Investimenti
Perché Adabra ha raccolto oltre un milione dagli investitori
La startup aretina, accelerata da Nanabianca, ha sviluppato una piattaforma di marketing automation per aumentare le performance dei siti di e-commerce. Il round di finanziamento, che ha coinvolto anche A11 Venture, servirà a potenziare il prodotto e ad aprire una sede a Milano
di Redazione EconomyUp
03 Gen 2017

«Nel 2016 abbiamo raggiunto obiettivi importanti – ha commentato il CEO Gian Mario Infelici – anche oltre le nostre aspettative. Questo nuovo round permetterà inoltre di strutturare la nostra presenza sul mercato: a partire da gennaio 2017 avremo anche una nuova sede a Milano, tappa significativa per tutti noi che avremo così a disposizione una sede con maggiore vocazione commerciale e consentirà di offrire un servizio di assistenza e consulenza di qualità eccellente. Tutti i nostri team verranno potenziati: dal dipartimento tecnico a quello commerciale e marketing».
Tra gli obiettivi più importanti del 2016 da segnalare l’ingresso, a gennaio, in Nanabianca, l’acceleratore fondato dall’attuale consigliere per l’innovazione Paolo Barberis. Ma non sono mancati anche tanti riconoscimenti: a novembre 2016 Adabra è stata selezionata tra le migliori 50 startup italiane all’interno del contest europeo “TechTour” tenutosi per la prima volta quest’anno a Roma. A Dicembre 2016 è stata selezionata tra le 30 migliori startup italiane all’interno del contest “Slush” svoltosi a Helsinki e che l’hanno vista presente nella delegazione italiana organizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Sempre a Dicembre 2016 Adabra è stata inserita nella delegazione in visita a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, al fine di rappresentare le eccellenze italiane in ambito tecnologico.
«Abbiamo deciso di Investire su Adabra perché offre una soluzione ad un forte “need” di mercato unendo il mondo on-line con il mondo off-line aumentando la fidelizzazione dei clienti e il loro life time value», ha aggiunto Federico Davini di A11 Venture.
Qual è il vantaggio di avere uno strumento come Adabra? Lo spiega lo stesso Infelici: «grazie alla nostra piattaforma è possibile avere pieno controllo del dialogo con gli utenti del proprio e-commerce e in generale dei vari canali fisici e digitali. Attraverso una consolle centralizzata è possibile modificare la comunicazione, ottimizzare il rapporto con il customer service, migliorare il livello di story telling attraverso i canali digitali e non».
La piattaforma rientra nella categoria di predictive advertising e il suo nome deriva dalla fusione tra le parole adv e abracadabra. Un gioco di parole per spiegare una soluzione apllicabile a qualsiasi tipoologia di retail digitale.