, a cui si aggiungono Alibaba ed Apple.

Pagamenti digitali, round da 250 milioni per Stripe. Ora vale 35 miliardi di dollari

Oggi Stripe si definisce un’azienda tecnologica che costruisce infrastrutture per l’economia online. Ha sviluppato un’infrastruttura programmabile per il movimento di denaro a livello globale, chiamata Global Payments and Treasury Network, e ha sviluppato un numero crescente di prodotti e servizi su tale base, come Billing, Capital, Connect, Issuing, Radar, Terminal e Treasury.

Conta come clienti più di 50 leader di categoria, cioè aziende che elaborano più di 1 miliardo di dollari all’anno sui suoi sistemi. Le entrate legate al ramo Enterprise sono diventate sia il segmento più rilevante che quello in più rapida crescita di Stripe, facendo segnare un raddoppio anno su anno.

Attualmente Stripe impiega 3.000 dipendenti su 14 sedi in tutto il mondo, e offre i suoi servizi in 42 paesi, di cui 31 in Europa. La società gestisce centinaia di miliardi di transazioni per milioni di aziende a livello globale, tra cui alcune delle aziende più importanti del mondo, come Amazon, Google, Facebook, Shopify, Zoom, Slack e Salesforce.

Stripe, il nuovo round da 600 milioni

Il round da 600 milioni di dollari chiuso a marzo 2021 ha visto la partecipazione, tra gli altri, di grandi nomi come Allianz X, AXA, Baillie Gifford, Fidelity Management & Research Company, Sequoia Capital e l’Agenzia Nazionale del Tesoro irlandese (NTMA).

L’azienda utilizzerà i nuovi fondi per investire nelle iniziative europee (in particolare nel quartier generale di Dublino), per supportare la crescente domanda proveniente dalle grandi aziende del ramo Enterprise del Continente e per espandere la propria Rete Globale di Pagamenti e Tesoreria (GPTN).

I progetti per il 2021 (e oltre)

“Nel 2021 raddoppieremo ulteriormente gli sforzi rivolti al segmento Enterprise, in particolare grazie ai nostri team dedicati a questi clienti, per aiutare un numero ancora più grande di aziende del calibro di Twilio o Zapier ad aumentare i ricavi in modo significativo”, ha affermato Mike layville, Chief Revenue Officer di Stripe. “Investiremo anche nell’espansione a livello globale per aiutare realtà come Glofox o Matchesfashion ad aumentare le loro opportunità di mercato. E attraverso le partnership con alcune delle soluzioni aziendali più diffuse come Salesforce Commerce Cloud renderemo ancora più semplice il passaggio a Stripe per le grandi aziende di tutto il mondo “.

“Stiamo investendo in un’infrastruttura che possa alimentare l’Internet Commerce nel 2030 e oltre”, ha aggiunto Dhivya Suryadevara, Chief Financial Officer di Stripe. “La pandemia ci ha insegnato molte cose sulla società, in particolare quello che è possibile ottenere – e pagare – online, ma Internet non è ancora il motore del progresso economico globale come potrebbe essere. Il nostro obiettivo è accelerare la crescita di aziende ambiziose. Nonostante Stripe elabori già centinaia di miliardi di euro ogni anno per milioni di realtà in tutto il mondo, le opportunità che ci attendono sono maggiori rispetto a quando la società è stata fondata 10 anni fa ”.

Nel 2021, Stripe continuerà a costruire la sua rete globale, espandendo la propria suite di software e servizi per aiutare le aziende a crescere più velocemente e generare nuovi ricavi. Stripe sarà inoltre presto disponibile per milioni di nuove aziende in Brasile, India, Indonesia, Thailandia e Emirati Arabi Uniti.

Nonostante una decisa accelerazione nel passaggio all’online da parte dell’economia globale nel 2020, oggi solo il 14% del commercio avviene in Rete. La missione di Stripe è far crescere il PIL di Internet, rendendo facile per le realtà ambiziose di tutto il mondo far crescere la propria attività.

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Maura Valentini
Maura Valentini

Laureata in lingue orientali, sono un'amante di Giappone e innovazione. Parte del gruppo Digital360 dal 2020, scrivo per le testate EconomyUp, InsuranceUp e Proptech360.

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